[[File:Thorpe gold medal.jpg|thumb|La cerimonia di premiazione di [[Jim Thorpe]].]]
Nell'atletica il grande protagonista fu l'americano [[Jim Thorpe]]. Dopo averche aveva vinto sia la gara del [[decathlon]] che quella del [[pentathlon]], il re [[Gustavo V di Svezia]] si complimentò personalmente con lui indicandolo come il miglior atleta del mondo. Pochi mesi dopo, però, gli furono ritirate le medaglie vinte perché prima dell'inizio delle Olimpiadi aveva giocato in una squadra di [[baseball]] del [[Nord Carolina]] per un compenso di circa 100 dollari al mese. Jim non prese bene il fatto e da questo momento iniziò la sua lenta ma inesorabile decadenza. Morì infatti nel [[1953]] in una roulotte allealla periferieperiferia di [[Los Angeles]] completamente dimenticato. Solo nel [[1983]] il [[Comitato Olimpico Internazionale|CIO]] ha restituito ai suoi discendenti le medaglie vinte nel [[1912]].
Nella corsa ben tre furono i successi del finlandese [[Hannes Kolehmainen]], che vinse i 5.000 m, i 10.000 m e la corsa campestre. Hannes, con i suoi fratelli anch'essi corridori, visseaveva vissuto a lungo negli [[Stati Uniti d'America|USA]], apprendendo le metodiche di allenamento americane. In seguito a questi risultati, molte nazionali di atletica europee si affidarono a tecnici americani per la preparazione dei propri atleti. Il protagonista delle gare di corsa veloce fu lo sprinter americano [[Ralph Craig]], che trionfò nelle gare dei 100 e dei 200 m. Nella gara di [[maratona (atletica leggera)|maratona]] la vittoria andò al sudafricano [[Ken McArthur]]. La gara fu segnata da un caldo insolito per quelle zone e molti atleti dovettero essere trasportati in ospedale a causa della [[disidratazione]] e dei colpi di sole. Uno di essi, il portoghese [[Francisco Lázaro]], morì due giorni dopo la gara.
Nel [[nuoto]] apparve il [[crawl]] e l'hawaiano [[Duke Kahanamoku]], vincitore dei 100 metri [[stile libero]], venne considerato il padre del nuoto moderno.