Viaggio al termine della notte: differenze tra le versioni
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'''''Viaggio al termine della notte''''' (''Voyage au bout de la nuit'') è il primo [[romanzo]] di [[Louis-Ferdinand Céline]], pubblicato nel
== Trama ==
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== Contenuto ==
Come il titolo stesso suggerisce, ''Voyage au bout de la nuit'' è un cupo, [[nichilismo|nichilistico]] romanzo in cui si mescolano [[misantropia]] e [[cinismo]]. Il titolo deriva da una strofa di una canzone cantata dall'ufficiale svizzero Thomas Legler: «''Notre vie est un voyage / Dans l'Hiver et dans la Nuit /Nous cherchons notre passage / Dans le Ciel où rien ne luit''» (La nostra vita è un viaggio / in Inverno e nella Notte / noi cerchiamo il nostro passaggio / in un Cielo senza luce»), datata 1793 e posta
Céline esprime un [[pessimismo]] pressoché inconsolabile sulla natura umana, sulle istituzioni umane, sulla società e sulla vita in generale. Verso la fine del libro, il narratore Bardamu, che sta lavorando in un manicomio, sottolinea:{{quote|[Pensandoci adesso, a tutti i matti che ho conosciuto dal vecchio Baryton], non posso fare a meno di dubitare che esistano altre autentiche realizzazioni del nostro io più profondo, che non siano la guerra e la malattia, questi due infiniti dell'incubo.|Voyage au bout de la nuit - Paris: Folio plus classiques, 2006, p. 442;{{Cita libro|titolo=Viaggio al termine della notte. Romanzo|altri=traduzione e note di [[Ernesto Ferrero]]|edizione=Collana Scrittori di tutto il mondo|editore=Corbaccio|città=Milano|p=459}}|...je ne peux m'empêcher de mettre en doute qu'il existe d'autres véritables réalisations de nos profonds tempéraments que la guerre et la maladie, ces deux infinis du cauchemar.|lingua=fr}}
== Stile ==
Da un punto di vista letterario, il primo romanzo di Céline è notevole per un nuovo stile che sembra riflettere il carattere dei discutibili protagonisti e che avrebbe esercitato una considerevole influenza sulla [[letteratura francese]] successiva. Céline fa ampio uso di [[Ellissi temporale|ellissi]], [[iperbole (figura retorica)|iperboli]] e parole [[gergo|gergali]]. L'opera godette di successo popolare e una larga approvazione da parte della critica quando fu pubblicata, nell'ottobre del
== Storia editoriale ==
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Il romanzo, che l'autore volle dedicare a [[Elizabeth Craig]], ballerina statunitense di cui era innamorato e con la quale ebbe una storia intensa e travagliata, venne mandato a [[Gallimard]] e a [[Robert Denoël]]. I lettori del primo editore esitarono. [[Benjamin Crémieux]] scrisse in una nota: "Romanzo [[comunismo|comunista]] contenente episodi di guerra raccontati molto bene. Scritto in francese [[argot]]ico un poco esasperante, ma in generale con molta ''verve''. Bisognerebbe tagliarlo."<ref>Citato in [[Henri Godard]], ''Céline'', Gallimard, Paris 2011, p. 153.</ref> Il secondo editore invece reagì subito con entusiasmo, ma Céline aveva mandato il dattiloscritto senza mettere il proprio indirizzo e Denoël non sapeva a chi rivolgersi per rintracciare l'autore. Contattò allora l'ufficio della dattilografa che aveva messo il proprio timbro sulla busta. Riuscì a trovare l'autore e gli fece firmare un contratto al limite della legalità: verrà infatti pagata la sua percentuale solo a partire dalle {{formatnum:4000}} copie vendute. Céline accettò ma impose che non venisse cambiata una sola sillaba di quel che aveva scritto.
Ufficialmente il libro uscì il 17 ottobre
L'opera è stata tradotta in italiano nel 1933<ref>Finito di stampare il 31 maggio 1933.</ref> da [[Alex Alexis]] (pseudonimo di Luigi Alessio), collaboratore di [[Gian Dàuli]] (pseudonimo di Giuseppe Ugo Nalato), direttore editoriale della [[Corbaccio]]. Dopo molte ristampe, la stessa casa editrice, che ha assunto a volte negli anni anche il nome Dall'Oglio, l'ha ripubblicata nel
Nel 2014 la casa editrice Les Éditions des Saintes Pères ha pubblicato, in copie limitate, il manoscritto del ''Voyage'', che era scomparso nel 1943, e che era stato acquistato dalla [[Bibliothèque nationale de France]] nel 2001.<ref>{{cita web|url= https://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/05_Maggio/15/celine.shtml|titolo=All'asta il ''Viaggio'' di Céline: 4 miliardi|data=15 maggio 2001|accesso=18 agosto 2021}}</ref> Nel manoscritto non comparivano né la dedica
== Personaggi principali ==
* '''Ferdinand Bardamu''', narratore e protagonista, che può impersonare l'autore stesso. Il suo cognome risulta dall'unione delle parole francesi "Barda" (equipaggiamento militare in [[argot]]) e "mu" (mosso, participio passato del verbo "mouvoir", muovere). Nel romanzo gli eventi inducono Bardamu ad abbandonare il suo "bagaglio etico" tradizionale e l'ottimismo iniziale.<ref>{{Cita libro|titolo=Understanding Céline|autore=Philip Solomon|editore=University of South Carolina Press|anno=1992|p=17|isbn=0-87249-814-X}}</ref>
* '''Arthur Ganate''', amico di Bardamu col quale prende inizio la narrazione del romanzo.
* '''Léon Robinson''', antieroe per eccellenza e simbolicamente coscienza di Bardamu, incontrato a più riprese, decisive, nel corso del romanzo.
* '''Lola''', infermiera statunitense conosciuta a Parigi (prima amante di Bardamu) e ritrovata a Manhattan.
* '''Musyne''', violinista (seconda amante di Bardamu).
* '''Molly''', prostituta statunitense incontrata a Detroit (terza amante di Bardamu) e unico personaggio del tutto positivo dell'opera.
* '''Sophie''', infermiera slovacca presso la clinica del dottor Baryton (quarta amante di Bardamu).
* '''Tenente Grappa''', amministratore francese in Africa, in aperta antipatia con Alcide.
* '''Alcide''', colonizzatore francese agli ordini del
* '''Madelon''', promessa sposa di Robinson.
* '''Madame Henrouille''', anziana suocera incartapecorita, soffre di manie di persecuzione e perciò vive isolata dalla propria famiglia.
* '''Signor Henrouille''', figlio della precedente, che, d'accordo con la moglie, chiede a Robinson di uccidere la madre.
* '''Bébert''', ragazzetto incontrato in periferia durante la professione di medico
* '''Zia di Bébert''', portinaia di Bardamu in periferia
* '''Roger Puta''', vecchio datore di lavoro di Robinson e Bardamu.
* '''Dottor Baryton''', direttore della clinica psichiatrica.
* '''Parapine''', medico, conoscente di Bardamu.
* '''Comandante Pinçon''', personaggio controverso destinatario di molteplici tirate polemiche di Bardamu in guerra.
== Influenze ==
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* [[Giorgio Gaber]] e [[Sandro Luporini]] hanno citato il ''Viaggio'' in diversi monologhi e canzoni contenuti nei loro spettacoli e nelle registrazioni degli stessi:
Nel monologo ''La dentiera'' (''[[Far finta di essere sani]]'',<ref>Il monologo è contenuto nella registrazione su due CD uscita nel 2002, non nel doppio LP del 1973 che riportava una selezione dello spettacolo.</ref> 1973) viene citato un intero capitolo del libro, dedicato alla morte del signor Henrouille (Corbaccio, 2000, pp. 408–414).
Nella canzone ''La strada'' (''[[Anche per oggi non si vola]]'', 1974) compaiono alcuni passaggi del libro:
"Val mica la pena agitarsi, aspettare basta, dal momento che tutto deve finire per passarci, nella strada. Quella sola conta in fondo. [...] Nelle case, niente di buono. Quando una porta si chiude dietro un uomo, lui comincia sùbito a puzzare [...]. ...conosco per esempio un farmacista, avenue de Saint-Ouen, cha un bel manifesto in vetrina, una bella réclame: Tre franchi la scatola per purgare tutta la famiglia! Un affare! Giù rutti! Si fa tutto insieme, in famiglia." (p. 394)
Anche la canzone ''La festa'' ([[Polli d'allevamento|''Polli di allevamento'']] 1978) è ricca di citazioni del ''Viaggio''. Questi i passaggi del libro:
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* Una parte della citazione introduttiva di ''Viaggio al termine della notte'' è stata usata come "epigrafe" del film ''[[La grande bellezza]]'' di [[Paolo Sorrentino]]: «Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario: ecco la sua forza, va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose: è tutto inventato».
* Al romanzo è ispirata la canzone ''Bardamù'' di [[Vinicio Capossela]], dall'album ''[[Canzoni a manovella]]''.
* Il romanzo ha ispirato la canzone ''Pablo'' de [[Il Teatro degli Orrori]], dall'album ''[[Il Mondo Nuovo]]'', dove viene raccontata la storia del militare Alcide che Bardamu incontra nell'
== Edizioni italiane==
* {{Cita libro|titolo=Viaggio al termine della notte. Romanzo|altri=Traduzione dal francese di Alex Alexis (pseudonimo di Luigi Alessio)|edizione=Collana Scrittori di tutto il mondo n. 31|editore=Corbaccio|città=Milano|anno=1933 (1982)}}
** Collana I David n. 33, Dall'Oglio, 1966
** Collana I Corvi n. 224.
*{{Cita libro|titolo=Viaggio al termine della notte. Romanzo|url=https://archive.org/details/viaggioaltermine0000celi|altri=traduzione e note di [[Ernesto Ferrero]]|edizione=Collana Scrittori di tutto il mondo|editore=Corbaccio|città=Milano|ISBN=88-7972-017-1|anno=1992}} 21ª ed., 2011, ISBN 978-88-7972-017-5.
**Collana La Biblioteca di Repubblica. Novecento n. 54, Gruppo L'Espresso, Roma 2002 ISBN 84-96075-78-8.
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