Ensi (storia antica): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiunta citazione e spiegazione delle differenze dei termini En, Ensi e Lugal
Correzioni
Riga 1:
'''''Ensi''''' (in [[Scrittura cuneiforme|cuneiforme]] {{Cunf|𒑐𒋼𒋛}} (simboli sumerici PA.TE.SI) in [[lingua sumera]] ''ensik'' cioè ''sovrano dei terreni agricoli'', in [[Lingua accadica|accadico]] ''iššakkum''<ref>{{Cita libro|nome=John Allan|cognome=Halloran|titolo=Sumerian Lexicon. Logogram Publishing|anno=2006|lingua= en|città=Los Angeles|p=}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://psd.museum.upenn.edu/epsd/e1347.html|titolo=ePSD: ensik[ruler|sito=psd.museum.upenn.edu|lingua=en|accesso=07 gennaio 2018}}</ref>, era un titolo sumerico che designava un sovrano o un principe di una città stato. In origine potrebbe aver indicato un sovrano indipendente, ma successivamente il titolo indicava la subordinazione ad un ''[[lugal]]''. ''Ensi'' originariamente doveva indicare il sovrano delle città di [[Lagash]] e [[Umma (città antica)|Umma]]<ref>{{Cita libro|nome=Horst|cognome=Horst|titolo=Kulturgeschichte des alten Vorderasiens|data=1989|editore=Akademie Verlag|città=Berlino|lingua= de}}</ref>. L<nowiki>'</nowiki>''ensi'' era considerato il rappresentante della divinità patrona della città. In periodi più tardi, l<nowiki>'</nowiki>''ensi'' sarà invece subordinato ad un ''[[lugal]]''. Comunque anche i sovrani potenti della seconda dinastia di [[Lagash]] come [[Gudea]] furono soddifsfatti di mantenere il titolo di ''ensi''.
 
Non siamo in grado di cogliere adeguatamente le differenze tra i titoli ''en'', ''ensi'' e ''lugal'' nel [[Periodo Protodinastico (Mesopotamia)|Periodo Protodinastico]] (2800-2350 a.C. ca.). [[Mario Liverani]] distingue i tre termini su base etimologica: ''en'' significa "gran sacerdote", ''ensi'' "fattore del dio" e ''lugal'' "uomo grande"; affermando "I tre termini non sono equivalenti né per le implicazioni ideologiche né per le valenze politiche. Il primo di essi sottolinea la continuità e origine del potere regio dall'ambiente templare in cui ha trovato la sua prima formulazione; il secondo sottolinea un ruolo di dipendenza, o meglio di amministrazione fiduciaria del dinasta nei confronti del dio cittadino; il terzo dà risalto alle doti propriamente umane".<ref>{{Cita libro|nome2=Mario Liverani|titolo=Antico Oriente. Storia, società, economia, Roma-Bari, Laterza, 1988|ISBN=88-420-3266-2}}</ref>
 
L<nowiki>'</nowiki>''ensi'' era considerato il rappresentante della divinità patrona della città. In periodi più tardi, l<nowiki>'</nowiki>''ensi'' sarà invece subordinato ad un ''lugal''. Comunque anche i sovrani potenti della seconda dinastia di [[Lagash]] come [[Gudea]] furono soddifsfatti di mantenere il titolo di ''ensi''.
 
Durante la [[terza dinastia di Ur]] (circa dal 2100 al 2000 a.c.) ''ensi'' era il titolo dei governatori provinciali del regno. Questi funzionari avevano ampi poteri in materia di governo, tasse e giurisdizione, ma erano supervisionati, incaricati e dismessi dal lugal di [[Ur]]. Sebbena la carica potesse essere ereditata, tutti gli ''ensi'' dovevano essere confermati dal ''lugal''. Non era loro permesso di intervenire negli affari esteri e nella gestione della guerra<ref>{{Cita libro|nome=Otto Edzard|cognome=Dietz|titolo=Geschichte Mesopotamiens|anno=2004|editore=C.H. Beck|città=Monaco|lingua=de|p=}}</ref>.