Processo Fadda: differenze tra le versioni

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[[Giosuè Carducci]] scrisse per l'occasione ''A proposito del processo Fadda'', per deplorare la curiosità di signore e signorine sui particolari della vicenda.
 
L'ucciso era il capitano [[Giovanni Fadda]], reduce delle [[Risorgimento|guerre risorgimentali]], dove aveva acquisito gloria, ma anche aveva perduto la viriltà. Ciò nonostante aveva sposato [[Raffaella Saraceni]], che era particolarmente bella. La giovane lo tradì però ben presto. Incontrò poi un cavallerizzo, Pietro Cardinali, che il 6 ottobre del 1878 uccise con 23 pugnalate il capitano Fadda.
 
Il processo si celebrò nel 1879 e portò alla condanna all'[[ergastolo]] per il Cardinali. Raffaella Saraceni, riconosciuta come mandante, venne in un primo tempo condannata ai lavori forzati a vita. Dopo il ricorso in [[corte suprema di cassazione|cassazione]], sostenuto dai maggiori principi del foro italiani<ref>Il caso divenne di estrema rilevanza anche per le sue implicazioni legali e la raccolta delle difese fu pubblicata e studiata persino nelle università all'estero. Cfr. {{Cita|Rosano et al.|}}</ref>, la pena fu fissata in trent'anni di reclusione, che grazie al buon comportamento e a provvedimenti di clemenza, vennero ulteriormente ridotti e la Saraceni uscì dal carcere dopo 10 anni.