Palermo: differenze tra le versioni
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{{vedi anche|Storia della Sicilia borbonica}}
[[Immagine:Karte Palermo MKL1888.png||thumb|left|200px|Cartografia del [[1888]] di Palermo]]
Nel [[1860]] avvenne lo sbarco dei [[Garibaldini]] a [[Marsala]]; da lì, grazie all'aiuto dei siciliani, che nel frattempo erano insorti, cominciarono a conquistare l'isola in nome dell'unificazione dell'[[Italia]]. Dure lotte interessano la città [[1860]] ed il [[1861]] e quella anti-piemontese del 1866 ([[rivolta del 7 e mezzo]]) che distruggono molte importanti strutture architettoniche.
Da questo momento in poi avviene un progressivo allontanamento degli interessi economici e politici dalla città che fino ad allora era stata un'importante meta economica e commerciale. In onore all'[[Unità d'Italia]], il comune di Palermo inizia la costruzione di alcune importanti opere architettoniche, tra queste il taglio di [[Via Roma (Palermo)|Via Roma]] e la costruzione di quelli che diventeranno i due teatri più importanti e rappresentativi della città: il [[Teatro Massimo (Palermo)|Massimo]] e [[Teatro Politeama (Palermo)|Politeama]]. La Palermo di quegli anni viene esemplificata perfettamente da un testo dello studioso francese René Bazin:
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