Napata: differenze tra le versioni
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Nel 750 a.C. Napata era una città sviluppata, mentre l'Egitto soffriva ancora di instabilità politica. Re [[Kashta]], il cui nome egizio significa appunto "''il Kushita''", ne approfittò e attaccò l'Alto Egitto. La sua politica fu perseguita dai successori [[Pianki]] e [[Shabaka]] (721-707 a.C.) che alla fine portarono l'intera Valle del Nilo sotto il controllo kushita nel secondo anno del suo regno. Complessivamente, i re kushiti governarono l'Alto Egitto per circa un secolo e l'intero Egitto per circa 57 anni, dal 721 al 664 a.C. Essi costituiscono la [[XXV dinastia egizia]] riportataci da [[Manetone]].
L'impero egiziano riunito sotto la XXV Dinastia era esteso quanto il Nuovo Regno di Thutmose e inaugurò una rinascita.<ref>{{Cita libro|autore=Diop|nome=Cheikh Anta|titolo=The African Origin of Civilization|url=https://archive.org/details/africanoriginciv00diop|anno=1974|editore=Lawrence Hill Books|città=Chicago, Illinois|pp=[https://archive.org/details/africanoriginciv00diop/page/n252 219]–221|isbn=1-55652-072-7}}</ref> La religione, le arti e l'architettura furono riportate all'antica magnificenza. [[Taharqa]] e i suoi successori costruirono o restaurarono templi e monumenti lungo tutto il Nilo: a [[Menfi (Egitto)|Menfi]], [[Complesso templare di Karnak|Karnak]], [[Kawa]], Gebel Barkal, ecc.<ref>{{Cita libro|autore=Bonnet|nome=Charles|titolo=The Nubian Pharaohs|url=https://archive.org/details/nubianpharaohsbl00unse|anno=2006|editore=The American University in Cairo Press|città=New York|pp=
Il regno di Taharqa e quello del successore [[Tanutamani]] furono segnati dai conflitti con l'impero neo-assiro. Intorno al 670 a.C., l'imperatore [[Esarhaddon]] (681-669 a.C.) conquistò il Basso Egitto ma permise ai regni locali di esistere per arruolarli come suoi alleati contro i sovrani kushiti dell'[[Alto Egitto]], accettati con riluttanza dai potentati del [[Delta del Nilo]]. Quando [[Assurbanipal]] succedette a Esarhaddon, Taharqa convinse alcuni governanti del Basso Egitto alla ribellione contro gli assiri. Assurbanipal stroncò però la coalizione e deportò i leader egizi nella sua capitale, [[Ninive]], nominando il capo [[Libu|libico]] Necao, sovrano di Menfi e [[Sais]]: [[Necao I]] fu il primo re della [[XXVI dinastia egizia]] (664-525 a.C.), nota anche come "dinastia saitica". Nel 664 a.C., gli Assiri diedero il colpo finale, saccheggiando Tebe e Menfi. Lo stesso anno, Taharqa morì. Il nuovo re kushita, Tanutamani (664–653 a.C.), uccise Necao I quello stesso anno quando tentò d'invadere il Basso Egitto. Tuttavia, Tantamani non fu in grado di sconfiggere gli Assiri, che sostenevano il figlio di Necao, [[Psammetico I]]. Tanutamani alla fine abbandonò il suo tentativo di conquistare il Basso Egitto e si ritirò a Napata. Tuttavia, la sua autorità sull'Alto Egitto fu riconosciuta fino al suo ottavo anno di regno (656 a.C.), quando Psammetico I inviò una flotta navale nell'Alto Egitto e riuscì a porre tutto l'Egitto sotto il suo controllo.
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