Adoro te devote: differenze tra le versioni
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L'inno fu inserito nel [[Messale Romano]] del 1570, voluto da [[papa Pio V]]. Le prime due strofe sono citate nel [[Catechismo della Chiesa Cattolica]] ([https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c1a3_it.htm n. 1381]) per spiegare teologicamente e poeticamente il mistero eucaristico. Questo inno eucaristico veniva generalmente cantato [[Genuflessione|genuflessi]] davanti al [[Santissimo Sacramento]], mentre attualmente viene cantato durante la distribuzione dell'[[Eucaristia]], la [[Benedizione eucaristica|benedizione del Santissimo Sacramento]], le adorazioni eucaristiche o nelle preghiere di ringraziamento al termine della [[messa]].
Dopo la riforma del [[Concilio Vaticano II]], l'inno fu collocato all'inizio della celebrazione eucaristica e fu per la prima volta stabilita una versione critica definitiva del testo. La chiesa cattolica scelse di adottare
Tuttavia, nel [[rito romano]] l'inno non è attribuito ad alcuna festività religiosa.<ref name="infogre">[https://gregorien.info/chant/id/263/0/fr Sito dell'accademia di canto gregoriano]</ref> Nel [[messale]] promulgato da [[papa Giovanni XXIII]] nel 1962, l{{'}}''Adore te devote'' è elencato nelle preghiere per ottenere l'[[indulgenza]].<ref>''Missale romanum ex decreto SS. concilii Tridentini restitutum'' (1962/2005) [https://www.documentacatholicaomnia.eu/01p/1962-06-23,_SS_Ioannes_XXIII,_Missale_Romanum,_LT.pdf]</ref> Fu il primo caso ufficiale nel rito romano di un inno associato all'indulgenza e fu soppresso dal messale del 1969.<ref name="synopsis">Synopsis Ritus Romanus de 1962 (issu de 1570) et de 1969, ''Orationes, Gratiarum actio post Missam'' p. 6 di 12 [http://www.unavocesevilla.com/Ordo157019691.pdf]</ref>
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