Orfeo: differenze tra le versioni

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In entrambi i poeti si narra che la testa di Orfeo finì nel fiume Ebro, dove continuò prodigiosamente a cantare, simbolo dell'immortalità dell'arte, scendendo (qui solo Ovidio) fino al mare e da qui alle rive di [[Metimna]], presso l'isola di [[Lesbo]], dove [[Apollo|Febo Apollo]] la protesse da un serpente che le si era avventato contro. Il sofista del III secolo [[Filostrato il Vecchio|Filostrato]] nell'''Eroico'' (28,8) racconta che la testa di Orfeo, giunta a Lesbo dopo il delitto commesso dalle donne, stava in una grotta dell'isola e aveva il potere di dare oracoli. Secondo altre versioni, i resti del cantore sarebbero stati seppelliti dalle impietosite [[Muse (divinità)|Muse]] nella città di [[Libetra]]. Tornando a Ovidio, eccoci al punto culminante dell'avventura, forse inaspettato; Orfeo ritrova Euridice fra le anime pie, e qui potrà guardarla senza più temere.<ref>Nel libro XI delle ''Met''. Il mito è narrato nei versi 1-66.</ref>
 
Un gruppo di Baccanti ubriache, poi, lo invita a partecipare a un'orgia dionisiaca. Per tener fede a ciò che ha detto, rinuncia, ed è proprio questo che porta anche lui alla morte: le Baccanti, infuriate, lo uccidono, lo fanno a pezzi e
 
== Evoluzione del mito ==