Genesis: differenze tra le versioni

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Gabriel è sempre più padrone del palcoscenico e comincia a prendere una dimestichezza sempre maggiore con il ruolo di [[front man]]. ''The Return of the Giant Hogweed'' è uno dei numeri in cui il suo istrionismo e la sua capacità incantatoria trovano maggior vigore espressivo.
 
Anche tenendo conto del costume del periodo, i Genesis sono ormai una macchina inarrestabile e per il terzo anno consecutivo non mancano all'appuntamento con un nuoconuovo LP: ''Foxtrot''.
 
Pubblicato nel [[1972]] ''"Foxtrot"'' ricalca a tratti l'album precedente gettando uno sguardo su un futuro prossimo angosciante (''Get'em Out By Friday''). I temi biblici tornano prepotentemente nella monumentale suite "''[[Supper's Ready]]''", e ancora ci si presenta Gabriel come baricentro dominante del gruppo.
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Gabriel prende sempre più il sopravvento, nei teatri e nelle arene ormai lui è lo ''show''. I suoi travestimenti sono quasi in grado di dominare la scena oltre la musica. E' però il momento in cui nella band ci si chiede se l'equilibrio non si stia perdendo privilegiando, a volte, la teatralità più che la musica.
 
Dopo tanta faogafoga teatrale, Gabriel e i Genesis si lanciano nell'opera più ambiziosa della loro carriera ''[[The Lamb Lies Down on Broadway]]''. <br/>E' un ''concept album'' ambientato non nel passato o nelle favole ma nella [[New York]] del [[1974]]. La storia narrata è quella di Rael, che lascia il proprio nome scritto con lo [[spray]] sui muri della città, quasi come unica possibilità di far emergere la propria personalità.
 
L'album concede grandi spazi a sperimentazioni sia nelle liriche sia nell'impianto musicale che forse nessuno si aspettava dai "pacifici" Genesis: le critiche saranno contrastanti, ma l'opera entrerà a buon diritto nella lista dei migliori LP dell'epoca.