Orfanotrofio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 188.12.158.67 (discussione), riportata alla versione precedente di M7
Etichetta: Rollback
Riga 41:
* l'[[Chiesa e convento di Santa Marta|Orfanotrofio di Santa Marta]] (1816) a Siena;
* l'[[Orfanotrofio Magnolfi]] (1834) a Prato.
* l'Orfanotrofio femminile delle [[Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli]] fondato da suor [[Gabriella Thevenin]], ad [[Arezzo]], nel 1870. <ref>[[Italo Farnetani]], '' Una città cristiana in miniatura: storia delle suore vincenziane ad Arezzo per i 150 anni di fondazione del Thevenin '', [[Arezzo]], Thevenin, 2020. </ref>
 
 
È difficile indicare il numero di questi istituti. Il primo censimento delle Opere Pie nel Regno d'Italia redatto nella seconda metà dell'Ottocento da [[Pietro Castiglioni]] enumera 112 ''brefotrofi'' (o "ospizi degli esposti") e 341 ''orfanotrofi''.<ref>''L'Italia economica nel 1873'', pubblicazione ufficiale della Direzione generale della statistica, Tipografia Barbèra, 1873.</ref> Si trattava per la quasi totalità di istituti promessi e gestiti da Ordini religiosi cattolici. Con l'unità d'Italia, lo Stato assunse un ruolo più diretto nella tutela dell'infanzia abbandonata e si aprirono orfanotrofi diretti anche da altre confessioni religiose. Tra di essi abbiamo: