Regno di Mysore: differenze tra le versioni

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=== L'autonomia del Regno del Mysore ===
I re successivi governarono come vassalli dell'[[impero Vijayanagara]] sino al declino di questo nel [[1565]]. Da quel tempo, il regno si espanse a 33 villaggi protetti dalla forza di 300 soldati. Re Timmaraja II conquistò alcuni regni vicini,<ref name="timma">{{cita|Kamath (2001), |p. 227}}.</ref> e re ''Bola'' Chamaraja IV ("Bola" significa "il coraggioso") fu il primo governante con qualche valenza politica, il quale negò il tradizionale pagamento di tributi al monarca vijayanagara, Aravidu Ramaraya.<ref name="bald">{{cita|Subrahmanyam (2001), |p. 67}}.</ref> Dopo la morte di Aravidu Ramaraya, i Wodeyar iniziarono a considerarsi sovrani effettivi del loro dominio e re Raja Wodeyar I contese [[Srirangapatna]] al governatore vijayanagara (''Mahamandaleshvara'') Aravidu Tirumalla.<ref name="channasub68">{{cita|Subrahmanyam (2001), |p. 68}}.</ref> Il regno di [[Raja]] Wodeyar I vide anche un'espansione dei confini del regno con l'annessione di [[Channapatna]]:<ref name="channasub68"/><ref>{{cita|Venkata Ramanappa, M. N. (1975), |p. 200}}.</ref> sviluppo che permise a Mysore un grande potere politico nella regione.<ref name="sov">Shama Rao in {{cita|Kamath (2001), |p. 227}}.</ref><ref name="ranadullaven201" />
 
Di conseguenza, dal [[1612]]–131612–1613, i Wodeyar esercitarono un'autonomia sempre crescente, acquisendo nominalmente la signoria di Aravidus. Chamaraja V e Kanthirava Narasaraja I tentarono di espandere ulteriormente i confini dei loro domini a nord ma vennero contrastati dal [[Sultanato del Bijapur]] e dai [[Maratha]] a loro subordinati, anche se gli eserciti del Bijapur al comando di Ranadullah Khan furono effettivamente espulse nell'[[Assedioassedio di Srirangapatna]] del [[1638]].<ref name="ranadullaven201">{{cita|Venkata Ramanappa, M. N. (1975), |p. 201}}.</ref><ref name="coimbotoresub68"/>Subrahmanyam (2001), p. 68;<ref name="kam228">{{cita|Kamath (2001), |p. 228}}.</ref> Le ambizioni espansionistiche si rivolsero quindi ai domini Tamil, i cui Narasaraja Wodeyar acquisì Satyamangalam (nell'attuale distretto settentrionale di [[Coimbatore]]) mentre il suo successore Dodda Devaraja Wodeyar allargò ancora i confini prendendo la parte occidentale delle regioni di [[Erode (città)|Erode]] e [[Dharmapuri]], dopo aver respinto con successo i capi di [[Madurai]]. L'invasione del [[Keladi Nayaka]] di [[Malnad]] fu portata a termine con successo. Questo periodo fu seguito da una serie di cambiamenti geopolitici quando negli anni '70 del Seicento i Maratha e i Mughal cominciarono a esercitare forti pressioni sul [[Deccan]].<ref name="ranadullaven201"/><ref name="sub68"/><ref name="coimbotorekam228"/>
 
Chikka Devaraja (regnante nel 1672–1704), il più importante tra i primi re di Mysore, cercò non solo di mantenere salda la sua corona ma di espandere i propri domini grazie ad alleanze strategiche proprio coi Maratha e i Mughal.<ref name="alliancesub71">{{cita|Subrahmanyam (2001), |p. 71}}.</ref><ref name="early">{{cita|Kamath (2001), |pp. 228–229228-229}}.</ref> Il regno crebbe in breve tempo sino ad includere [[Salem (India)|Salem]] e [[Bangalore]] ad est, [[Hassan (città)|Hassan]] ad ovest, [[Chikkamagaluru]] e [[Tumkur]] a nord e il resto di [[Coimbatore]] a sud.<ref name="salemsub69">{{cita|Subrahmanyam (2001), p. 69; }}.</ref><ref>{{cita|Kamath (2001), |pp. 228–229228-229}}.</ref> Malgrado questa espansione, il regno, che si estendeva ora in gran parte del cuore dell'India interna, non aveva ancora uno sbocco sul mare. I tentativi di Chikka Devaraja di rimediare a questo problema portarono Mysore a scontrarsi con i capi ''[[Keladi Nayaka|Nayaka]]'' di [[Ikkeri]] e i re (''Raja'') di Kodagu (attuale Coorg).<ref name="coastsub69">Subrahmanyam (2001), p. 69</ref>
 
Ad ogni modo, dal [[1704]] circa, quando il regno passò al "Muteking" (''Mukarasu'') [[Narasaraja Wodeyar II|Kanthirava Narasaraja II]], l'espansione del regno venne momentaneamente accantonata per portare avanti un delicato gioco di alleanze, negoziati e annessioni in ogni direzione. Secondo gli storici indiani Sanjay Subrahmanyam e Sethu Madhava Rao, Mysore era all'epoca formalmente uno Stato tributario dell'[[Impero Mughal]]. I registri mughul indicano la provenienza di un regolare tributo (''peshkash'') da parte di Mysore, ma esso aveva più che altro l'aspetto di un alleato, situazione che non evitò una competizione tra i due elementi per la supremazia nell'India meridionale.<ref name="peinisular">{{cita|Subrahmanyam (2001), |pp. 70–71; 70-71}}.</ref><ref>{{cita|Kamath (2001), |p. 229}}.</ref> Dagli anni '20 del Settecento, col crollo dell'Impero mughal, ulteriori complicazioni sorsero coi residenti mughal ad [[Arcot]] e a [[Sira (India)|Sira]].<ref name="alliancesub71"/> Gli anni che seguirono videro Krishnaraja Wodeyar I agire cautamente sull'argomento, tenendo a bada i capi Kodagu e i Maratha. Egli fu seguito da Chamaraja Wodeyar VI, durante il cui regno il potere passò nelle mani del [[Primo ministro]] (''Dalwai'' o ''Dalavoy'') Nanjarajiah (o Nanjaraja) e del capo dei ministri (''Sarvadhikari'') Devarajiah (o Devaraja), influenti fratelli dal villaggio di Kalale presso [[Nanjangud]] che governeranno per i tre decenni successivi, coi Wodeyar relegati al mero compito di sovrani titolari.<ref name="right">{{cita|Pranesh (2003), |pp. 44–4544-45}}.</ref><ref name="bahadurkam230">{{cita|Kamath (2001), |p. 230}}.</ref> L'ultima parte del regno di [[Krishnaraja Wodeyar II|Krishnaraja II]] vide i [[Sultanati del Deccan]] eclissati dai Mughal, situazione confusionaria che permise a [[Hyder 'Ali|Ḥayder ʿAlī]], capitano dell'esercito di Mysore, di divenire una figura preminente dello scenario politico dell'epoca.<ref name="ranadullaven201"/> La sua vittoria sui Maratha a [[Bangalore]] nel [[1758]] ebbe come risultato l'annessione del loro territorio, rendendolo una figura iconica. In onore dei meriti ottenuti, il re gli concesse il titolo di "Nawwāb Ḥayder ʿAlī Khān Bahādur".<ref name="bahadurkam230" />
 
=== Sotto Ḥayder ʿAlī e Tīpū ===