Aniello Falcone: differenze tra le versioni
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== Opere ==
[[File:Aniello Falcone - Roman soldiers in the circus.jpg|''Gladiatori e Soldati romani nel circo'', 1640, [[Museo del Prado]]]]
Falcone mostra una rara capacità di dipingere battaglie dinamiche e coinvolgenti, infatti è da annoverarsi tra i più importanti pittori del genere di sempre. Definito ''"L' Oracolo delle battaglie''" da [[Luca Giordano]] e molti suoi contemporanei, come indicato dallo storico [[Bernardo De Dominici]], la sua notorietà portò ad una grande domanda da parte di una committenza aristocratica, ma anche una benevolenza da parte della Chiesa, con alcuni ordini, come i Domenicani, che richiedevano raffigurazioni di episodi di vittorie della Cristianità contro gli infedeli.
I più importanti collezionisti del tempo richiedevano le sue opere, come i Caracciolo principi d'Avellino, Ferrante Spinelli principe di Tarsia, Cesare Firrao principe di Sant'Agata e Gaspare Roomer, promotore della celebre [[collezione Roomer]].
Quest' ultimo, tra i più importanti mecenati e collezionisti d'arte, nel 1647 commissionò al pittore gli affreschi nella sua [[Villa Bisignano|villa di Napoli]], per la quale eseguì un'ampia scena di Battaglia e Storie sulla vita di Mosè (questi lavori di fatto costituiscono l'unico ciclo di affreschi completo superstite dell'artista).
Tra i suoi committenti anche [[Filippo IV di Spagna]], che per il [[palazzo del
Oltre al Prado e al Louvre le sue opere si possono trovare anche nel [[Museo Nazionale di Capodimonte]], nel [[Museo diocesano (Napoli)|Museo diocesano]] e [[Museo Nazionale di San Martino]] di [[Napoli]], nel [[Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata]] di [[Matera]], nel [[Duomo di Amalfi]], nel [[Galleria Nazionale d'Arte Antica]] di [[Roma]], nell'[[Alte Pinakothek]] di [[Monaco di Baviera]], nel [[Nationalmuseum]] di [[Stoccolma]], [[Museo di Belle Arti di Strasburgo]], nel [[Metropolitan Museum of Art]] e nel [[Smithsonian American Art Museum]] di [[New York]], nel [[Kunsthalle Bremen]] di [[Brema]], nel [[Kupferstichkabinett]] di [[Berlino]].
[[Roberto Longhi]], analizzando la sua pittura per il naturalismo e per l'intensa espressività e pathos lo pone tra i [[caravaggeschi]], sottolineando comunque uno stile ben definito ed originale con cromatismi e tratti caratteristici. Il critico fu il primo ad avvicinarlo a Diego Velazquez, partendo dallo studio della tela ''"La rissa all’ambasciata di Spagna''" realizzata dal pittore sivigliano nel 1630.▼
▲[[Roberto Longhi]], analizzando la sua pittura per il naturalismo e per l'intensa espressività e pathos lo pone tra i [[caravaggeschi]], sottolineando comunque uno stile ben definito ed originale con cromatismi e tratti caratteristici. Il critico fu il primo ad avvicinarlo a [[Diego Velazquez]], partendo dallo studio della tela ''"La rissa all’ambasciata di Spagna''" realizzata dal pittore sivigliano nel 1630.
Non mancano tra i suoi lavori, dipinti raffiguranti anche paesaggi, ritratti, nature morte, insieme a quadri di soggetto sacro e affreschi:
* la tela ''"Ester e Mardocheo"'', conservata nella sacrestia della Collegiata Santa Maria delle Grazie ([[Lecce]]), inizialmente fu attribuita ad un ignoto pittore del Seicento napoletano, ma di recente è stata riattribuita ad Aniello Falcone.
* nel 1641 affresca la [[cappella Firrao]] a [[Basilica di San Paolo Maggiore|San Paolo Maggiore]]
* nel 1647 affreschi di combattimenti e storie di Mosè, [[villa Bisignano]] a [[Barra (Napoli)]]
* nel [[1652]] affresca la volta della grande sacrestia della [[Chiesa del Gesù (Napoli)|Chiesa del Gesù Nuovo]].
* affresco raffigurante San Giorgio che uccide il drago, [[Chiesa di San Giorgio Maggiore (Napoli)|Chiesa di San Giorgio Maggiore]]
==Galleria d'immagini==
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