Abbondanza e Ricchezza: differenze tra le versioni

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Seconda unità della classe, partecipò alla [[guerra di Morea]], andando persa per incaglio nel [[Chio (isola)|porto di Chio]] il 9 febbraio [[1695]].<ref name=L6p23/> Dopo l'occupazione dell'isola fortemente voluta dall'allora [[capitano generale da mar]] Antonio Zeno, nonostante il parere contrario del [[Provveditore (Repubblica di Venezia)|provveditore ordinario all'armata]] [[Carlo Pisani]], i turchi compirono ogni sforzo possibile per riconquistarla.<ref name=L6p23/> Dopo la battaglia combattuta presso gli scogli degli Spalmadori, il comando veneziano decise di abbandonare l'isola, ormai ritenuta indifendibile, lasciando sul posto grandi quantità di [[artiglieria]], munizioni, [[Cavallo|cavalli]] e navi.<ref name=L6p23/> Tra queste vi era il [[vascello]] ''Abbondanza e Ricchezza'' incagliatosi nel porto dell'isola.<ref name=L6p24>{{Cita|Levi 1896|p. 24}}.</ref> Nonostante un malriuscito tentativo effettuato<ref name=L6p24/> dal Pisani di disincagliare la nave, il vascello dovette essere abbandonato al nemico con il suo prezioso carico, venendo poi catturato dai turchi.<ref name=L6p23/>
 
Dopo la sconfitta di Chio il Senato veneziano mise sotto inchiesta tutti i vertici dell<nowiki>'</nowiki>Armata da mar, e sia [[Antonio Zeno]] che Carlo Pisani, accusati per la sconfitta degli scogli degli Spalmadori, per non aver difeso tenecementetenacemente l'isola di Chio, e per aver abbandonato il vascello ''Abbondanza e Ricchezza'' nelle mani del nemico, vennero incarcerati. Lo Zeno si spense in prigione nel [[1697]], mentre il Pisani fu liberato dopo tre anni di prigionia,<ref name=L6p24/> nel [[1698]], e rimesso al suo posto di provveditore.<ref name=L6p24/>
 
==Note==