Andrea Pozzo: differenze tra le versioni
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Cambiata nazionalità da "austriaco" a "italiano". Se si definiscono personaggi come Andrea Pozzo "austriaci", allora dovremmo definire tutti gli Austriaci nati fra il '38 e il '45 come Tedeschi: oppure dovremmo definire personaggi come Dvorak o Mucha come Austriaci, e non Cechi. Tutte cose che sarebbero ovviamente assurde. Faccio anche notare che per quanto all'epoca il Trentino fosse sotto l'influenza politica della Casa d'Austria, l'Impero era un tutt'uno costituito da più Stati. Poco impor... Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
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==Biografia==
Andrea Pozzo nacque nel 1642 a [[Trento]], capoluogo del [[Principato Vescovile di Trento]] nella Contea del [[Tirolo]]. Parlava perfettamente l'italiano e il tedesco e durante la gioventù, nel 1665, si trasferisce a [[Milano]], dove divenne membro laico della [[Compagnia di Gesù]].<ref>''Enciclopedia della pittura e dei pittori'', a cura di L. Tognoli Bardin, Motta, Milano 2006, 664.</ref> Pittore, teorico della prospettiva e architetto, noto in tutta [[Europa]], a [[Roma]] eseguì opere notevoli affrescando la volta e l'abside della [[Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio|chiesa di Sant'Ignazio]], dove ebbe come allievo il nipote [[Carlo Gaudenzio Mignocchi]]: notevole è la ''Apoteosi di sant'Ignazio'', con la sua prospettiva [[Melozzo da Forlì|melozziana]], ossia "da sott'in su". Viaggiò molto, fu attivo in [[Lombardia]], [[Piemonte]], [[Veneto]], [[Liguria]], a [[Roma]] dal 1681 e infine approdò in [[Austria]] nel 1704. Durante i suoi viaggi non mancò di lasciare il segno tangibile della sua presenza nelle città dove sostava: ne danno ancora testimonianza alcune opere custodite ad [[Arezzo]], [[Montepulciano]], [[Sansepolcro]], [[Modena]] e [[Como]], località che videro l'artista all'opera soltanto per periodi brevi e passeggeri.
Nella [[Como|città lariana]], per conto della famiglia [[Odescalchi]] realizzò alcuni interventi pittorici sulle pareti della cappella di sant'Isidoro dell'allora chiesa di [[San Giovanni in Pedemonte]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Marco|cognome=Pizzo|data=1998|titolo=Andrea Pozzo e la cappella Odescalchi in San Giovanni Pedemonte a Como: documenti inediti|rivista=Arte Lombarda|numero=124 (3)|pp=71–75|accesso=2020-02-19|url=http://www.jstor.org/stable/43133118}}</ref>, che a quei tempi si trovava laddove oggi è situata la stazione ferroviaria di [[Stazione di Como San Giovanni|Como San Giovanni]].
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