Sulle corde di Aries: differenze tra le versioni
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== Descrizione ==
Continuando le sperimentazioni dei due dischi precedenti, Battiato pubblica quello che da alcuni critici è considerato il suo disco più riuscito di questo periodo,<ref>Cesare Rizzi, Progressive & Underground, Giunti, 2003, p. 168.)</ref> e da cui ha recuperato ben due canzoni (''Sequenze e frequenze'' e ''Aria di rivoluzione'') nel suo album dal vivo ''[[Giubbe rosse (album)|Giubbe rosse]]''.<br /> In un'intervista del gennaio 1992 pubblicato sulla prima ristampa in CD per la Artis Records, l'artista rispostese spiega la genesi dell'album:
{{citazione|Dopo l'interruzione della tournée e lo scioglimento del gruppo ''Pollution'', andai in America. Ci fu un trapasso traumatico. Ricordo che avevo un gran bisogno di pulizia interiore: quel genere di musica e di pubblico era pericolosissimo. Intanto imparai a utilizzare meglio il synth e ''Sulle corde di Aries'' diventò un viaggio terapeutico di pulizia, un disco che ho sempre definito psicoanalitico per me. Certo, [[Terry Riley]] si faceva sentire, ma erano anni in cui si macinava di tutto. In quel periodo facevo concerti da solo o con ensemble occasionali. All'interno copertina c'è anche la figura di [[Stomu Yamashta]], con cui feci un tour. Tentammo di fare un disco insieme: ci trovammo nella sua casa di Londra, ma non se ne fece nulla.<ref>[https://i.discogs.com/vOQrqVm-A_e7pKbyrxpVLNjbCiCR763xgFXZKKDbtYU/rs:fit/g:sm/q:90/h:596/w:600/czM6Ly9kaXNjb2dz/LWRhdGFiYXNlLWlt/YWdlcy9SLTI1MjUz/MzQtMTQ0MzE4NzI3/Mi05NTM1LmpwZWc.jpeg Franco Battiato, "Sulle corde di Aries", Artis Records, 1992, Intervista raccolta da G. Casiraghi, Discogs.com]</ref>}}
La canzone iniziale, ''Sequenze e frequenze'', è un lungo brano che occupa tutto il lato uno, ed è suddiviso musicalmente in cinque parti, con un breve testo (''La maestra in estate ci dava ripetizioni nel suo cortile, / io stavo sempre seduto sopra un muretto a guardare il mare, / ogni tanto passava una nave'') con tematiche nostalgiche che ritorneranno spesso nel Battiato del decennio successivo (si pensi a canzoni come ''Stranizza d'amuri'', ''Zone depresse'' o ''Mesopotamia'').
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