Combattimento aereo: differenze tra le versioni
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Il '''combattimento aereo''' è un [[combattimento|confronto armato (o duello)]] aereo che si svolge tra [[aeromobile|aeromobili]] militari a corto raggio.
Il combattimento aereo risale al 1913, in Messico, poco dopo l'invenzione dell'aeroplano. Almeno fino al 1992 fu una componente fondamentale di tutte le maggiori guerre, nonostante la credenza secondo cui dopo la [[seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]] le velocità sempre maggiori e l'utilizzo di armi a [[gittata]] sempre più grande renderanno il combattimento aereo obsoleto.<ref name="a">{{Cita pubblicazione|data=2020-03-28|titolo=Dogfight|rivista=Wikipedia|lingua=en|accesso=2020-04-19|url=https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Dogfight&oldid=947718485}}</ref>
La terminologia moderna per il combattimento aria-aria è manovre di combattimento aereo (ACM), che si riferisce a situazioni tattiche che richiedono l'uso di manovre basiche di combattimento (BFM) per attaccare o sfuggire ad uno o più nemici. Questo si distingue dalla [[guerra aerea]], che si occupa delle strategie per pianificare ed eseguire varie missioni.
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Nel 1915 i tedeschi introdussero il [[sincronizzatore]], un meccanismo che consentiva a una mitragliatrice montata lungo l'asse del velivolo di sparare solo quando le pale dell'elica non erano davanti alla linea di tiro. In questo modo era possibile ottenere una maggiore precisione nel tiro rispetto a quella ottenibile puntando manualmente le armi. La tecnica, successivamente copiata dai nemici dell'Intesa, diede l'avvio all'era in cui i duelli consistevano principalmente in inseguimenti in cerchio per portarsi a tiro, da cui il soprannome inglese ''dogfight'', combattimento tra cani.<ref>Secondo l'[[Oxford English Dictionary]], il termine è stato utilizzato per La prima volta in ''Fly Papers'', di A. E. Illingworth del 1919.</ref><ref>{{Cita libro | cognome = Dickson | nome = Paul. | titolo = War slang : American fighting words and phrases since the Civil War | anno = 2004 | url = https://archive.org/details/warslangamerican0000dick_h5f1 | data = 2004 | editore = Brassey's | città = Washington, D.C. | isbn = 1-57488-710-6 }}</ref>
I primi piloti che prendevano parte ai combattimenti aerei non applicavano tattiche particolari: ne vennero provate varie con maggiore o minore successo, ma nessuna inizialmente si sviluppò in una dottrina organica. Solo pochi piloti riuscivano ad abbattere molti aerei e sopravvivere a lungo agli scontri e ancora meno riuscirono a fregiarsi del titolo di [[asso dell'aviazione]], una definizione usata per la prima volta dai giornali francesi per soprannominare chi abbatteva cinque aerei nemici. I piloti da caccia nella prima guerra mondiale inizialmente combattevano in modo individuale, ma poi si rese conto che le tattiche di gruppo erano molto più efficaci di quelle possibili ad un [[aereo da caccia]] da solo. Il primo ad analizzare approfonditamente le tattiche del combattimento aereo fu il pilota tedesco [[Oswald Boelcke]] che nel 1916<ref>{{Cita libro | cognome = | nome = | titolo = Jagdstaffel 2 "Boelcke" | data = 2007 | editore = Osprey | città = Oxford | isbn = 978-1-84603-203-5 | pagine = 8 }}</ref> codificò delle regole divenute note come ''[[Dicta Boelcke]]''.<ref>{{Cita libro | cognome = English | nome = Dave. | titolo = The air up there : more great quotations on flight | data = 2003 | editore = McGraw-Hill | città = New York | isbn = 0-07-141036-8 }}</ref>
[[File:Diemer-Luftkampf.jpg|thumb|Combattimento aereo nella prima guerra mondiale]]
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