Gergo: differenze tra le versioni

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* i gerghi occitani ([[Provincia di Cuneo|CN]]): il ''grapiet'' degli arrotini di [[Bellino (Italia)|Bellino]], degli canapini della [[Valle Po]] e dei capellari di [[Elva (Italia)|Elva]]; il ''pantois'' dei pastori di [[Crissolo]]; il ''jergoun'' dei pastori di [[Roaschia]] e dei contrabbandieri di [[Ferrere (Argentera)|Ferrere]].
* i gerghi francoprovenzali: gergo di [[Usseglio]]; il ''dzargo'' dei spazzacamini di [[Rhêmes-Saint-Georges|Rhêmes]] e di [[Valsavarenche]], il ''djerc'' dei calzolai e segantini di [[Ayas]] ([[Valle d'Aosta|AO]]).
* il gergo arivaresco dei calderai di [[Vico Pancellorum]] (frazione del Comune di [[Bagni di Lucca]] ([[Provincia di Lucca|LU]]).
 
Dato che spesso i gerghi perdono in fretta la loro segretezza o cadono in disuso, alcune parole nate in un gergo possono, come detto, sopravvivere per poi passare alla [[lingua standard]]: è ad esempio il caso del termine ''cosa nostra'', parola che proviene dal gergo della [[mafia]].