Robert Charroux: differenze tra le versioni
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===Influenza di Charroux===
====Paleoastronautica====
[[File:Erich von Däniken Com L36-0120-0001-0005.tif|thumb|180px|[[Erich von Däniken]] nel 1987]]
L'influenza che la prima opera di Charroux (nella sua versione del 1963) ebbe su [[Peter Kolosimo]] e sui primi libri di [[Erich von Däniken]] (1968-1970), così come l'influenza che i primi libri di von Däniken ebbero su Charroux stesso sono ampiamente riconosciute, ma von Däniken sembra invece avere tratto ispirazione principalmente da una precedente opera francese, ''[[Il mattino dei maghi]]'' di [[Louis Pauwels]] e [[Jacques Bergier]] (1960), che probabilmente fu d'ispirazione diretta anche per Charroux, e a sua volta riprendeva alcuni racconti di [[Howard Phillips Lovecraft]]. L'editore di Charroux contattò von Däniken nel marzo 1968 in merito ad evidenze di [[Plagio (diritto d'autore)|plagio]], con il risultato che le successive ristampe di ''[[Gli extraterrestri torneranno (libro)|Gli extraterrestri torneranno]]'' e ''Noi extraterrestri'' menzionarono Charroux nella bibliografia. Il francese riconosce allo scrittore svizzero una profonda capacità di intuizione dovuta ai cromosomi memoria, in quanto le sue "scoperte" sono valide e interessanti per Charroux, nonostante Däniken molte volte non porti le prove delle affermazioni più importanti. Von Däniken sostiene tuttavia di non essere un razzialista come Charroux, ma sostiene comunque tali differenze di razza. Non è devoluzionista ma segue una sorta di [[Creazionismo#Creazionismo non religioso|creazionismo non religioso]] ed [[evoluzione]] umana guidata, dove le popolazioni [[Europoide|bianche europee]]-[[popoli indoeuropei|indoeuropee]] e [[Mongoloide|asiatiche]] vengono definite il più alto grado evolutivo raggiunto dagli alieni creatori, mentre gli [[Negroide|africani]] sarebbero stati la prima creazione, modificando il DNA di ''[[Homo erectus]]'', poi, secondo lo scrittore svizzero, migliorata geneticamente. Elementi di razzismo si trovano quindi anche nelle prime pubblicazioni di von Däniken, ad esempio in ''Signs of the Gods''.<ref>«Gli extraterrestri sono stati in grado di scegliere tra razze diverse sin dall'inizio? Hanno dotato diversi gruppi umani di diverse capacità di sopravvivere in diverse condizioni climatiche e geografiche? ( [...] ) Oggi si presume che gli uomini primitivi avessero la pelle scura. (...) La razza nera è stata un fallimento e gli extraterrestri hanno cambiato il codice genetico mediante l'ingegneria genetica e poi hanno programmato una razza bianca o gialla? (...) Non sono un razzialista... Eppure la mia sete di conoscenza mi permette di ignorare il tabù sul porre domande razziali semplicemente perché è prematuro e pericoloso... perché siamo come siamo? Una volta accettata questa domanda fondamentale, non possiamo e non dobbiamo evitare il seguito esplosivo: esiste una razza prescelta? [dagli extraterrestri]» (Erich von Däniken, ''Signs of the Gods'')</ref>
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