[[File:Aretha Franklin.png|thumb|Aretha Franklin nel 1967]]
Passata all'[[Atlantic Records]] nel [[1967]], collaborò con i produttori [[Jerry Wexler]]<ref name="Ondarock"/> e [[Arif Mardin]] che impressero alle nuove registrazioni una venatura soul e alcuni loro lavori – ad esempio ''I Never Loved a Man (The Way I Love You)'' – influenzarono grandemente lo scenario [[R&B]] degli anni a venire<ref name="RS"/>, facendole meritare subito il titolo di ''The Queen of Soul''<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.mojo4music.com/13729/aretha-franklin/|titolo=Aretha Franklin|editore=''Mojo''|accesso=30 marzo 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402124910/http://www.mojo4music.com/13729/aretha-franklin/|urlmorto=sì}}</ref> (la Regina del Soul). In quegli anni Aretha conseguì anche notorietà internazionale e divenne motivo di orgoglio per le minoranze afroamericane<ref name="RS"/>, soprattutto con la sua interpretazione del brano ''[[Respect]]'' di [[Otis Redding]], che divenne un inno dei movimenti femministi e per i diritti civili<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.cleveland.com/popmusic/index.ssf/2011/10/r-e-s-p-e-c-t_the_inside_story.html|titolo=R-E-S-P-E-C-T: The inside story behind Aretha Franklin's chart-topping anthem|editore=''Cleveland''|data=3 ottobre 2011|accesso=30 marzo 2015|autore=John Soeder}}</ref>.
In questo periodo Aretha dominava le classifiche, ottenendo numerosi album d'oro e di platino e piazzando quasi tutti i suoi singoli nella top 10 della [[Billboard Hot 100]]. Ricordando quel periodo, la Franklin racconta che ''«When I went to Atlantic, they just sat me down at the piano and the hits started coming»''<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.walesonline.co.uk/news/local-news/we-love-aretha-franklin-2340533|titolo=We love... Aretha Franklin|editore=''WalesOnline''|data=25 maggio 2006|accesso=31 marzo 2015}}</ref> ("quando giunsi all'Atlantic mi fecero sedere al pianoforte ed i successi cominciarono ad arrivare").
Tra la fine degli [[anni 1960|anni sessanta]] e gli inizi degli [[anni 1970|anni settanta]] numerosi suoi dischi scalarono le classifiche [[Stati Uniti d'America|USA]] finendo spesso ai primi posti. Questi dischi spaziavano dalla [[musica gospel]] al [[musica blues|blues]], dalla [[musica pop]] alla [[musica psichedelica]] ed al [[rock and roll]]. Indimenticabili sono alcune cover dei [[The Beatles|Beatles]] (''[[Eleanor Rigby]]''), [[The Band]] (''[[The Weight]]''), [[Simon & Garfunkel]] (''[[Bridge over Troubled Water (singolo)|Bridge over Troubled Water]]'')<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.robertchristgau.com/get_artist.php?name=Aretha+Franklin|titolo= Aretha Franklin |editore=''Robert Christgau''|accesso=2 aprile 2015|autore= Robert Christgau}}</ref>, [[Sam Cooke]] e dei [[The Drifters]]<ref name="Allmusic"/>.
''Live at Fillmore West'' e ''Amazing Grace'' sono due dei suoi più influenti LP<ref name="Allmusic"/>. Il secondo è un doppio live di [[musica gospel]] registrato in una chiesa [[Battismo|Battista]] di [[Los Angeles]] che risulta essere il lavoro di maggior successo della cantante e il disco gospel più venduto nella storia, con oltre due milioni di copie vendute<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=5KX-3vLoH8EC&pg=PA53&lpg=PA53&dq=amazing+grace+aretha+franklin+two+million&source=bl&ots=nxCdYjt6DX&sig=VSgGSuhvLX6zoW4hknOAaWNogGU&hl=it&sa=X&ei=TjQcVeTzOMuzUe7RgsAJ&ved=0CEMQ6AEwCQ#v=onepage&q=amazing%20grace%20aretha%20franklin%20two%20million&f=false|titolo=Aretha Franklin|editore=''books.google''|accesso=1º aprile 2015|autore=Jim McAvoy}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://variety.com/2010/music/markets-festivals/grace-film-finally-near-1118013484/#|titolo=‘Grace’ film finally near|editore=''Variety''|accesso=1º aprile 2015|autore=Jon Burlingame}}</ref>. Nonostante i suoi successi, non è mai arrivata al numero uno delle classifiche britanniche, raggiungendo solo un quarto posto nel [[1968]] con la sua versione di ''[[I Say a Little Prayer]]'' di [[Burt Bacharach]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.bbc.com/news/entertainment-arts-19460392|titolo=The songwriting genius of Hal David|editore=''BBC News''|data=2 settembre 2012|accesso=2 aprile 2015|autore=Sabrina Sweeney}}</ref>. Detiene tuttavia il record di numero 1 nella classifica americana R'n'B (18) e ha raggiunto due volte la prima posizione della classifica [[Billboard Hot 100]].
Oltre alla già citata ''Respect'', che è diventata la sua canzone simbolo, tra i singoli di successo di quegli anni si ricordano ''Chain of Fools'', ''[[(You Make Me Feel Like) A Natural Woman]]'', ''[[Think (Aretha Franklin)|Think]]'' e ''Baby I Love You''<ref name="RS"/>. Dopo l'istituzione della categoria R&B in seno ai [[Grammy Award]] nel [[1968]], divenne imbattibile meritandosi per otto anni consecutivi quello della categoria "Best Female R&B Vocal Performance" e guadagnandone altri tre anche negli [[anni 1980|anni ottanta]], per un totale di ventitré ''nomination''<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.awardsandshows.com/features/best-female-rb-vocals-361.html|titolo=Best Female R&B Vocals|editore=''Awards&Shows''|accesso=2 aprile 2015}}</ref>.
=== Anni settanta: il declino commerciale ===
Nei primi [[anni 1970|anni settanta]], Aretha Franklin scelse di utilizzare sonorità più dolci, senza perdere nulla della sua potenza vocale. Pur continuando il sodalizio artistico con [[Jerry Wexler|Wexler]] e [[Arif Mardin|Mardin]], cominciò ad assumere un ruolo sempre più importante nel produrre i suoi lavori. Nel [[1973]] [[Quincy Jones]] collaborò al suo nuovo album ''You'' ma il disco, nonostante il singolo ''Angel'' scritto dalla sorella Carolyn sia diventato un classico della musica soul, non ebbe fortuna. I personaggi legati alla emergente [[disco music]] stavano monopolizzando il mercato e la Atlantic concedeva sempre meno spazio e meno materiale alla Franklin, privilegiando artiste emergenti quali [[Roberta Flack]].
Dopo l'esperienza di ''You'', Aretha ritornò a farsi produrre da [[Jerry Wexler|Wexler]] fino a che questi abbandonò nel [[1976]] l'[[Atlantic Records]], ponendo fine alla loro prolifica e fruttuosa collaborazione. Successivamente, nonostante le collaborazioni con artisti della caratura di [[Curtis Mayfield]], i consensi di critica e pubblico cominciarono a scemare.
=== Gli anni ottanta: la rinascita ===
Nel [[1980]] Aretha Franklin ritornò all'attenzione del pubblico con la partecipazione al film ''[[The Blues Brothers (film)|The Blues Brothers]]'', che diventò un [[cult movie]]. Nella pellicola interpretava la parte della moglie di [[Matt Murphy (musicista statunitense)|Matt "guitar" Murphy]] ed eseguiva il suo vecchio successo "Think". Nello stesso anno, il produttore [[Clive Davis]] la mise sotto contratto con la sua [[Arista Records]] e le fece incidere i singoli ''United Together'' e ''Love All the Hurt Away'', quest'ultimo in duetto con [[George Benson]], che la riportarono in classifica.
Nel [[1982]] l'album ''[[Jump to It]]'', prodotto da [[Luther Vandross]], suo ammiratore da sempre, le restituì popolarità e la riportò in cima alle classifiche. Le più note incisioni di quegli anni furono ''[[Freeway of Love]]'', canzone-[[musica dance|dance]] del [[1985]], e i duetti ''Sisters Are Doing for Themselves'' con gli [[Eurythmics]] e ''[[I Knew You Were Waiting (For Me)]]'' con [[George Michael]], che divenne la sua seconda numero uno americana. Molti critici giudicano, comunque, la sua produzione di quegli anni qualitativamente molto inferiore alle leggendarie registrazioni degli anni sessanta.
Nel [[1984]] fu denunciata per inadempienza contrattuale, quando non riuscì a partecipare al musical di [[Broadway]] ''Sing, Mahalia, Sing'', principalmente a causa della sua paura di volare.
=== Anni novanta e duemila ===
Alla cerimonia dei [[Grammy|Grammy Awards]] del 1998, dovendo sostituire [[Luciano Pavarotti]] colpito da un malessere, improvvisò in 20 minuti un'interpretazione del ''[[Nessun dorma]]'' in tonalità originale e cantando la prima strofa in italiano. La performance è considerata una delle più grandi esibizioni di sempre ai Grammy.
Nel [[2000]] Aretha ha partecipato anche al [[sequel]] ''[[Blues Brothers: Il mito continua]]'', interpretando ''Respect''. Aretha Franklin viveva a [[Detroit]] e, per la sua nota paura di prendere l'aereo, non effettuava grandi spostamenti esibendosi solo nelle località a portata d'auto. Continuò a pubblicare dischi in cui cercava di affiancare classiche ballate soul a pezzi più attuali e moderni, collaborando con gli artisti più talentuosi dell'R&B contemporaneo, come [[Fantasia Barrino]], [[Lauryn Hill]] e [[Mary J. Blige]], e con i produttori [[hip hop]] più alla moda, come [[Jermaine Dupri]] o [[Diddy]]. Il 20 gennaio [[2009]] ha cantato a [[Washington]] alla cerimonia di insediamento del 44º Presidente degli Stati Uniti d'America, [[Barack Obama]], in [[diretta televisiva]] mondiale e davanti a più di due milioni di persone.
Il 29 dicembre [[2015]] si è esibita con il suo successo ''(You Make Me Feel Like) A Natural Woman'' durante la cerimonia per il conferimento del [[Kennedy Center Honors]] a [[Carole King]], autrice del brano, ottenendo la commozione del pubblico tra cui quella del presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama.
Il 9 febbraio 2017 ha annunciato a una radio di Detroit che non avrebbe più tenuto concerti.<ref>{{Cita news|url = http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2017/02/09/news/aretha_franklin_annuncia_il_ritiro_voglio_fare_la_nonna_-157930102/|titolo = Aretha Franklin annuncia il ritiro|pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 9 febbraio 2017|accesso = 10 febbraio 2017}}</ref>
Il 7 dicembre [[2017]] Aretha Franklin tiene la sua ultima performance dal vivo, cantando ''I Say a Little Prayer'' al venticinquesimo anniversario della [[Elton John AIDS Foundation]].<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-news/aretha-franklin-say-a-little-prayer-final-performance-712229/|titolo=Watch Aretha Franklin Belt ‘I Say a Little Prayer’ at Final Performance|autore=Jon Blistein, Jon Blistein|sito=Rolling Stone|data=16 agosto 2018|lingua=en|accesso=4 novembre 2019}}</ref>
==== La morte ====
Il 13 agosto [[2018]] viene diffusa la notizia che la cantante è ricoverata in ospedale a Detroit in gravi condizioni.<ref>{{Cita news|url =https://eu.usatoday.com/story/life/music/2018/08/13/aretha-franklin-gravely-ill-report/974950002/|titolo= Aretha Franklin is seriously ill and resting at her Detroit home, sources say}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.bbc.co.uk/news/entertainment-arts-45172883|titolo=Aretha Franklin said to be 'seriously ill'|editore=BBC|data=13 agosto 2018|accesso=14 agosto 2018}}</ref> Tre giorni più tardi, la cantante è morta nella propria abitazione per complicanze del [[Tumore del pancreas|cancro al pancreas]] all'età di 76 anni.<ref name="ansa"/> Il 29 agosto [[2018]] è stata allestita la camera ardente nel museo Charles H. Wright di [[Detroit]] dove hanno partecipato numerosi fan della cantante venuti a renderle omaggio.<ref>{{Cita news|url = https://music.fanpage.it/la-camera-ardente-di-aretha-franklin-vestita-di-rosso-con-i-tacchi-a-spillo-i-funerali-il-31-agosto/|titolo = La camera ardente di Aretha Franklin|pubblicazione = [[fanpage.it]]|data = 29 agosto 2018|accesso = 1º settembre 2018}}</ref> I funerali si sono svolti nella chiesa pentecostale [[Greater Grace Temple]] a Detroit, presenti numerosi personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e della politica, tra i quali [[Bill Clinton]] e sua moglie [[Hillary Clinton]], [[Stevie Wonder]], [[Ariana Grande]], [[Jesse Jackson]]. Successivamente la bara è stata scortata da numerose [[Cadillac]] rosa, tributo alla sua canzone del [[1985]], fino al cimitero di Woodlawn, dove è stata sepolta.<ref name="ansa"/>
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