Regno di Mysore: differenze tra le versioni

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=== Sotto Ḥayder ʿAlī e Tīpū ===
{{vedi anche|Guerre anglo-mysore}}
[[File:Tippu's cannon.jpg|thumb|left|Cannone usato dalle forze del Sultano [[Tipu|Tīpū]] nella battaglia di [[Seringapatam]] del 1799]]
[[File:HyderAliDominions1780max.jpg|thumb|I domini del regno di Mysore retti da Ḥayder ʿAlī nel 1780.]]
[[File:The North Entrance Into The Fort Of Bangalore -with Tipu's flag flying-.jpg|upright|thumb|La bandiera del [[Sultanato di Mysore]] all'entrata del forte di [[Bangalore]].]]
[[File:TipuSultan1790.jpg|upright|thumb|left|Ritratto del sultano Tīpū, realizzato durante la [[Terza guerra anglo-mysore]].]]
[[File:Battle of pollilur.jpg|thumb|[[Murales]] della famosa [[Battaglia di Pollilur]] nel palazzo estivo di Tīpū a [[Seringapatam]].]]
[[File:Gillray - The Coming-on of the monsoons - or - the retreat from Seringapatam.jpg|thumb|upright=1.2|[[Charles Cornwallis, I marchese Cornwallis|Lord Cornwallis]] si ritira dopo l'insuccesso dell'[[assedio di Seringapatam (1792)]].]]
 
Sebbene illetterato, Ḥayder ʿAlī ricoprì un ponto fondamentale della [[storia del Karnataka]] per le sue abilità in battaglia e per il suo acume amministrativo.<ref>Shama Rao in {{cita|Kamath (2001)|p. 233}}.</ref><ref>Genio strategico e uomo di grande vigore, valore e risolutezza ({{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 76}}.)</ref> L'ascesa di Ḥayder ʿAlī portò a uno sviluppo importante nel subcontinente indiano. Mentre le potenze europee erano impegnate a trasformarsi da compagnie commerciali in potenze politiche, il ''[[Nizam|Niẓām]]'', come ''sottoposto'' dei Mughal, non abbandonò le sue ambizioni nel Deccan, e i Maratha, a seguito della loro sconfitta a [[Terza battaglia di Panipat|Pānīpat]], cercarono salvezza verso sud. Il periodo vide inoltre il [[Guerre carnatiche|colonialismo inglese surclassare quello francese]] nel controllo del [[Karnataka]] grazie a personaggi chiave come [[Eyre Coote|Sir Eyre Coote]] che sconfisse il comandante francese, [[Thomas Arthur, conte di Lally]], nella [[Battagliabattaglia di Wandiwash]] nel [[1760]], il che cementò ulteriormente la supremazia inglese nell'Asia meridionale.<ref name="ven207">{{cita|Venkata Ramanappa (1975)|p. 207}}.</ref> Sebbene i Wodeyar rimanessero capi nominale di Mysore durante questo periodo, il vero potere fu detenuto da Ḥayder ʿAlī e da suo figlio TTīpū.<ref name="hands">{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|pp. 71, 76}}.</ref>
 
Dal 1761, la minaccia dei Maratha venne arginata e dal 1763 Ḥayder ʿAlī conquistò il [[Keladi Nayaka|regno Keladi]], sconfiggendo i regnanti di [[Bilgi]], Bednur e Gutti, invadendo il Malabar a syd ed espugnando la capitale di [[Zamorin]], [[Calicut]], grazie a cui dal 1766 il regno di Mysore si espanse verso [[Dharwad]] e [[Bellary]] a nord.<ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 55}}.</ref><ref name="kam232">{{cita|Kamath (2001)|p. 232}}.</ref> Mysore divenne così la maggiore potenza politica del [[subcontinente indiano]] e l'ascesa di Ḥayder ʿAlī fu uno dei principali mutamenti nella storia locale prima dell'affermazione dell'egemonia inglese.<ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 71}}.</ref>
 
Gli Inglesi formarono dunque un'alleanza con i Maratha e il ''[[Nizam|Niẓām]]'' di [[Golconda]], evento che portò poi alla [[prima guerra anglo-mysore]] nel 1767. Malgrado la superiorità numerica, Ḥayder ʿAlī soffrì sconfitte pesanti nelle battaglie di Chengham e Tiruvannamalai. Gli Inglesi ignorarono qualsiasi suo tentativo di giungere a una pace sino a quando non si avvicinò pericolosamente a [[Madras]].<ref name="ven207"/><ref name="kam232"/><ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 73}}.</ref> Nel 1770, quando l'esercito maratha di [[ Madhavrao |Madhavrao Peshwa]] invase Mysore (furono combattuti tre conflitti tra il 1764 e il 1772 da Madhavrao contro Ḥayder ʿAlī, durante i quali questi perse sistematicamente), Ḥayder si aspettò il sostegno inglese per via del trattato del 1769 ma questi rimasero neutrali nelle lotte. Il tradimento inglese e la sconfitta successiva di Ḥayder ʿAlī rafforzarono il sentimento indiano anti-britannico e aprirono la strada alle [[guerre anglo-mysore]] dei successivi tre decenni.
 
[[File:Battle of pollilur.jpg|thumb|[[Murales]] della famosa [[Battagliabattaglia di Pollilur]] nel palazzo estivo di Tīpū a [[Seringapatam]].]]
 
Nel 1779, Ḥayder ʿAlī prese porzioni di territorio agli attuali [[Tamil Nadu]] e [[Kerala]] a sud, estendendo l'area del regno di {{formatnum:250000}}&nbsp;km².<ref name="kam232"/> Nel 1780, egli si alleò coi Francesi e siglò una pace con i Maratha e il ''Niẓām''.<ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 74}}.</ref> Nonostante ciò, Ḥayder ʿAlī venne tradito dai Maratha e dal ''Niẓām'' che si stavano alleando con gli Inglesi. Nel luglio del 1779 Ḥayder ʿAlī invase la Karnataka con un esercito di {{formatnum:80000}} uomini di cui gran parte cavalieri, scendendo dal passo dei Ghat e bruciando i villaggi incontrati prima di porre assedio ai forti britannici a nord di [[Arcot]], dando così inizio alla [[seconda guerra anglo-mysore]]. Ḥayder ʿAlī ebbe alcuni successi iniziali con i Britannici, come nella [[battaglia di Pollilur]], la peggior disfatta che l'Inghilterra patì in India sino a [[Battaglia di Chillianwala|Chillianwala]], e Arcot, sino all'arrivo di [[Eyre Coote|Sir Eyre Coote]], quando la sorte dei Britannici iniziò a mutare.<ref name="cho75">{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 75}}.</ref> Il 1º giugno 1781 [[Eyre Coote|Sir Eyre Coote]] colpì duramente Ḥayder ʿAlī nella decisiva [[battaglia di Porto Novo]]. La schermaglia fu vinta da sir Eyre Coote contro le forze avversarie, malgrado un rapporto di 5 a 1 a suo sfavore. Lo scontro venne seguito da un'ulteriore battaglia combattuta a Pollilur (la scena di un [[Battaglia di Pollilur|trionfo di Ḥayder ʿAlī]] sulle forze britanniche si trova ancora oggi affrescata nel suo palazzo estivo) il 27 agosto, nella quale gli Inglesi colsero un ulteriore successo, colpendo nuovamente le truppe di Mysore a [[Sholinghur]] un mese dopo. Ḥayder ʿAlī morì il 7 dicembre 1782, ma la guerra con gli Inglesi proseguì. A lui succedette suo figlio [[Tipu|Tīpū]] che continuò le ostilità intraprese dal padre, riprendendo Baidanur e Mangalore.<ref name="kam232"/><ref name="cho75"/>
 
Dal 1783 né i Britannici né i Mysoriani furono in grado di ottenere una vittoria schiacciante. I Francesi ritirarono il loro supporto a Mysore dopo l'[[Trattato di Versailles (1783)|accordo di pace di Versailles]].<ref>{{cita|Venkata Ramanappa (1975)|p. 211}}.</ref> Tutt'altro che scoraggiato, Tīpū, conosciuto col soprannome di "Tigre del Mysore", continuò la guerralotta contro i Britannici, ma perse molte regioni nell'attuale area costiera del Karnataka. Egli perse poi i territori di [[Kittur]], Nargund e [[Badami]] a favore dei Maratha. Il [[trattato di Mangalore]] venne siglato nel 1784 portando a delle ostilità coi Britannici e a un temporaneo arresto delle ostilità per riportare lo [[status quo ante bellum]].<ref name="kam233"/><ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|pp. 75-76, 78-79}}.</ref> Il trattato è un importante documento della storia d'India, perché fu l'ultima occasione nella quale una potenza indiana dettò condizioni ai Britannici, che imploravano la pace. L'inizio di nuove ostilità in Europa tra Inghilterra e Francia fu l'occasione per Tīpū di rompere il trattato e riprendere la guerra con i Britannici. Egli tentò senza successo di ottenere aiuti militari dal ''Niẓām'', dai Maratha, dai Francesi e dal [[sultano ottomano]].<ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|p. 77}}.</ref>
 
[[File:TipuSultan1790.jpg|upright|thumb|left|Ritratto del sultano Tīpū, realizzato durante la [[Terzaterza guerra anglo-mysore]].]]
[[File:Gillray - The Coming-on of the monsoons - or - the retreat from Seringapatam.jpg|thumb|upright=1.2|[[Charles Cornwallis, I marchese Cornwallis|Lord Cornwallis]] si ritira dopo l'insuccesso dell'[[assedio di Seringapatam (1792)]].]]
 
L'[[Battaglia della Nedumkotta|inutile attacco di Tīpū]] nel 1789 al [[Regno di Travancore]], alleato inglese, fusi concluse con un'imbarazzante sconfitta per Tipu,; le cui forze indiane vennero respinte da un piccol gruppo di assalitori, nella [[terza guerra anglo-mysore]]. In principio i Britannici presero il distretto di [[Coimbatore]], ma il contrattacco di Tīpū mise in difficoltà questa conquista. Dal [[1792]], con l'aiuto dei Maratha, che attaccarono da nord-ovest e il ''Niẓām'' da nord-est, i Britannici al comando di [[Charles Cornwallis, I marchese Cornwallis|Lord Cornwallis]] [[Assedio di Seringapatam (1792)|assediarono Srirangapatna]], portando Tīpū alla sconfitta e alla sigla del [[trattato di Seringapatam]]. Metà del regno di Mysore venne distribuita tra gli alleati vincitori e due dei suoi figli furono trattenuti dai Britannici come ostaggi.<ref name="kam233">{{cita|Kamath (2001)|p. 233}}.</ref><ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|pp. 78-79}}.</ref> Un umiliato benché indomabile Tīpū iniziò a ricostruire la sua lacerata potenza economica e militare. Egli tentò segretamente di ottenere supportisostegno dalla Francia rivoluzionaria, dall'emiro dell'[[Afghanistan]], dall'[[Impero ottomano]] e dall'Arabia, sempre respinti. Nel 1799, Tīpū morì [[Battaglia di Seringapatam|difendendo Seringapatam]] nella [[Quartaquarta guerra anglo-mysore]], portando così alla fine dell'indipendenza del regno.<ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|pp. 79-80}}.</ref><ref>{{cita|Kamath (2001)|pp. 233-234}}.</ref>
 
[[File:Tippu's cannon.jpg|thumb|left|Cannone usato dalle forze del Sultanosultano [[Tipu|Tīpū]] nella battaglia di [[Seringapatam]] del 1799]]
L'[[Battaglia della Nedumkotta|inutile attacco di Tīpū]] nel 1789 al [[Regno di Travancore]], alleato inglese, fu un'imbarazzante sconfitta per Tipu, le cui forze vennero respinte da un piccol gruppo di assalitori, nella [[terza guerra anglo-mysore]]. In principio i Britannici presero il distretto di [[Coimbatore]], ma il contrattacco di Tīpū mise in difficoltà questa conquista. Dal [[1792]], con l'aiuto dei Maratha, che attaccarono da nord-ovest e il ''Niẓām'' da nord-est, i Britannici al comando di [[Charles Cornwallis, I marchese Cornwallis|Lord Cornwallis]] [[Assedio di Seringapatam (1792)|assediarono Srirangapatna]], portando Tīpū alla sconfitta e alla sigla del [[trattato di Seringapatam]]. Metà del regno di Mysore venne distribuita tra gli alleati vincitori e due dei suoi figli furono trattenuti dai Britannici come ostaggi.<ref name="kam233">{{cita|Kamath (2001)|p. 233}}.</ref><ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|pp. 78-79}}.</ref> Un umiliato benché indomabile Tīpū iniziò a ricostruire la sua lacerata potenza economica e militare. Egli tentò segretamente di ottenere supporti dalla Francia rivoluzionaria, dall'emiro dell'[[Afghanistan]], dall'[[Impero ottomano]] e dall'Arabia, sempre respinti. Nel 1799, Tīpū morì [[Battaglia di Seringapatam|difendendo Seringapatam]] nella [[Quarta guerra anglo-mysore]], portando così alla fine dell'indipendenza del regno.<ref>{{cita|Chopra ''et al.'' (2003)|pp. 79-80}}.</ref><ref>{{cita|Kamath (2001)|pp. 233-234}}.</ref>
 
=== Lo Stato principesco ===