Cane Maggiore: differenze tra le versioni
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Il Cane Maggiore è dominato dalla stella [[Sirio]], anche chiamata la ''Stella del Cane'', la stella più brillante di tutto il firmamento, quasi sicuramente la sola a formare la costellazione all'inizio. [[Arato di Soli]] si riferì al Cane Maggiore come al cane da guardia di [[Orione (mitologia)|Orione]], che seguiva dappresso il suo padrone, ritto sulle zampe posteriori, con Sirio racchiusa tra le sue ganasce. [[Marco Manilio|Manilio]] la chiamò «il cane dal muso adirato». Sembra che il Cane Maggiore attraversi il cielo all'inseguimento della lepre, rappresentata appunto dalla [[Lepre (costellazione)|costellazione della Lepre]] che sta sotto i piedi di [[Orione (costellazione)|Orione]].
Gli studiosi di miti come [[Eratostene]] e [[Igino (astronomo)|Igino]] dicevano che la costellazione rappresentava [[Lelope|Lelapo]], un cane tanto veloce che nessuna preda riusciva a sfuggirgli. Questo cane ebbe un lungo elenco di proprietari, una dei quali fu [[Procri]], figlia del Re [[Eretteo (mitologia)|Eretteo]] di [[Atene]] e moglie di [[Cefalo (mitologia)|Cefalo]], ma i resoconti di come sia venuta in possesso dell'animale non sono unanimi. Secondo una versione il cane le fu dato da [[Artemide]], dea della caccia; ma una storia più verosimile dice che Lelapo è il cane dato da [[Zeus]] a [[Europa (figlia di Agenore)|Europa]] e dal cui figlio [[Minosse]], Re di [[Creta (Grecia)|Creta]], fu passato a Procri. Insieme al cane le fu dato un giavellotto che non mancava mai il bersaglio; questo si dimostrò un regalo sfortunato, poiché fu con esso che il marito Cefalo l'uccise accidentalmente durante una partita di caccia.
Cefalo ereditò il cane e se lo portò dietro a [[Tebe (città greca antica)|Tebe]] (nella [[Beozia]], a nord di Atene) dove una volpe malvagia stava devastando la campagna. La volpe era tanto veloce da apparire destinata a non essere mai catturata. Tuttavia il cane da caccia [[Lelapo]] era destinato ad acchiappare qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Scattarono tanto veloci che era difficile persino seguirli con gli occhi. Ci fu un attimo in cui sembrò che il cane fosse riuscito a stringere la sua preda fra le ganasce, ma se le ritrovò piene d'aria mentre la [[volpe di Teumesso]] riprendeva a correre con rinnovata energia. Era un paradosso senza possibilità di soluzione e allora Zeus tramutò entrambi in pietre, e sistemò il cane in cielo come il Cane Maggiore, senza la volpe.
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