Cubismo: differenze tra le versioni

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=== Cubismo sintetico ===
{{vedi anche|Cubismo sintetico}}
Tra il 1912 e il 1914 Picasso e Braque si rendono conto che spezzando troppo la superficie pittorica, i suoi singoli frammenti non sono più ricomponibili virtualmente e l'opera si avvicina sempre più ai caratteri dell'[[Astrattismo]]. Affinché la loro pittura non sconfinassesi avvicinasse mai all'astrazione, cioè in un'operazione unicamente mentale, senza più alcun rapporto concreto con la realtà, i due artisti iniziano ad introdurre nelle loro opere anche le lettere dell'alfabeto e i numeri. In questo modo ogni tentativo di fuga verso l'astrazione viene volontariamente bloccato dall'immediata riconoscibilità di questi elementi, riconducibili alla concretezza del quotidiano.<ref>{{cita libro|titolo=Itinerario nell'arte 3|autore=Giorgio Cricco|autore2=Francesco Paolo Di Teodoro|editore=Zanichelli Editore|anno=2021|p=216}}</ref>
 
Con la collaborazione di [[Juan Gris]] elaborano una serie di tecniche per uscire da questo paradosso in cui sono incappati portando alle estreme conseguenze la loro tecnica di rappresentazione del reale. Introducono nel quadro elementi della realtà, di oggetti reali combinati alle parti dipinte (tecnica del [[collage]]), utilizzano mascherine con numeri o lettere ([[tecnica mista]], tipo [[stencil]]); inseriscono [[trompe-l'œil]] e riproducono l'effetto delle venature del legno con la tecnica del pettine passato sul colore fresco.