Esonimo ed endonimo: differenze tra le versioni
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== Differenza tra esonimi e ridenominazioni ==
Esonimi ed endonimi non devono essere confusi con le ''ridenominazioni geografiche'', come nel caso di [[San Pietroburgo]] che nel 1914 divenne Pietrogrado (Петроград), nel 1924 Leningrado (Ленинград) e nel 1991 di nuovo San Pietroburgo (Санкт-Петербург ''Sankt-Peterbúrg''). In questo caso, nonostante ''Sankt-Peterburg'' abbia un'etimologia germanica, non è mai stato un esonimo per la città tra il 1914 e il 1991
Un caso più complesso si verifica quando, a seguito di una ridenonimazione, continua a sopravvivere in una lingua estera l'antico nome (come esonimo) insieme al nuovo. Così accade per esempio per la città di Bombay in India, il cui nome è stato cambiato in [[Mumbai]]; in varie lingue estere si trovano in parallelo il nuovo nome, dove endonimo ed esonimo coincidono, e talvolta anche il vecchio nome, usato come esonimo.
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Contatti più diretti con gli interessati possono portare all'uso di una forma più vicina all'endonimo, vuoi perché l'esonimo viene sentito come offensivo, vuoi perché sentito come antiquato. In certi casi, è l'interessato a chiedere che l'esonimo non venga più usato (ad esempio, l'[[Ucraina]] ha ribadito più volte di utilizzare l'endonimo ''Kyïv'' anziché la forma russa ''Kiev'' per [[Kiev|la sua capitale]]<ref>https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/la-capitale-dellucraina-kiev-o-kyjivky%C3%AFv/1727</ref>; [[Erdoğan]] ha ribadito nel [[2023]] che il nome del paese che noi conosciamo come [[Turchia]] sia da scriversi ''Türkiye'' in ogni lingua<ref>https://luce.lanazione.it/attualita/turchia-nome-tacchino/#:~:text=del%202%20dicembre%202021%2C%20sull,'Repubblica%20di%20Turkiye'%E2%80%9D.</ref>).
In alcuni casi
Invece per quanto riguarda alcuni stati del mondo è preferibile oggigiorno utilizzare l'endonimo piuttosto che l'esonimo. È il caso di [[Seychelles]] e [[Mauritius]], un tempo note come ''Seicelle'' e ''Maurizio''<ref>Sandro Toniolo, ''I perché e i nomi della geografia'', Istituto Geografico Militare, Firenze 2005, p. 88-89, n. 170-171.</ref>.
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Tuttavia, non bisogna per questo pensare che le nuove forme non possano essere considerate altrettanto esonimi. Infatti, solitamente, nonostante la grafia venga ripresa dall'endonimo (possibilmente mantenendo i [[segni diacritici]]<ref>Non è raro che, per ignoranza o noncuranza del copista, i segni diacritici non noti vengano dimenticati. ''Plzen'' compare spesso in luogo di ''Plzeň'', ''Wurzburg'' anziché ''Würzburg''. La parola senza i segni diacritici è poi da considerarsi come scritta in maniera errata.</ref>), la pronuncia può venire ricostruita in maniera diversa dall'originale. È il caso di [[Göteborg]], un tempo nota ''Gotemburgo'', la cui pronuncia in [[Lingua svedese|svedese]] è ''/jœtəˈbɔrj/'' (approssimabile in italiano con ''/jøtˈbɔr(i)/''), ma spesso letta ''/ˈɡø.te.borɡ/~/ˈɡɛ.te.borɡ/''.<ref>Sulla pronuncia di Göteborg: https://unitalianoinsvezia.com/2013/09/30/goteborg-non-esiste/</ref>
La formazione di nuovi esonimi, inoltre, è praticamente inesistente nelle maggiori lingue occidentali
== Note ==
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