Il codice dei Wooster: differenze tra le versioni

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''The Code of the Woosters'' fu scritto a [[Le Touquet-Paris-Plage|Le Touquet]], la località [[Francia|francese]] nella quale viveva Wodehouse<ref name = Rea262>{{Cita| A. Rea, 2015 |p. 262}} ([https://www.google.it/books/edition/Middlebrow_Wodehouse/WiElDwAAQBAJ?hl=it&pg=PA262 Google libri]).</ref>. Il romanzo avrebbe dovuto essere intitolato ''The Silver Cow'' (La vacca d'argento)<ref>{{Cita|B. Phelps, 1992|p. 190}}.</ref>, ma subì modifiche nel titolo e nell'intreccio in seguito alle osservazioni di Erd Brandt, un redattore della rivista statunitense ''[[The Saturday Evening Post]]''<ref>{{Cita|B. Phelps, 1992|p. 195}}.</ref>. Apparve dapprima a puntate sul ''Saturday Evening Post'' dal 16 luglio al 3 settembre 1938 e sul quotidiano britannico ''[[Daily Mail]]'' dal 14 settembre al 6 ottobre 1938<ref name="McIl7476">{{Cita|E. McIlvaine et al., 1990|pp. 74-76}}.</ref>.
 
Il volume fu pubblicato negli Stati Uniti da [[Doubleday]] e nel Regno Unito da [[Herbert G. Jenkins]] il 7 ottobre 1938<ref name = Cat4>{{Cita|N. Cawthorne, 2013|Capitolo 4}}.</ref>. Fu pubblicato in lingua italiana nel 1939 da [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], tradotto da [[Alberto Tedeschi]] e; successivamente fu pubblicato nel 1989 da [[Ugo Mursia Editore|Mursia]], tradotto da Mary Buckwell Gislon nel 1989, e nel 2005 dal [[Marco Polillo Editore|Polillo]], tradotto da Giovanni Viganò<ref name = Val258>{{Cita|G. Valentino, 2017 |p. 258 }}.</ref>.
 
== Trama ==
La storia si apre con [[Bertie Wooster]], l'[[io narrante]], ancora stordito dopo la festa di [[addio al celibato]] svoltasi la sera precedente in onore di Gussie Fink-Nottle, fidanzato di Madeline, figlia unica di Sir Watkyn Bassett, [[Ordine dell'Impero Britannico#Gradi|CBE]]. Bertie viene incaricato da sua [[zia Dahlia]] di recarsi da un antiquario di Brompton Road, dal quale suo marito Tom deve acquistare una [[lattiera]] d'argento a forma di vacca [[collezionismo|da collezione]] a forma di vacca, e di criticare negativamente l'oggetto affinché lo zio possa offrire più tardi un prezzo inferiore a quello richiesto. Poco dopo Bertie riceve un [[telegramma]] dallo stesso Gussie («è un mio amico, con la faccia da pesce lesso, che raggiunta la maggior età si era seppellito in campagna per dedicarsi anima e corpo allo studio delle salamandre»<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, ristampa del 1997|p. 20}}.</ref>.) il quale lo avverte di aver rotto con Madeline. La notizia spaventa Bertie il quale, essendo stato fidanzato con Madeline, teme che, rotto il fidanzamento con Gussie, la ragazza voglia sposare lui; i timori nascono dal fatto che, sebbene sia «innegabile che Madeline abbia un aspetto attraente, [...] ed è ben fornita di tutti gli attributi e di una chioma d'oro, [...] nello sguardo di lei aleggia qualcosa di melenso, un'allusione sottile che prelude al bamboleggiamento. È questo che mi fa gelare il sangue»<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, ristampa del 1997|p. 51}}.</ref>.
 
Pur consapevole dei rischi, per tener fede al codice etico dei Wooster ("Mai piantare in asso un amico"<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, ristampa del 1997|p. 238}}.</ref>), Bertie decide di recarsi a [[Totleigh Towers]], la vasta [[casa di campagna inglese|residenza di campagna]] dei Basset, dove è ospite Gussie. Bertie si reca a Totleigh Towers anche per tentare di recuperare la lattiera che avrebbe dovuto acquistare lo zio Tom Travers e che Sir Watkyn Bassett, anch'egli collezionista rivale dell'altro, gli ha soffiato. In cambio della lattiera Sir Tom è disposto a cedere a Sir Watkyn Anatole, lo straordinario cuoco francese al servizio dei Travers, «l'artista senza pari»<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, ristampa del 1997|p. 254}}.</ref>. Sir Watkyn diffida tuttavia di Bertie:, ritenendoloche ritiene un volgare ladro, hae pregatoprega il suo amico Roderick Spode, un rozzo e violento energumeno («è il fondatore e il capo dei Salvatori della Gran Bretagna, un'organizzazione fascista, meglio conosciuta come l'Associazione dei Calzoncini Neri. La sua idea, sempre che non gli spacchino la testa con una bottiglia in una delle frequenti risse in cui lui e i suoi seguaci rimangono volentieri coinvolti, è di diventare un Dittatore»<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, ristampa del 1997|p. 68}}.</ref>) di sorvegliarlo. A Totleigh Towers la situazione è complicata ulteriormente dalla presenza di Stiffy Byng, una nipote di Sir Watkyn la quale desidera sposare il reverendo Harold Pinker, amico di Bertie, e vincere l'opposizione dello stesso Sir Watkyn al matrimonio. L'ingarbugliata vicenda sarà risolta grazie a [[Jeeves]], il valletto di Bertie.
 
== Personaggi ==
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;'''Anatole''':superbo cuoco francese di zia Dahlia
;'''Tom Travers''':marito di Zia Dahlia, collezionista di oggetti antichi di argento, molto ricco, ma non ama molto spendere
;'''Roderick Spode''':aspirante dittatore fascista («è il fondatore e il capo dei Salvatori della Gran Bretagna, un'organizzazione fascista, meglio conosciuta come l'Associazione dei Calzoncini Neri. La sua idea, sempre che non gli spacchino la testa con una bottiglia in una delle frequenti risse in cui lui e i suoi seguaci rimangono volentieri coinvolti, è di diventare un Dittatore»<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, ristampa del 1997|p. 68}}.</ref>); ama segretamente Madeline; disegna e vende biancheria intima da donna con lo pseudonimo ''Eulalie Soeurs''
;'''Stephanie(Stiffy) Byng''':vivace cugina di Madeline; è innamorata di Stinker
;'''Mrs. Wintergreen''':vedova del colonnello H.H. Wintergreen, zia di Spode, fidanzata di di Sir Watkyn Bassett
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== Critica ==
[[File:Oswald_mosley_MP.jpg|miniatura|[[Oswald Mosley]]]]
''Il codice dei Wooster'' è il terzo romanzo appartenente alla serie "[[Jeeves|Jeeves e Bertie]]" e si collega direttamente al secondo romanzo della serie, ''[[Alla buon'ora Jeeves!]]'', che terminava con la riconciliazione di Gussie Fink-Nottle con la fidanzata Madeline Bassett. Lo schema inda tre[[commedia attiromantica]], simile a quello di ''[[Grazie, Jeeves]]'', sarà ripetuto nei successivi romanzi della serie<ref>{{Cita| R. Usborne, 1988|p. 58}}</ref>. Sebbene il romanzo sia senza tempo, sono presenti alcuni temi contemporanei al periodo della composizione (1937), fra i quali ila [[Fascismi nel mondo|diffusione dei movimenti fascisti rappresentati]]; nel romanzo, dalil personaggio di Roderick Spode, satiraè delispirato al politico fascista [[Oswald Mosley]], leader dell'[[Unione Britannica dei Fascisti]]<ref>{{Cita|S. Ratcliffe (ed.), 2013|p. 255}} ([https://www.google.it/books/edition/P_G_Wodehouse_A_Life_in_Letters/UYgIeyIwpYkC?hl=it&gbpv=1&dq=wodehouse+spode+mosley&pg=PA275&printsec=frontcover Google libri]).</ref><ref name = Rea262/>.
 
ComePer nelleil linguista [[Robert Anderson Hall]], altrenelle opere di Wodehouse della serie "Jeeves e Bertie Wooster", per il linguista [[Robert Anderson Hall]] è il linguaggio la maggior fonte di ilarità e il segno distintivo dello stile didell'autore Wodehouseè il linguaggio<ref>{{cita|R.A. Hall, 1974|pp. 74-84}}.</ref>. Fonte di ilarità, in particolare, è il contrasto tra il [[Registro (linguistica)|registro linguistico]] del [[Lavoro domestico|servitore]] ([[Jeeves]]) e quello del suo [[datore di lavoro]] ([[Bertie Wooster]]), a cui consegue talora quello che Kristin Thompson ha definito "translation device" ("dispositivo di traduzione"), ad esempio con il ricorso alla [[metalessi]] allorché Bertie ripete con un linguaggio colloquiale le affermazioni di Jeeves quasi volesse tradurre per i presenti ciò che è stato espresso poco prima in una lingua straniera o quanto meno in modo poco comprensibile<ref name = Thom319>{{Cita|K. Thompson, 1992|pp. 319–32}}.</ref>.
 
Il romanzo ebbe immediato successo di critica sui periodici dell'epoca<ref>{{cita news |cognome= Swinnerton |nome= Frank |data=16 ottobre 1938 |titolo=New Novels|url=https://www.newspapers.com/image/258373379/ |pubblicazione= [[The Observer]]|città=London |lingua = en |accesso=4 aprile 2023 }}</ref><ref>{{cita news |cognome= S. |nome= J. |data=21 ottobre 1938 |titolo=New Novels|url=https://www.thetimes.co.uk/archive/article/1938-10-21/8/8.html |pubblicazione= [[The Times]]|città=London |lingua = en |accesso=3 aprile 2023}}</ref><ref>{{cita news |cognome= N. |nome= W. |data=6 novembre 1938 |titolo=Wodehouse Book Spoofs Fascists|url=https://www.newspapers.com/image/380814617/ |pubblicazione= [[Los Angeles Times]]|città=Los Angeles |lingua = en |accesso=4 aprile 2023 }}</ref>; e più recentemente, in un articolo del 2013 su [[The Guardian]], Charlotte Jones testimonia il fascino duraturo del romanzo negli stessi termini, identificando l'attrattività di Wodehouse nel linguaggio e nella qualità della scrittura, più che nell'intreccio o nell'ambientazione<ref>{{cita news |cognome= Jones |nome= Charlotte|data=20 dicembre 2013 |titolo= The Code of Woosters, by PG Wodehouse: Splendid, Jeeves |url=https://www.theguardian.com/books/booksblog/2013/dec/20/the-code-of-woosters-pg-wodehouse-comfort-reading |pubblicazione= [[The Guardian]] |città=London |accesso=27 maggio 2023 }}</ref>.