Aniello Falcone: differenze tra le versioni
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Falcone era figlio del pittore e doratore Vincenzo Falcone († 1648) e di sua moglie Giovanna de Luca. Era imparentato con i pittori Nicola e Pietro Falcone, prozio dello scultore [[Andrea Falcone]] e genero di [[Filippo Vitale]].
Aniello riuscì a guadagnare una reputazione internazionale, riuscendo anche ad attirare, attraverso i suoi dipinti, l'attenzione del commerciante e collezionista [[fiamminghi|fiammingo]] [[Gaspar Roomer]], che vendette le sue opere in tutta Europa, e divenendo uno degli artisti incaricati dal re [[Filippo IV di Spagna]] nella realizzazione di una serie di scene dell'antica storia romana per il [[Palazzo del Buon Ritiro]] di [[Madrid]].<ref>''Painting in Naples: From Caravaggio to Giordano, 1981, p.153</ref>
Nella sua bottega napoletana accoglieva giovani interessati all'arte e insegnava loro i segreti e le tecniche della pittura, trattandoli sempre con gentilezza quasi paterna. Nella sua bottega si formarono artisti come [[Micco Spadaro]], [[Salvator Rosa]], [[Luca Forte (pittore)|Luca Forte]] ed altri, in una [[Napoli]] posta sotto la [[Dominazione spagnola in Italia|dominazione spagnola]].<br />
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Oltre al Prado e al Louvre le sue opere si possono trovare anche nel [[Museo Nazionale di Capodimonte]], nel [[Museo diocesano (Napoli)|Museo diocesano]] e [[Museo Nazionale di San Martino]] di [[Napoli]], nel [[Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata]] di [[Matera]], nel [[Duomo di Amalfi]], nel [[Galleria Nazionale d'Arte Antica]] di [[Roma]], nell'[[Alte Pinakothek]] di [[Monaco di Baviera]], nel [[Nationalmuseum]] di [[Stoccolma]], [[Museo di Belle Arti di Strasburgo]], nel [[Metropolitan Museum of Art]] e nel [[Smithsonian American Art Museum]] di [[New York]], nel [[Kunsthalle Bremen]] di [[Brema]], nel [[Kupferstichkabinett]] di [[Berlino]].
[[Roberto Longhi (storico dell'arte)|Roberto Longhi]], analizzando la sua pittura per il naturalismo e per l'intensa espressività e pathos lo pone tra i [[caravaggeschi]], sottolineando comunque uno stile ben definito ed originale con cromatismi e tratti caratteristici. Il critico fu il primo ad avvicinarlo a [[Diego Velazquez]], partendo dallo studio della tela ''"La rissa all’ambasciata di Spagna''" realizzata dal pittore sivigliano nel 1630.
Non mancano tra i suoi lavori, dipinti raffiguranti anche paesaggi, ritratti, nature morte, insieme a quadri di soggetto sacro e affreschi:
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