Abraham-Louis Breguet: differenze tra le versioni

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Il suo successo lo rese ricco, ma mantenne sempre uno stile di vita semplice. Era conosciuto per la sua gentilezza e buon umore.<ref>Salomons 1921, p. 11.</ref> Sin dai primi anni d'attività fu impegnato nel perfezionamento tecnico dei meccanismi degli orologi e nello sviluppo e nell'invenzione di complicazioni e soluzioni tecniche sempre nuove, tanto che oggi il suo contributo all'evoluzione della tecnica orologiera è considerato decisivo, vitale e imprescindibile. Basti pensare che a soli cinque anni di distanza dall'insediamento in Quai d'Horloge, già presentò a Parigi i primi orologi automatici, detti "perpetui". Ammalierà così, grazie alla sua maestria tecnica e al suo innegabile savoir-faire estetico, la nobiltà e l'alta borghesia, tanto da divenire il principale fornitore di orologi della regina [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]] prima, del re [[Luigi XVI di Francia|Luigi XVI]] e dell'intera [[Reggia di Versailles|corte di Versailles]] poi, introdotto grazie all'aiuto del suo amico e protettore, l'abate [[Joseph-François Marie|Marie]]. Il suo primo cliente fu il [[duca d'Orléans]].<ref>Salomons 1921, pp. 10-11.</ref> Incontrò [[Abraham-Louis Perrelet]] in Svizzera e divenne un maestro orologiaio nel 1784. Nel 1787, stabilì una partnership con Xavier Gide, che durò fino al 1791.
 
Proprio per la [[regina di Francia]], una delle ammiratrici più entusiaste dei suoi orologi e sua cliente dall'ottobre 1782 fino alla morte, realizzò l'eccezionale orologio da tasca n° 160, che successivamente venne indicato con l'appellativo "Marie Antoinette" in suo onore, considerato tuttora tra i più complessi orologi del mondo. Il ''Marie Antoinette'', noto quale "[[Lisa Gherardini|Monna Lisa]] dei segnatempo", venne commissionato nel 1783 da un misterioso ammiratore e membro della guardia reale di Maria Antonietta, il quale voleva farne dono alla sua regina, voluto da lei stessa dopo la prima commissione di un orologio da taschino a carica automatica con funzione di calendario e ripetizione. La commissione consisteva esplicitamente nella realizzazione di un orologio ricco di tutti i più importanti ritrovati tecnici dell'epoca, l'oro dovunque fosse possibile, senza limiti di spesa né termini di consegna. Ben felice di quella sfida, si impegnò quindi in un'opera senza eguali, ma nonostante il suo impegno, la regina non poté mai vedere l'orologio completato, visto che la sua progettazione e realizzazione impiegarono ben diciannove anni, interrotto a causa della [[Rivoluzione francese|rivoluzione]] dal 1789 al 1795. Fu pronto solo nel 1802, ossia nove anni dopo la morte dell'infelice sovrana, ma il risultato è stato quello che molti esperti considerano l'orologio più importante mai prodotto per ragioni tecnologiche, estetiche e storiche. Non vendette l'orologio al completamento, ma lo conservò sempre per sé in un luogo sicuro, testimoniando così la sua fedeltà nei confronti della regina. I costi di fabbrica alla fine arrivarono alla colossale somma di 30.000 franchi.<ref>Salomons 1921, p. 46.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.orologidalmondo.it/il-mistero-del-breguet-160-detto-maria-antonietta/|titolo=Il mistero del Breguet 160 detto "Maria Antonietta"|data=9 maggio 2013|accesso=20 dicembre 2020|dataarchivio=21 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210921094234/http://www.orologidalmondo.it/il-mistero-del-breguet-160-detto-maria-antonietta/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Incontrò [[Abraham-Louis Perrelet]] in Svizzera e divenne un maestro orologiaio nel 1784. Nel 1786, il ministro [[Charles Alexandre de Calonne|Calonne]] gli chiese di studiare la possibilità di fondare una manifattura reale di orologi a Parigi. Il 15 febbraio 1787, stabilì una partnership con Xavier Gide, il fratello del suo ex maestro, la Société Breguet et Compagnie, che durò fino ai vari disaccordi su questioni politiche e commerciali del 25 settembre 1791, due anni prima della fine del contratto.<ref>{{cita web|url=https://www.britishmuseum.org/explore/highlights/article_index/a/abraham-louis_breguet.aspx|titolo=Abraham-Louis Breguet|accesso=22 febbraio 2022|lingua=en}}</ref>