Esarcato d'Africa: differenze tra le versioni

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|evento finale = [[Conquista omayyade del Nordafrica]]
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[[File:España bizantina 5.svg|upright=1.5|miniatura|La massima espansione bizantina della Provinciaprovincia di Spagna. In verde scuro il territorio ancora bizantino alla morte di [[Leovigildo]], mentre in verde più chiaro sono i territori riconquistati da [[Atanagildo]] e poi Leovigildo.]]
L{{'}}'''esarcato d'Africa,''' o '''di Cartagine,''' fu una divisione amministrativa dell'[[Impero romano d'Oriente ]]. Similmente all'[[Esarcato d'Italia]] questa magistratura deteneva sia il potere civile sia il potere militare.
 
Nel [[VII secolo]] i Bizantini non riuscirono a contenere l'espansione degli [[Arabi]]. Dapprima cadde in mano islamica la [[Conquista islamica della Siria|Siria]], subito dopo l'[[Conquista islamica dell'Egitto|Egitto]]. Più difficile, da parte degli Arabi, fu la conquista dell'Esarcato, dovuta all'ostinata resistenza di [[Bisanzio]], ma soprattutto delle popolazioni autoctone. Ciononostante, l'Esarcato di Cartagine cadde solo nel [[698]].
 
== Antefatti alla fondazione ==
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== La nascita dell'esarcato ==
{{vedi anche|Prefettura del pretorio d'Africa}}
Nella seconda metà del [[VI secolo]] l'[[Impero romano d'Oriente]] si trovò impegnato in diversi teatri di guerra, così [[Maurizio (imperatore)|Maurizio]] (582-602), per rafforzare l'organizzazione militare, in Africa, come in Italia, instaurò il regime dell'[[esarcato (Impero bizantino)|Esarcato]]. L'[[esarca]] deteneva poteri sia civili che militari; venne dunque meno la tradizionale suddivisione delle competenze, tipica invece dell'[[Impero romano]]. Il [[prefetto del pretorio]] continuò comunque ad esistere come funzionario civile subordinato all'esarca. La capitale dell'Esarcato fu [[Cartagine]], e la nuova formazione amministrativa comprendeva l'Africa settentrionale, la Sardegna, la Corsica, le Baleari e la Spagna meridionale. Stando alla ''Descriptio orbis romani'' di [[Giorgio Ciprio (geografo)|Giorgio Ciprio]], redatta agli inizi del [[VII secolo]], la Tripolitania fu sottratta alla giurisdizione dell'esarca e trasferita nella [[Egitto (diocesi)|diocesi d'Egitto]]. Secondo Giorgio Ciprio, all'epoca l'Africa bizantina era suddivisa in sei eparchie: ''Byzacena'', ''Carthago Proconsularis'', ''Numidia'', ''Mauritania I'', ''Mauritania II'', ''Sardinia'' (Sardegna). All'epoca probabilmente la provincia di Sardegna comprendeva anche la Corsica, mentre la ''Mauritania II'' comprendeva la fortezza di ''[[Ceuta|Septem]]'' in ''Mauritania Tingitana'', la [[Spagna bizantina]] e le Isole Baleari.
 
In passato, studiosi come l'[[Georg Ostrogorsky|Ostrogorsky]] avevano supposto che la creazione dell'esarcato fosse una precisa riforma attribuibile all'imperatore [[Maurizio (imperatore)|Maurizio]] (582-602), volta ad arginare l'invasione longobarda: per l'Ostrogorsky, Maurizio, creando gli esarcati di Ravenna e Cartagine, cercò di rendere i residui territori in Occidente in grado di difendersi da sé senza dover dipendere da eventuali aiuti da Costantinopoli; per volere dell'Imperatore «l'amministrazione sia militare che politica fu affidata agli esarchi», inaugurando «il periodo della militarizzazione dell'amministrazione bizantina» e precorrendo «il sistema dei temi».<ref>{{cita libro|Georg|Ostrogorsky|Storia dell'Impero bizantino|1968|Einaudi|Milano|isbn=88-06-17362-6|p=69}}</ref>