FAO: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 132957519 di 2001:B07:6467:BEE5:A499:5DCA:69D5:D809 (discussione) vandalismo
Etichetta: Annulla
ortografia
Riga 134:
Nel 2000, su richiesta del Segretario Generale delle Nazioni Unite [[Kofi Annan|Kofi A. Annan]], la FAO adotta una ''task force'' per l'iniziativa di un piano d'azione a lungo termine atto a liberare il corno d'Africa dalla fame.
 
In effetti 70 milioni di persone, corrispondenti al 45% della popolazione, nel [[Corno d'Africa]] vivono in uno Stato d'insicurezza alimentare. L'insufficienza di cibo comporta gravissime conseguenze psicofisiche soprattutto per i bambini, costretti a sopravvivere al di sotto della soglia minima di calorie giornaliere. Ciò implica il rachitismo per i due terzi dei bambini in [[Etiopia]], la morte di un bambino su cinque in [[Somalia]] in età prescolare, la malnutrizione cronica delle donne. Si aggiunga che ogni avverso accadimento naturale distrugge quelle già esigue fonti si sostentamento alimentare esistenti (composte dalle derrate offerte dall'irrigazione dell'un per cento di tutte le terre ivi coltivabili!). Per questo si è deciso di perseguire una politica fondata su tre pilastri: ampliare la possibilità di sussistenza reindirizzando i mezzi di produzione con l'adozione, ove possibile, dell'irrigazione nonché della diversificazione su bassa scala dei prodotti agricoli, proteggere i più indigenti con meccanismi di salvaguardia, stabilizzare i conflitti sociali e/o militari permettendo uno sviluppo tecnologico, socio-economicosocioeconomico e cooperazioni regionali.
 
La scelta metodologica è caratterizzata da strategie stabilite da singoli ''Country Food Security Programme'' (CFSP) attinenti sia all'eliminazione nel lungo periodo della minaccia dell'insufficienza alimentare, sia alla rimozione della tragica situazione alimentare attuale. Ferma restando quindi la decisa intenzione di migliorare qualitativamente e quantitativamente la rovinosa realtà del Corno d'Africa, l'attuazione in tre fasi dei CFSP (elaborazione, finanziamento, messa in opera) non ha visto una serrata, produttiva, ed immediata applicazione degli stessi lasciando ancora in balia della tenaglia della fame vittime innocenti.