Medioevo: differenze tra le versioni
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Secondo la [[periodizzazione]] tradizionale della [[Storia d'Europa]], che prevede tre epoche, ''classica'', ''medioevale'' e ''moderna'', il '''medioevo''' è il periodo intermedio, il cui inizio viene collocato, per l'intera Europa, nel [[476]], cioè nell'anno che segna, secondo una convenzione fissata dagli storici, la deposizione dell'ultimo imperatore romano Flavio Romolo Augusto soprannominato [[Romolo Augustolo]] e di conseguenza la fine dell'[[Impero Romano]] d'Occidente.
Diversamente, la sua conclusione viene collocata in ciascun paese in date diverse, che coincidono con la nascita delle rispettive [[monarchia|monarchie nazionali]] ed il periodo [[Rinascimento|rinascimentale]]. Alcune date comunemente utilizzate sono il [[1453]], con la fine della [[Guerra dei Cent'Anni]] tra [[Inghilterra]] e [[Francia]] e la presa di [[Costantinopoli]] da parte degli [[Ottomani]], il [[1492]], con la fine del periodo [[islam]]ico in [[Spagna]] e la scoperta delle [[Americhe]] da parte di [[Cristoforo Colombo]], ed il [[1517]], con la [[Riforma protestante]].
L'idea di un '''medio evo''' ricorre per la prima volta nell'opera "Historiarum ab inclinatione romanorum imperii decades", dell'umanista [[Flavio Biondo]], scritta verso il 1450 e pubblicata nel 1483. Secondo Flavio Biondo, in polemica con la cultura del XIV secolo (che oggi consideriamo la crisi del Medio Evo), l'epoca è come una lunga parentesi storica, caratterizzata da una stasi culturale che si colloca tra la grandezza dell'età classica e la rinascita della civiltà che ad essa si ispira.
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