Basilica di San Nicola: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Fu costruita in stile romanico tra il 1087, data della donazione di [[Ruggero Borsa]] al vescovo Ursone della ''corte del [[catapano]]'' su cui insiste l'attuale basilica, e il 1197 in tre probabili fasi successive. L'edificazione della basilica è legata alle reliquie di [[San Nicola di Bari|san Nicola]], trafugate, almeno per la parte più consistente<ref>Circa metà dei resti ossei di San Nicola, ma frantumati, si trova nella [[Chiesa di San Nicolò (Venezia, Lido)|Chiesa di San Nicolò]] al [[Lido di Venezia]].</ref>, da sessantadue marinai baresi dalla città di [[Myra|Mira]], in [[Licia]], e giunte a Bari il 9 maggio 1087.
Le reliquie vennero ospitate provvisoriamente presso il monastero di [[Benedetto da Norcia|san Benedetto]] retto dall'[[Elia (abate)|abate Elia]], il quale promosse subito l'edificazione di una nuova grande chiesa per ospitarle. Fu scelta l'area che sino a pochi anni prima aveva ospitato il palazzo del [[catapano]] (governatore) bizantino, distrutto durante la ribellione per le libertà comunali e che [[Roberto il Guiscardo]] aveva donato l'anno prima all'arcivescovo [[Ursone (arcivescovo)|Ursone]]; i lavori furono avviati a luglio dello stesso anno. Il 1º ottobre 1089 le reliquie furono trasferite nella cripta della basilica da [[papa Urbano II]] giunto appositamente a Bari.
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