Pier Giuseppe Scarpetta: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:Reggiane Re.2001 profile (4).svg|thumb|Un Reggiane Re.2001 della 150ª Squadriglia, 2º Gruppo volo Autonomo Caccia Terrestre.]]
Nacque a Moncalieri, [[provincia di Torino]], il 21 giugno 1913, figlio di [[Ulisse Scarpetta|Ulisse]], militare di carriera, e Maria Luisa Cravera, all'interno una famiglia originaria del [[Provincia di Piacenza|piacentino]].<ref name=G7p15>{{Cita|Gatti 2017|p. 15}}.</ref> Rimasto orfano del padre, caduto durante la [[prima guerra mondiale]],<ref name=G7p15/> frequentò il [[GinnasioLiceo (scuola)Ginnasio|Ginnasio]] di [[Piacenza]], continuando poi gli studi presso il Collegio Militare "[[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luigia]]" di [[Parma]], e il [[Scuola militare di Roma|Collegio militare di Roma]].<ref name=G7p15/> Entrato nella [[Accademia Aeronautica|Regia Accademia Aeronautica]] di [[Caserta]] nel [[1932]], Corso Marte, ne uscì nel gennaio [[1936]] con il grado di [[sottotenente]] in servizio permanente effettivo.<ref name=G7p17>{{Cita|Gatti 2017|p. 17}}.</ref> Divenuto [[pilota militare]] fu assegnato alla [[27ª Squadriglia]] Osservazione Aerea, I Gruppo,<ref name=D8p19>{{Cita|Dunning 1988|p. 19}}.</ref> [[20º Stormo]], di stanza sull'[[aeroporto di Roma-Centocelle]].<ref name=G7p17/> venendo promosso [[tenente]] l'8 giugno dello stesso anno.<ref name=G7p17/> Il 16 aprile 1937 fu trasferito in forza alla [[72ª Squadriglia caccia]], XVII Gruppo,<ref name=D8p27>{{Cita|Dunning 1988|p. 27}}.</ref> del [[1º Stormo caccia|1º Stormo Caccia Terrestre]] di stanza sull'[[aeroporto di Udine-Campoformido|aeroporto di Campoformido]], equipaggiata con velivoli [[Fiat C.R.32]] e [[Fiat C.R.20|CR.20 Asso]].<ref name=G7p18>{{Cita|Gatti 2017|p. 18}}.</ref>
 
Il 14 aprile [[1938]] partì volontario per [[Guerra di Spagna|combattere]] in [[Spagna]],<ref name=G7p21>{{Cita|Gatti 2017|p. 21}}.</ref> assegnato alla [[24ª Squadriglia]] del [[XVI Gruppo]] Caccia "La Cucaracha" dell'[[Aviazione Legionaria]].<ref name=G7p10/> Decorato con due [[Medaglia d'argento al valor militare|Medaglie d'argento]],<ref name=M0p87/> una di [[Valor militare|bronzo al valor militare]]<ref name=M0p87/> e la promozione a [[capitano]] per meriti di guerra, rientrò in Patria alla fine del 1938. Poco prima dell'[[seconda guerra mondiale|entrata in guerra]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] fu assegnato come comandante di squadriglia al [[160º Gruppo]] Autonomo Caccia Terrestre, iniziando le operazioni belliche a partire dal 10 giugno [[1940]]. A partire dall'ottobre successivo cominciò la [[Campagna italiana di Grecia]] e, come comandante della [[395ª Squadriglia]], entrò in forza al [[154º Gruppo]] Autonomo C.T. di stanza a [[Berat]],<ref name=G7p10/> equipaggiato con velivoli [[Fiat G.50|Fiat G.50 Freccia]]. L'11 novembre conseguì la sua prima vittoria (in collaborazione col maresciallo Bruno Ferracini) <nowiki/>in un combattimento aereo su questo fronte<nowiki/>, quando con un G.50 abbatté<nowiki/> un [[Aereo da bombardamento|bombardiere bimotore]] greco [[Bristol Blenheim]] del Mira 32 a nord ovest di Kelcyre.