Opel Blitz: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 32:
 
== Versione militare ==
[[File:LKW Opel-Blitz.jpg|thumb|Un Opel-Blitz della [[Wehrmacht]]]]
 
[[File:Opel Blitz (4632233005).jpg|thumb|Un Opel Blitz in versione autocisterna]]
 
Nella versione da 3 [[tonnellata|tonnellate]] fu il principale autocarro tattico tedesco della [[seconda guerra mondiale]] nonostante che nella sua versione base, la più diffusa, fosse un mezzo 4x2 di cui vennero costruiti 70.000 esemplari (Typ S); della versione [[trazione integrale|4x4]] ne vennero costruiti invece 25.000 esemplari (Typ A). Esso contribuì grandemente a razionalizzare il parco veicoli dell'esercito, con oltre 100 modelli in servizio alla fine degli [[anni 1930|anni trenta]].
 
La sua caratteristica più famosa era quella di avere le [[ruota|ruote]] posteriori doppie, in un tentativo di diminuire la pressione specifica sul terreno senza aggiungere un terzo asse, ma i risultati non furono pienamente all'altezza dei veicoli a tre assi. Gli ultimi modelli costruiti durante il conflitto vennero costruiti con carrozzeria in [[legno]] e infine l'abitacolo venne a sua volta costruito in legno e [[cartone]] pressato, il tutto per ovviare alla scarsità di materie prime.
Riga 44:
Altre versioni compresero mezzi comando, [[ambulanza|autoambulanze]], lavanderie campali e altro ancora. [[Erwin Rommel|Rommel]] gli preferì tuttavia un grosso autocarro [[Inghilterra|inglese]], chiamato Mammouth, che con le sue ruote di grande diametro era più adatto alla sabbia del [[deserto]].
 
Alcuni esemplari di Opel Blitz vennero modificati per poter costituire i cosiddetti [[Gaswagen]], in seguito utilizzati dai nazisti per sterminare gli [[ebrei]].
 
Molti esemplari vennero ceduti dalla Germania all'alleato italiano<ref>Pignato, op. cit. pag. 35.</ref> e impiegati dal [[Regio Esercito]] e dalla [[Regia Aeronautica]]<ref>{{Cita web |url=http://www.targheitaliane.it/monografie/aeronautica_militare.pdf |titolo=Guglielmo Evangelista, ''Targhe dell'Aeronautica Militare'', pag. 4. |accesso=12 settembre 2013 |dataarchivio=6 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306001411/http://www.targheitaliane.it/monografie/aeronautica_militare.pdf |urlmorto=sì }}</ref>.