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Nel marzo 1980 avvenne uno dei più clamorosi sequestri di eroina: un carico di 40 kg venne ritrovato a [[Cedrate|Cedrate di Gallarate]] ([[Provincia di Varese|VA]]) nascosto nelle custodie dei dischi di Esmeralda Ferrara, una cantante di [[Bagheria]], che andava avanti e indietro dagli Stati Uniti per conto di Emanuele Adamita, della famiglia dei [[Gambino (famiglia)|Gambino]] di New York.<ref name=":63">{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1982/02/05/page_008.pdf|titolo=Ha parlato «un pentito» del racket della droga|autore=Vincenzo Vasile|editore=L'Unità|data=5 febbraio 1982}}</ref><ref name=":64" />
 
Secondo i collaboratori di giustizia [[Tommaso Buscetta]] e [[Salvatore Contorno]], il traffico di eroina era interamentegestito inesclusivamente mano ada [[Cosa nostra|mafiosi siciliani]] chevicini si erano trasferiti negliai [[StatiClan Unitidei d'AmericaCorleonesi|Stati UnitiCorleonesi]] ma(capeggiati chedal continuavanoboss a[[Salvatore mantenereRiina]]) legamiche consi ierano [[Clantrasferiti dei Corleonesi|Corleonesi]] dinegli [[SalvatoreStati RiinaUniti d'America|Totò RiinaStates]] (Salvatore Catalano, Giuseppe Ganci, Salvatore Mazzurco, Salvatore Lamberti, CarloFrank Castronovo, Leonardo Greco e suoSalvatore fratello SalvatoreGreco)<ref name=":8" /><ref name="autogenerato9" /><ref name=":6" /> mentre il collaboratore di giustizia [[Francesco Marino Mannoia]] sostenne che il traffico di droga con gli USA erasarebbe stato gestito, (fino allaal suasuo morteomicidio per mano dei Corleonesi, nel [[1981]]) dal boss [[Stefano Bontate]] ed aveva come terminali i fratelli [[John Gambino|John]] e [[Rosario Gambino]] di [[Brooklyn]], circostanza invece negata da Buscetta e Contorno<ref name=":11" /><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/06/06/se-la-giuria-non-crede-ai-pentiti.html|titolo=SE LA GIURIA NON CREDE AI PENTITI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=1993-06-06|lingua=it|accesso=2023-06-07}}</ref>. Secondo un altro collaboratore di giustizia, [[Leonardo Messina]], se Famiglie o [[Mandamento (mafia)|mandamenti]] di più province dovevano intervenire finanziariamente nel traffico di stupefacenti, "''la gestione era dei palermitani''"<ref>{{Cita news|url=http://archiviopiolatorre.camera.it/img-repo/DOCUMENTAZIONE/Pio%20La%20Torre/Aula%20Bunker/Dibattimento%20Primo%20Grado/Sentenza/Parti/Sentenza%20Primo%20Grado%20parte%201.pdf|titolo=Sentenza di primo grado per gli omicidi Reina-Mattarella-La Torre}}</ref>: «[...] ''il mandamento chiama la Famiglia alla quale domanda se vuole partecipare al traffico [...] Qualcuno ha partecipato a titolo personale. [...] Le Famiglie mettono i soldi, per traffici che avvengono a [[Palermo]], a [[Roma]], a [[New York]], e via dicendo. [...] Ci sono persone che hanno messo 200 milioni ed oggi hanno 200 miliardi'' [di [[lira italiana|lire]]]»<ref>Testimonianza di [[Leonardo Messina]] dinanzi alla [[Commissione Parlamentare Antimafia]] - IX Legislatura</ref>.
 
=== La rete di distribuzione e il riciclaggio del denaro ===