Cinismo: differenze tra le versioni

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|accesso = 22 febbraio 2019
}}</ref>, ne va ricercata l'origine a dopo il [[II secolo a.C.]], a causa dell'incremento, tramite le conquiste di [[Alessandro Magno]] e l'espansione dell'[[Impero macedone]], della conoscenza tra i greci delle filosofie orientali, in particolar modo [[Filosofia indiana|indiane]], come gli insegnamenti monastici ede ascetici dei [[gimnosofisti]]<ref name=disc>{{Cita libro
|titolo = Discourse and Truth: the Problematization of Parrhesia (6 lectures given by Michel Foucault at the University of California at Berkeley, Oct-Nov. 1983)
|autore-capitolo = [[Michel Foucault]]
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In altro senso, inteso come freddezza e mancanza di morale, viene anche usato per descrivere un carattere negativo e calcolatore, allontanandosi ancora di più dal concetto originario; come portatori di opportunismo, pragmatismo o spregiudicatezza, sono stati definiti cinici alcuni uomini politici - come [[Benito Mussolini]]<ref>Richard J.B. Bosworth, ''Mussolini'', pag. 17</ref>, talvolta [[Winston Churchill]]<ref>[[Arrigo Petacco]], ''La strana guerra'', 2010, pag. 69</ref>, [[Palmiro Togliatti]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/12/21/freddo-cinico-togliatti.html ''Freddo, cinico Togliatti''], da ''la Repubblica''</ref>, [[Stalin]] o [[Richard Nixon]]<ref>Silvia Bencivelli, Arianna Finos, ''Cinico, paranoico e omofobico: la verità su Nixon dai nastri segreti'', articolo su ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]''</ref> - o addirittura il carattere nazionale di alcune popolazioni<ref>[http://www.lastampa.it/2011/03/18/cultura/leopardi-che-scostumati-gli-italiani-FiaxK6ECcPMCLvfaAlZcbO/pagina.html E. Ferrero, ''Leopardi, che scostumati gli italiani'', La Stampa, 18/03/2011].</ref>.
 
Il filosofo tedesco [[Peter Sloterdijk|Sloterdijk]] all'interno della sua opera ''Critica della ragion cinica''<ref>Sloterdijk, ''Critica della ragion cinica'', Garzanti, Milano, 1992, capitolo II, 1</ref> effettua una distinzione tra l'antico cinismo (‘kinismo') e il moderno ‘cinismo'. Criticando l'azione del cinico moderno, spudorato e calcolatore, improntata su una giustificazione moralistica data dal suo fine, privo di principi etici, contrappone daa esso l'antico kinico, rappresentato da [[Diogene di Sinope|Diogene]], che sfugge completamente ogni vincolo sociale, considerandolo superfluo e ridicolo.
 
== Note ==