Adriano Sofri: differenze tra le versioni

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Sofri non ha mai presentato personalmente richiesta di grazia, ritenendo un tale atto incongruo a sanare la posizione personale di un innocente. Tuttavia, intorno al ''caso Sofri'' è sorto in [[Italia]] [[Omicidio Calabresi#La grazia all'esecutore materiale e le richieste fatte per Sofri e Pietrostefani|un movimento innocentista]] di opinione pubblica volto a promuovere l'atto di clemenza, e che in maggioranza non riteneva autentica la [[verità processuale]].<ref name=Corriere/>
 
Ne fanno parte molti esponenti della sinistra, ma anche personaggi di altre correnti politiche. La confessione di Marino, difatti, e l'attendibilità che gli fu attribuita furono oggetto di critiche da parte della difesa dei tre chiamati in correità e da un movimento di opinione (per esempio, [[Dario Fo]] ironizzò ripetutamente sul fatto che Marino si propose sempre come l'autista del commando, che secondo i testimoni invece era una donna,<ref>{{collegamento interrotto|1=[httphttps://archivioarchive.francarame.itis/scheda.aspx?IDScheda=22221&IDImmagine=1&IDOpera=99hjkQU ''È lui la donna al volante!''] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>, come riferito da tre persone presenti, cioè Pietro Pappini, Luigi Gnatti, Adela Dal Piva<ref>Daniele Biacchessi, ''Il caso Sofri'', capitolo I</ref>). In particolare si contesta l'insistenza delle sentenze sulla motivazione di primo grado, già annullata e rivista dalla Cassazione, e poi ripresa, per anomalie giuridiche, dai successivi gradi di giudizio senza modifiche e non tenendo conto di nuovi elementi e valutazioni.<ref name=Marino/>
L'avvocato di Marino, Gianfranco Maris, dichiarò nel 2000, dopo la fine del processo di revisione che condannò nuovamente Sofri:{{citazione|Non escludo che Sofri sia intimamente convinto della sua innocenza, forse il via libera che diede a Marino per l'esecuzione dell'omicidio Calabresi scaturisce da un equivoco.<ref>[http://www.repubblica.it/online/cronaca/sofri3/avanzo/avanzo.html Giuseppe D'Avanzo, ''Il caso Sofri oltre la sentenza'']</ref>}}