Podarcis: differenze tra le versioni
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Recentemente l'erpetologo tedesco Böhme ha sollevato il problema ritenendo che in mancanza di specifiche da parte di Wagler ed in base alla descrizione della specie tipo da parte di Fitzinger il termine dovesse essere declinato al maschile.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Böhme W |titolo=A note on the gender of Podarcis (Sauria: Lacertidae)|rivista= Bonner zoologische Beitrage 1997; 47(1-2): 187- 188 |url=http://www.zfmk.de/BZB/B47_H1_2/BZBB47H7.PDF}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Böhme W |titolo=Podarcis siculus, -a, -um? - Entgegnung auf eine Entgegnung|rivista=Die Eidechse 1998; 8: 10 1-102 }}</ref> I relativi epiteti specifici per concordanza dovevano essere mutati in ''siculus'', ''tauricus'', ''waglerianus'', etc.<br />
Tale proposta ha incontrato la strenua opposizione di Lanza & Boscherini (2000)<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.fupress.net/index.php/tropicalzoology/article/view/91/90|titolo=The gender of the genera Podarcis Wagler 1830 (Lacertidae), Pelamis Daudin 1803 (Hydrophiidae) and Uropeltis Cuvier 1829 (Uropeltidae)|rivista=Tropical Zoology 2000; 13: 327-329|autore=B. Lanza and S. Boscherini|accesso=15 novembre 2011|dataarchivio=25 dicembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101225141554/http://www.fupress.net/index.php/tropicalzoology/article/view/91/90|urlmorto=sì}}</ref> e di Arnold (2000)<ref>{{cita pubblicazione|autore=Arnold EN|titolo=The gender of Podarcis and the virtues of stability, a reply to W. Bohme|rivista=Bonner zoologische Beitrage 2000; 49(1-4): 71-74|url=http://lacertilia.de/AS/Bibliografie/BIB_1242.pdf|accesso=14 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305205803/http://lacertilia.de/AS/Bibliografie/BIB_1242.pdf|dataarchivio=5 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref> che con differenti motivazioni hanno continuato a sostenere la validità dell'accezione femminile del termine. In particolare Arnold, si appella all'articolo 24.2 del [[Codice internazionale di nomenclatura zoologica]], che stabilisce, in caso di controversie, la validità della determinazione del cosiddetto "Primo revisore", cioè del primo autore che affronta la questione in una pubblicazione (in questo caso Bonaparte). Al di là di questo, asseriscono Lanza e Arnold, la declinazione al femminile è entrata nella consuetudine della maggioranza degli autori e la stragrande maggioranza delle pubblicazioni scientifiche la utilizza.<br />
Böhme & Köhler (2005)<ref>{{cita pubblicazione|autore=Böhme W & Köhler J|titolo=Do Endings of Adjective Flectible Species Names Affect Stability? A Final Note on the Gender of Podarcis Wagler, 1830 (Reptilia, Lacertidae|rivista=Bonner zoologische Beitrage 2004; 53:291-293|url=http://www.lacerta.de/AS/Bibliografie/BIB_1847.pdf|accesso=14 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305063758/http://www.lacerta.de/AS/Bibliografie/BIB_1847.pdf|dataarchivio=5 marzo 2016|urlmorto=sì
{{Citazione|il nome di un genere che è o che termina con una parola che sia di genere variabile (maschile o femminile) deve essere considerato come maschile a meno che il suo autore, al momento di stabilire il nome, non abbia affermato che esso sia femminile o lo abbia declinato come femminile in combinazione con un epiteto specifico}}
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