Michael Field: differenze tra le versioni

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[[File:Katherine_Bradley.jpg|miniatura| Katherine Bradley]]
[[File:Edith_Cooper.jpg|miniatura| Edith Cooper]]
'''Michael Field''' è lo [[pseudonimo]] usato dalle autrici britanniche '''Katharine Harris Bradley''' (27 ottobre 1846 - 26 settembre 1914) ed '''Edith Emma Cooper''' (12 gennaio 1862 - 13 dicembre 1913), sua nipote e compagna.
Sotto questo norme le due scrittrici, attive nel periodo [[Letteratura vittoriana|tardo vittoriano]], firmarono circa 30 [[Tragedia|tragedie]] in versi,<ref>Destinate alla lettura, solo una di queste, ''A Question of Memory'', fu messa in scena nel 1893 all'Opera Comique Theatre. Cfr.: {{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 16}}</ref> 11 volumi di poesie<ref name="Cita|Sturgeon|p. 29">{{Cita|Sturgeon|p. 29}}</ref> e un lungo diario (28 volumi) intitolato ''Works and Days''. La loro identità, che intendevano mantenere segreta, fu svelata al pubblico dal loro amico [[Robert Browning]], con il quale si erano confidate.<ref name="ReferenceA">{{Cita|Parker-Parejo Vadillo|p. 6}}</ref>
 
In seguito a questa rivelazione, anche l'orientamento della critica, che fino a prima aveva favorevolmente accolto le loro opere, mutò.<ref>{{ name="Cita|Sturgeon|p. 29}}<"/ref> Non avendo bisogno di contare sui proventi derivanti dalla vendita delle loro pubblicazioni, in quanto entrambe dotate di autonomia finanziaria, Bradley e Cooper continuarono per circa trent'anni a produrre insieme drammi e libri di poesie, apprezzati dalla loro cerchia di amici e dai loro contatti letterari, che comprendevano [[Robert Browning]], [[John Ruskin]], [[George Meredith]], [[Oscar Wilde]] e [[George Moore (scrittore)|George Moore]].<ref>{{Cita|Donoghue|p. i}}</ref>
 
Nonostante la notorietà, le importanti frequentazioni e l'imponente produzione, ad eccezione di una biografia pubblicata nel 1921,<ref>{{Cita|Sturgeon}}< name=":11"/ref> e di alcuni rari studi e accenni ad alcune opere, le due autrici vennero dimenticate dalla critica e dalle antologie, per riemergere dall'oblio negli anni settanta del Novecento nell'ambito degli studi [[Femminismo|femministi]].<ref>{{Cita|Donoghue|pp. i-ii}}</ref><ref name=":6">{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 44}}</ref>
 
== Biografie ==
Katharine (nel certificato di nascita Catherine) Bradley nacque il 27 ottobre 1846 a [[Birmingham]], [[Inghilterra|in Inghilterra]], figlia di Charles Bradley, un produttore di tabacco, e di Emma Harris.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Virginia H. Blain|titolo=Bradley, Katharine Harris [pseud. Michael Field]
(1846–1914)|data=8 aprile 2021|lingua=en|opera=Oxford Dictionary of National Biography|DOIdoi=doi-org.wikipedialibrary.idm.oclc.org/10.1093/ref:odnb/38348}}</ref> Il nonno Charles Bradley (1785–1845), era un importante seguace e sostenitore finanziario della profetessa [[Joanna Southcott]] e, dopo la sua morte, del suo sedicente successore John "Zion" Ward.<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|nome=Jackie E. M.|cognome=Latham|data=2003|titolo=The Bradleys of Birmingham: The Unorthodox Family of 'Michael Field'|rivista=History Workshop Journal|numero=55|pp=189–191|lingua=en|accesso=|url=}}</ref>
 
Il padre di Katharine, morto di cancro nel 1848, quando lei aveva solo due anni, nei primi anni trenta dell'Ottocento fu in corrispondenza con [[Richard Carlile]], un giovane radicale attivista per il [[suffragio universale]], la libertà di pensiero e di stampa nel Regno Unito, condannato ad alcuni anni di carcere per le sue opinioni politiche e sociali.<ref name=":1" />[[File:Portrait of John Ruskin, by Herbert Rose Barraud, 1885.jpg|sinistra|miniatura|[[John Ruskin]], 1885]]Dopo la morte di Charles Bradley, la sua vedova Emma, madre di Katharine, si unì alla congregazione cristiana guidata dal predicatore [[George Dawson]], sostenitore di una radicale riforma politica e sociale, una filosofia che divenne nota come Vangelo civico, che accompagnò la formazione delle giovani Bradley.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Alex Murray|anno=2022|titolo=‘Blundering Brutuses’: Michael Field, Nonconformism, and The Politics of Social Purity|rivista=Literature and Theology|volume=36|numero=3|lingua=en|doi=doi.org/10.1093/litthe/frac010}}</ref>
Katharine e la sorella maggiore Emma vennero cresciute dalla madre, che si avvalse dell'aiuto di una governante tedesca; ricevettero un'educazione liberale, assistite da alcuni precettori che insegnarono loro il francese, l'italiano, il tedesco, i classici e la pittura.<ref>{{Cita|Donoghue|p. 14}}</ref>
 
Nel 1861, poco dopo il matrimonio della sorella maggiore Emma con il commerciante James Robert Cooper, Katharine e la madre si trasferirono a [[Kenilworth]] nella casa della coppia.<ref>{{Cita|Sturgeon|pp. 15-16}}</ref> Edith, la prima figlia, nipote e futura compagna di arte e di vita di Katharine, nacque nel gennaio 1862; l'anno dopo Emma mise alla luce la seconda figlia, Amy, ma per le complicazioni del parto rimase invalida e Katharine, allora sedicenne, si occupò della crescita ed educazione di Edith, divenendone in seguito la tutrice legale.<ref>{{Cita|Sturgeon|p. 17}}</ref>
 
Nel 1868, anno in cui morì la madre, Katharine divenne indipendente. La sua buona posizione economica, derivatale dall'eredità del padre, le permise di viaggiare a Parigi, dove si iscrisse al [[Collège de France]].<ref>{{Cita|Mitton|p. 313}}</ref> Durante questo periodo, in cui approfondì la sua conoscenza della lingua e letteratura francese e della questione femminile, si innamorò di Alfred Gérente, fratello dell'amica parigina Eliza, di venticinque anni più anziano di lei, che morì prematuramente prima che potesse confessargli il suo amore.<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|pp. 24-25}}</ref>
 
Al suo ritorno in Inghilterra, con il cuore spezzato, si stabilì definitivamente nella casa della sorella; nel 1874 completò la sua istruzione iscrivendosi ad un corso estivo presso il [[Newnham College|Newnham College di Cambridge]], dove approfondì lo studio dei classici. Mentre era a Cambridge, entrò in contatto epistolare con [[John Ruskin|Ruskin]], di cui seguì gli insegnamenti morali ed estetici.<ref name=":3">{{Cita|Sturgeon|pp. 20-21}}</ref> Nel 1875 fece parte della Gilda di San Giorgio, ma ne venne espulsa nel 1877 per il suo dichiarato [[ateismo]].<ref>{{Cita|Sturge|p. 158}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://orlando.cambridge.org/organizations/41db7b4d-70de-4f9b-90bc-a6bb82d69471|titolo=Guild of St George|lingua=en|accesso=5 giugno 2023}}</ref>
 
Nel 1875 scrisse il suo primo libro di poesie, ''The New Minnesinger.''
 
=== ''The New Minnesinger'' (1875) ===
[[File:Elizabeth Barrett Browning - Project Gutenberg eText 16786.jpg|miniaturathumb|308x308pxupright=1.4|[[Elizabeth Barrett Browning]]]]
''The New Minnesinger'' venne scritto nel 1875 sotto lo pseudonimo maschile di Arran Leigh, che ricorda il poema di [[Elizabeth Barrett Browning]] (sia la protagonista [[Aurora Leigh|Aurora]] che il cugino Romney che alla fine sposa, entrambi Leigh), ma che è anche riferibile alla seconda parte del nome e del cognome dell'autrice (Kath-aran Brad-ley).<ref>{{Cita|Mitton|p. 314}}</ref> Consiste in una raccolta di 73 poesie divise in tre sezioni, e ha come tema principale l'esplorazione ed esaltazione del desiderio e dell'amore diversamente declinato, romantico e materno, riferito a soggetti femminili e maschili, in cui l'autrice interpreta sia i ruoli dell'amato che dell'amante.<ref>{{Cita|Mitton|pp. 314-320}}</ref> La poesia che dà il titolo alla raccolta, ''The New Minnesinger,'' contiene una difesa dei diritti delle donne alla carriera poetica e si interroga sul rapporto tra creatività e [[Genere (scienze sociali)|genere]].<ref>{{Cita|Mitton|p. 320}}</ref> Le influenze rintracciabili in quest'opera, oltre alla tradizione poetica femminile del XIX secolo, alla poesia vittoriana o al [[romanticismo tedesco]], rivelano elementi d'avanguardia, come la poetica democratica di ''[[Foglie d'erba]]'' di [[Walt Whitman]], riscontrabili anche nella sezione delle poesie devozionali, dove emerge uno scetticismo di fondo nei confronti dell'ortodossia, eredità dell'educazione anticonformista ricevuta dai genitori.<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 33}}</ref><ref>{{Cita|Mitton|pp. 325-326}}</ref><ref>{{Cita|Leighton|p. 206}}</ref>
 
=== ''Bellerophô'' (1881) ===
Nel 1879 l'intera famiglia andò a vivere a Stoke Bishop, vicino a [[Bristol]], dove Katharine e la nipote Edith frequentarono insieme i corsi all'University College; entrambe erano già delle discrete [[Filologia classica|latiniste]], godevano di una considerevole conoscenza del tedesco e del francese, una meno approfondita dell'italiano, ed erano appassionate Katharine del greco ed Edith di filosofia.<ref>{{Cita|Sturgeon|p. 18}}</ref> Insieme sostennero anche il movimento per il [[suffragio femminile]] e promossero attivamente la causa della lega [[Vivisezione|antivivisezione]].<ref>{{Cita|Leighton|p. 208}}</ref> Svilupparono l'interesse per religione pagana, rifuggendo le convenzioni del cristianesimo a favore della libertà e il culto della natura, che celebravano con riti pagani e l'allestimento di altari [[Dioniso|bacchici]], successivamente descritti nei loro diari.<ref>{{Cita|Parker-Parejo Vadillo|p. 6}}<name="ReferenceA"/ref>
 
È durante questo periodo che le due donne avviarono una collaborazione letteraria e una relazione sentimentale che sarebbe durata per tutta la loro vita, rendendole, come dichiararono in un loro scritto, "poeti e amanti per sempre".<ref>{{Cita libro|titolo=Works and Days|lingua=en|p=xix}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Chris White|curatore=Joseph Bristow|titolo="Poets and lovers evermore": the poetry and journals of Michael Field|anno=2013|editore=Routledge|città=London|lingua=en|pp=26-|opera=Sexual sameness : textual differences in lesbian and gay writing|ISBN=9781315815442}}</ref>
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=== Lo pseudonimo ===
Lo pseudonimo Michael Field, in cui il femminile diventa maschile, il plurale singolare, rappresentò per le due autrici non solo un rifugio, ma un modo per affermare la loro inseparabile unità e coautorialità.<ref name="Cita|Laird|p. 197">{{Cita|Laird|p. 197}}</ref>
 
Il nome "Michael Field" venne creato utilizzando i nomignoli con cui usavano chiamarsi: Katharine chiamava Edith "Field"<ref>{{Cita|Donoghue|p. 37}}</ref> o "Henry,<ref>Tale nome risalirebbe ad un viaggio compiuto dalla coppia a Dresda intorno al 1890, quando Cooper si ammalò di scarlattina e dovette essere ricoverata in ospedale. Un'infermiera l'avrebbe scherzosamente chiamata "Henry", dopo che il taglio di capelli l'avrebbe resa simile ad un maschio. Da questo momento in poi Bradley l'avrebbe chiamata con questo nome. Cfr.: {{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 29}}</ref> che a sua volta la chiamava "Michael";<ref>{{ name="Cita|Laird|p. 197}}<"/ref> "Field" era un vecchio soprannome di Edith, che rinviava all'associazione di spazi aperti, così come "Michael" potrebbe essere riferito all'[[arcangelo]] che, grazie alla sua bellezza di viso e forma, è anche conosciuto come l'Apollo cattolico, o essere legato alla loro ammirazione per l'opera di [[William Michael Rossetti]].<ref>{{Cita|Sturgeon|p. 27}}</ref><ref>{{Cita|Donoghue|p. 36}}</ref>
 
Secondo la studiosa Yopie Prins, l'uso dello pseudonimo maschile da parte delle due scrittrici rappresentava una forma di evasione da una qualsiasi semplice identità sessuale, letteraria e di genere, rendendole libere di servirsi di un' "interazione tra identità, un 'io' che può passare a "noi" e "tu" e "lui" e "lei" e "loro".<ref name=":9">{{Cita pubblicazione|autore=Yopie Prins|anno=1995|titolo=Sappho Doubled: Michael Field|rivista=Yale Journal of Criticism|numero=8|p=173|lingua=en}}</ref>
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=== Gli inizi ===
[[File:Picture of Pater at Brasenose.jpg|miniatura|[[Walter Pater]], uno dei principali esponenti dell'[[estetismo]] britannico]]
La prima pubblicazione congiunta di Bradley e Cooper con il nome di Michael Field fu il dramma in versi ''Callirhöe and Fair Rosamund,'' pubblicato nel 1884 e accolto positivamente dalla critica.
 
Le due autrici, di cui gli amici intimi conoscevano lo pseudonimo, e che chiamavano anche le Fields, le Michaels o le Michael Field, erano ben inserite nella cerchia di intellettuali e artisti del tempo, con cui avevano stabilito contatti soprattutto dopo il 1888, con il loro trasferimento da Bristol a Reigate, nella periferia di Londra, epicentro del mondo letterario e artistico.<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 29}}</ref>
 
In particolare strinsero stretti rapporti con i pittori, designer, esteti e compagni di vita [[Charles Ricketts]] e [[Charles Haslewood Shannon|Charles Shannon]], loro vicini di casa, con i quali avviarono diverse collaborazioni, sia partecipando alla nuova rivista d'arte da loro promossa, ''The Dial'', (1889-1897), sia affidando loro la realizzazione delle copertine di diverse loro opere, divenute famose anche grazie alla bellezza e particolarità di queste, o la loro stessa stampa.<ref>{{Cita|Sturgeon|p. 37}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://1890s.ca/dial_introduction/|titolo=The Dial: An Occasional Publication (1889-1897)|lingua=en|accesso=4 giugno 2023}}</ref> Robert Browning era un loro caro amico, il loro mentore letterario - fu anche colui che lasciò trapelare la loro identità in una recensione nella rivista [[Athenaeum (rivista tedesca)|''Athenæum'']] del luglio 1884 usando il pronome "''She"'' per riferirsi all'autore <ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 23}}</ref><ref>{{Cita|Tempestoso|p. 81}}</ref> - così come era loro frequentatore [[Rudyard Kipling]], il cui coniglio venne ucciso dal cane delle scrittrici, Whym Chow.<ref>{{Cita|Donoghue|p. 113}}</ref>
 
Le due autrici nutrivano molte conoscenze tra i principali esponenti del [[Estetismo|movimento estetico]], tra cui [[Walter Pater]], [[Vernon Lee]], [[John Addington Symonds|JA Symonds]] e [[Bernard Berenson]]. Il fascino che le opere di Michael Field rivelano per l'antichità greco-romana e la sua religione [[Panteismo|panteistica]] faceva parte dei principi dell'[[estetismo]] di [[Walter Pater]], così come era comune a questo stile di vita "l'eterosessualità liberale e qualsiasi comportamento incline all'omosessualità".<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|pp. 27-28}}</ref>
 
Dopo il successo ottenuto con le loro prime opere, ''Callirhöe'' e ''Fair Rosamund,'' entrambe pubblicate nel 1884, precedenti all'uscita nel 1889 della prima raccolta di poesie, ''Long Ago'', Michael Field produsse sei drammi in versi: ''The Father’s Tragedy, William Rufus, Loyalty or Love?'' (1885), ''Brutus Ultor'' (1886), ''Canute the Great'' e ''The Cup of Water'' (1887).<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 55}}</ref>
 
Nel 1888, con il loro arrivo a Reigate, le due autrici iniziarono anche la scrittura del loro diario comune, in seguito intitolato ''Works and Days'', conclusosi nel settembre 1914, con la morte di Katharine.<ref name=":8">{{Cita|Parker-Parejo Vadillo|p. 7}}</ref>
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Il primo volume di versi, ''Long Ago'' (1889), basato su frammenti di [[Saffo]] e sui celebrati legami tra età classica e modernità, conteneva 68 poemi, ognuno dei quali introdotto da versi della poetessa greca in lingua originale, tradotti in inglese, commentati e rielaborati dalle autrici, in una complessa voce lirica che univa una voce femminile (Saffo) e maschile (Michael Field), singola e doppia, omosessuale ed eterosessuale.<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 56}}</ref>
 
Utilizzando l'edizione molto influente di Henry Wharton, rafforzata dalla loro cultura classica, riuscirono a recuperare l'immagine di Saffo, a lungo omessa, di donna amante delle donne e poetessa che aveva osato esprimersi su questo amore: la loro traduzione comprendeva per la prima volta l'[[Inno ad Afrodite|''Inno ad'' ''Afrodite'']], in cui veniva fatto esplicito riferimento ad una donna come amante, un riferimento del tutto nuovo nella poesia inglese femminile di quel tempo.<ref>{{Cita|Leighton|pp. 210, 228}}</ref>
 
L'opera venne acclamata dai critici come una delle raccolte liriche più importanti della [[fin de siècle]], apprezzata da Robert Browning, [[George Meredith]], [[Oscar Wilde]]. [[Agnes Mary Frances Robinson]], [[Arthur Symons]], [[Lionel Johnson]], [[Dante Gabriel Rossetti]], [[Herbert Spencer]] e altre figure influenti dell'epoca.<ref>{{Cita|Sturgeon|p. 30}}</ref><ref name=":4">{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 30}}</ref>
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Le accompagnò in questo viaggio [[Bernard Berenson]], un critico d'arte statunitense, esperto di [[Rinascimento italiano]], con il quale Cooper intrecciò una relazione sentimentale tempestosa, costantemente seguita da Bradley attraverso il diario condiviso.<ref>{{Cita|Vicinus|326-354}}</ref> Un'altra amicizia nata in questo periodo fu quella con [[John Miller Gray]], critico d'arte e primo curatore della Scottish National Portrait Gallery, sostenitore delle loro opere e loro consigliere in campo artistico.<ref name=":4" />
==== ''Sight and Sons (1892)'' ====
Due anni dopo il tour in Europa uscì la seconda raccolta di poesie di Michael Field, ''Sight and Song'' (1892), frutto di un percorso di studi dedicato alla storia dell'arte, durante il quale le due scrittrici si erano interrogate sul rapporto tra poesia e arti figurative, giungendo a formulare una propria teoria estetica.<ref>{{Cita|Parejo Vadillo|pp. 16-17}}</ref>[[File:Jean-Antoine Watteau - L'indifférent.jpg|sinistra|miniatura|''[[L'indifferente]]'' di [[Jean-Antoine Watteau]] è il primo dipinto "tradotto" in poesia in ''Sight and Song'']]Le 31 poesie che compongono il libro, corrispondenti a 31 dipinti osservati nei musei di [[Parigi]], [[Dresda]], Londra, sono un tributo alle teorie estetiche di Pater, ma nello stesso tempo ne rappresentano un distacco, nella modalità proposta di sperimentazione dell'arte da parte dello spettatore.<ref name=":13">{{Cita|Parejo Vadillo|p. 17}}</ref> Se Pater poneva come base per la conoscenza di un oggetto d'arte le impressioni prodotte da questo sullo spettatore, in ''Sight and Song'' l'eliminazione della soggettività nella visione artistica è posta come premessa dell'esperienza estetica.<ref>{{Cita|Parejo Vadillo|pp. 21-23}}</ref> L'intento dichiarato del libro è infatti quello di "tradurre in versi ciò che cantano in se stessi le linee e i colori di certe immagini scelte; per esprimere non tanto ciò che queste immagini sono per il poeta, ma piuttosto quale poesia esse incarnano oggettivamente".<ref>{{Cita libro|autore=Michael Field|titolo=Sight and Song|url=https://archive.org/details/sightandsong00fielgoog/page/n10/mode/2up|anno=1892|editore=E. Mathews e J. Lane|città=London|lingua=en|p=v|url_capitolourlcapitolo=}}</ref>
 
Sebbene le due autrici non escludano del tutto l'interferenza soggettiva da parte del poeta/critico, sottolineano l'importanza di avvicinarsi all'opera d'arte con "un'impressione purificata"; ad una prima fase di godimento oggettivo, seguirebbe quella di godimento soggettivo, l'oggetto d'arte e il soggetto che lo guarda restano tuttavia due entità autonome, diversamente dalle teorie estetiche di Pater, definite un "memoriale delle impressioni".<ref>{{Cita|Parejo Vadillo|p. 24}}</ref>
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==== L'amicizia con Berenson ====
 
Nei loro Diari, le due scrittrici annotarono che ''Sight and Sons'' era "troppo interamente dovuto alla nostra amicizia con Bernard".<ref>{{Cita|Parejo Vadillo|p. 32, nota 6}}</ref> Conosciuto nel 1890, il critico d'arte statunitense frequentò assiduamente la coppia per diversi anni, e divenne oggetto della tormentata passione amorosa di Cooper.
 
Secondo la studiosa Martha Vicinus, autrice di uno studio sull'impatto di questo innamoramento sulla relazione della coppia Cooper-Bradley e sull'identità poetica Michael Field, questa "intromissione" avrebbe modificato sia il rapporto tra le due donne che il significato attribuito al connubio letterario e artistico rappresentato da quello pseudonimo. A suo parere Michael Field non sarebbe rapportabile ad un'unica identità poetica, ma a personalità marcatamente diverse, a due autrici con "obiettivi estetici divergenti e carriere di scrittrici separate"; loro stesse definirono il loro lavoro un' “opera a mosaico – il prodotto misto e vario dei nostri due cervelli”.<ref>{{Cita|Vicinus|p. 328}}</ref><ref>{{Cita|Richardson|p. 579}}</ref>[[File:Portrait of Bernard Berenson.jpg|miniatura|Il critico d'arte statunitense [[Bernard Berenson]]]]Per entrambe lo stretto legame stabilito con Berenson e la sua compagna e futura moglie [[Mary Berenson|Mary Costelloe]], critici e storici dell'arte, avrebbe avuto un positivo influsso sulla loro produzione poetica, come è riscontrabile in ''Sight and Song'' (1892) e nella successiva raccolta ''Underneath the Bough'' (1893). Due anni dopo, il giudizio negativo che la coppia di amici diede alla pièce teatrale ''Attila, My Attila!'' (1895), avrebbe causato la rottura di questo rapporto, ripreso cinque anni più tardi.<ref>{{Cita|Parker-Parejo Vadillo|pp. 100-122}}</ref>
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Nonostante i giudizi poco lusinghieri della critica e le scarse vendite dei loro libri, a cui si aggiunsero le recensioni negative dell'unica opera teatrale messa in scena nel 1893, ''A Question of Memory'', le due scrittrici continuarono a produrre un numero cospicuo di drammi, molti dei quali pubblicati privatamente, lavorando costantemente nel perseguimento della loro arte: dal 1893 fino al loro conversione al cattolicesimo nel 1907, scrissero circa 35 drammi, di cui 23 pubblicati, mentre vi fu un'interruzione, dal 1898 al 1906, per quanto riguarda la pubblicazione di poesie.<ref>{{Cita|Vicinus|p. 347}}</ref><ref name=":5">{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 32}}</ref>
 
Secondo Vicinus, tuttavia, la rottura con Berenson nel 1895 avrebbe avuto un impatto devastante sull'energia lirica di Cooper, che dal 1896 al 1899 scrisse solo sedici poesie, contro le centotrenta di Bradley; Cooper preferì concentrarsi sui temi classici e i drammi, su figure storiche lontane o su divinità, piuttosto che sull'espressione dei propri sentimenti e della propria interiorità.<ref>{{Cita|Vicinus|p. 349}}</ref>
 
Nel 1897 il padre di Edith, in vacanza nelle Alpi con la figlia minore Amy, durante una scalata perse la vita e il suo corpo venne recuperato solo dopo diversi mesi.<ref>{{Cita|Sturgeon|p. 25}}</ref> Nello stesso anno Cooper e Bradley si scambiarono voti e anelli nuziali e acquisirono un cane di compagnia, Whym Chow (in onore dell'esploratore Edward Whymper, che aveva guidato la ricerca del padre di Cooper), a cui si affezionarono profondamente e che divenne una figura imprescindibile nella loro vita successiva.<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 10}}</ref><ref name="Cita|Richardson|p. 578">{{Cita|Richardson|p. 578}}</ref>
 
Quando due anni dopo Amy si sposò, Bradley e Cooper decisero di lasciare la casa con cui convivevano con la famiglia e di trasferirsi da Reigate a una piccola casa georgiana a Richmond, uno dei sobborghi più ricchi di Londra, suggellando con questa nuova abitazione, chiamata The Paragon, la loro unione sentimentale e artistica.<ref>{{ name="Cita|Richardson|p. 578}}<"/ref>
 
=== 1907-1914 ===
[[File:Oscar Wilde 3g07095u-adjust.jpg|miniatura|Oscar Wilde, 1882|sinistra]]
Nel 1907, mentre la salute di Cooper mostrava segni di peggioramento, le due donne si convertirono al [[cattolicesimo]], una scelta che Cooper mise principalmente in relazione alla morte per [[meningite]] del loro amato cane Whym Chow, una perdita giudicata maggiore di quella patita alla morte dei genitori.<ref name="Cita|Leighton|p. 222">{{Cita|Leighton|p. 222}}</ref> Testimonianza di questa esperienza vissuta in termini traumatici è il libro di poesie a lui dedicato, ''Whym Chow: Flame of Love'', pubblicato nel 1914 ma composto nel 1906, in cui la sofferenza di Whym Chow, santificata, viene messa in relazione alla [[passione di Cristo]], e il mistero della [[Trinità]] a "Michael", "Field" e Chow.<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 40}}</ref> La compresenza di temi religiosi e pagani è accompagnata da un tono dissenziente: l'autore non solo si rivolge a Dio "come a un pari", ma stabilisce anche con aria di sfida la propria interpretazione della dottrina cattolica, a dimostrazione di un inalterato [[scetticismo]] teologico e della "fiducia pagana nelle consolazioni spirituali del mondo naturale".<ref>{{Cita|Mitton|p. 328}}</ref><ref name=":7">{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|pp. 42-43}}</ref>
 
La raccolta successiva, ''Wild Honey'' (1908), comprende poesie scritte anche negli anni precedenti e di argomento vario: la morte del padre di Cooper e di Whym Chow, il desiderio erotico, la religione. Si avverte la graduale trasformazione apportata dalla conversione al "[[Modernismo teologico|cattolicesimo modernista]]", una corrente di pensiero che tentava di adattare il cattolicesimo alle dottrine moderne, e il passaggio dall'ellenico alle osservanze cristiane, con poesie che si situano sulla soglia di questa doppia ispirazione, combinando immagini di Cristo e [[Dioniso]].<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|pp. 41-42}}</ref> Marion Thain ha sostenuto che l'immagine dell'[[ape]] sulla copertina del libro rinvierebbe all'integrazione allora in corso tra la nuova identità cattolica e le vecchie idealità pagane.<ref>{{Cita|Thain|p. 131}}</ref>
 
In ''Poems and adoration'' (1912), scritto quasi interamente da Cooper, la poesia di Michael Field si fa principalmente spirituale, poesia di preghiera; l'ispirazione "rinascimentale e pagana" della produzione precedente risulta abbandonata.<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 42}}</ref> Alcuni studi tendono a distinguere la poesia religiosa di Cooper da quella di Bradley, che avrebbe accettato di seguire l'inclinazione della compagna, ma che già nei versi ''Fellowship'' (1914), scritti dopo la sua morte, e nell'ultima raccolta di poesie, ''Dedicated'' (1914), avrebbe nuovamente ripreso accenti pagani ed esplicitamente erotici;<ref name=":7" /><ref>{{Cita|Leighton|p. 223}}</ref> così avrebbe confermato in una sua lettera: <nowiki>''</nowiki>Ho scritto un poema o due, pagano. Ritorno al pagano, all'umanità di [[Virgilio]], agli stati d'animo che rendono la vita così umana e dolce".<ref>{{Cita|Sturgeon|p. 57}}</ref>
 
Gli studi hanno rilevato come nei circoli intellettuali londinesi degli ultimi anni del XIX secolo, dopo i processi subiti da [[Oscar Wilde|Wilde]], il cattolicesimo avesse guadagnato un forte seguito, specie tra gli artisti seguaci dell'estetismo e del [[decadentismo]], o tra gli scrittori omosessuali, come Wilde, [[Marc-André Raffalovich]], [[Ernest Dowson]] e John Grey.<ref>{{Cita libro|autore=Leon Chai|titolo=Aestheticism: The Religion of Art in Post-Romantic Literature|anno=1990|editore=Columbia University Press|città=New York|lingua=en|p=129}}</ref> La produzione devozionale, scritta dopo la conversione di Michael Field, andrebbe quindi contestualizzata con quella di altri poeti cattolici come [[Francis Thompson]], [[Alice Meynell]], o con gli stessi racconti di conversione di John Gray, Oscar Wilde e Walter Pater.<ref>{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|p. 43}}</ref>
 
La conversione di Bradley e Cooper, che fu accompagnata dal loro [[voto di castità]], condusse a un cambiamento nella loro cerchia di amicizie - l'allontanamento di alcuni vecchi amici, come Ricketts e Shannon, e l'acquisizione di altri, come il consigliere spirituale John Gray, un poeta decadente diventato prete.<ref name=":5" />
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==== Morte ====
[[File:Katherine Harris Bradley & Edith Emma Cooper (2).jpg|miniatura|Katherine Bradley ed Edith Emma Cooper]]
Nel 1911 a Edith, che aveva 49 anni, venne diagnosticato un cancro al seno; nei due anni successivi si rifiutò di prendere l'oppio perché voleva scrivere fino alla fine.<ref>{{ name="Cita|Leighton|p. 222}}<"/ref> Morì il 13 dicembre 1913 nella casa di Richmond.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://go.gale.com/ps/i.do?p=TTDA&u=rtl_ttda&id=GALE&#124;CS185271162&v=2.1&it=r&sid=bookmark-TTDA&asid=0d265c8e|titolo=Wills and Requests|pubblicazione=|accesso=19 giugno 2023|via=The Times Digital Archive}}</ref> Katherine, che aveva scoperto nel giugno del 1913 di soffrire dello stesso male, scelse di non dirlo alla compagna, e morì nove mesi dopo di lei, il 26 settembre 1914, dopo essersi trasferita in un cottage vicino a [[Rugeley]].<ref>{{Cita libro|autore=Frederick Roden|titolo=Lesbian Trinitarianism, Canine Catholicism: Michael Field|anno=2002|editore=Palgrave MacMillan|lingua=en|pp=190–225|opera=Same-sex desire in Victorian religious culture|capitolo=7}}</ref>
 
L'ultimo lavoro di Cooper, ''Poems of Adoration,'' quasi completamente scritto da Cooper, venne pubblicato nel 1912; le poesie religiose di Bradley, ''Mystic Trees'', l'anno seguente. Queste raccolte, entrambe firmate con lo pseudonimo comune Michael Field, erano state progettate per essere considerate un'unica opera.<ref name=":5" />
 
Le due donne vennero sepolte insieme nel cimitero della chiesa cattolica di Santa Maria Maddalena a [[Mortlake]].<ref>{{Cita web|url=https://www.stmarymags.org.uk/our-cemetery|titolo=Katharine Bradley (Writer) and Edith Emma Cooper (Writer)|lingua=en|accesso=19 giugno 2023|dataaccessoaccesso=}}</ref> Nel 1926 venne apposta una lapide in pietra nera disegnata da [[Charles Ricketts]], con l'aggiunta dell'epitaffio, scritto da [[John Gray (poeta)|John Gray]], "Unite nel sangue, unite in Cristo". La lapide è andata successivamente distrutta e non più sostituita.<ref>{{Cita|Donoghue|pp. 144-145}}</ref>
=== ''Works and Days'' ===
I trenta volumi dei Diari di Michael Field e gli otto volumi rilegati di corrispondenza tra Michael Field e altri sono conservati alla [[British Library]].
 
Le due donne iniziarono a scriverli congiuntamente nel 1888, quando Edith aveva 26 anni e Katharine 42, e proseguirono fino alla loro morte; le loro autrici fin dall'inizio li concepirono come "documenti semi-pubblici" e più avanti negli anni discussero con il loro esecutore testamentario Thomas Sturge-Moore della possibilità di modificarli dopo la loro morte.<ref>{{Cita web|url=https://michaelfielddiary.dartmouth.edu/home|titolo=The Diaries of Michael Field|lingua=en|accesso=5 giugno 2023}}</ref><ref name=":15">{{Cita libro|curatore=Marion Thain|titolo="Michael Field" & fin-de-siècle culture and society : the journals, 1868-1914, and the correspondence of Katharine Bradley and Edith Cooper|url=http://www.ampltd.co.uk/collections_az/michael-field/editorial-introduction.aspx|accesso=20 giugno 2023|anno=2003|editore=Adam Matthew Publications|città=London|lingua=en|OCLCoclc=894800531}}</ref>
 
Il primo volume rappresenta un'eccezione perché scritto interamente da Bradley durante il suo soggiorno a Parigi nel 1868-1869, e inizia con il racconto del suo innamoramento per Alfred Gérente, il fratello dell'amica parigina, deceduto pochi mesi dopo il loro primo incontro.<ref>{{Cita web|url=http://www.ampltd.co.uk/collections_az/michael-field/editorial-introduction.aspx|titolo=Michael Field and fin-de-siècle culture and society|autore=Marion Thain|lingua=en|accesso=20 giugno 2023}}</ref>
 
I volumi 2-29, intitolati ''Works and Days'', sono stati scritti dal 1888 al 1914. Il volume successivo raccoglie il materiale sciolto dei volumi 1-29.<ref>{{Cita libro|autore=Carolyn Dever|titolo=Chains of Love and Beauty: The Diary of Michael Field|anno=2022|editore=Princeton University Press|città=Princeton|lingua=en|OCLCoclc=1269410466}}</ref>
 
I Diari non contengono solo i resoconti della vita e degli eventi cui partecipano le due donne, scritti a mano, ma comprendono anche ritagli di giornale, bozze di poesie, trascrizioni di lettere inviate o ricevute, fiori pressati.<ref name=":15" />
 
La digitalizzazione dei Diari è stata avviata da un team guidato e finanziato da un consorzio di studiosi e università, tra cui il Dartmouth College e il King's College di Londra.<ref>{{Cita web|url=https://michaelfielddiary.dartmouth.edu/about|titolo=The Diaries of Michael Field|lingua=en|accesso=20 giugno 2023}}</ref>
 
== Opere ==
Riga 157:
*''Dian'' (1911)
*''The Accuser'' (1911)
*''A Messiah'' (1911)
 
==== Postumi ====
Riga 186:
 
== Critica ==
La coppia di scrittrici conosciuta sotto lo pseudonimo di Michael Field e la loro produzione, a partire dagli anni settanta del Novecento sono state oggetto di numerosi studi accademici, inizialmente nel campo degli studi gay e lesbici, volti a indagare le forme storiche in cui le «culture omosessuali» si sono espresse nei diversi contesti sociali; gran parte degli studi si sono inizialmente concentrati sulla sessualità della coppia Michael Field e sulle sue rappresentazioni.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Sara Garbagnoli|anno=2012|titolo=Classi, classificazioni, identità. Gli studi gay e lesbici come fabbriche di interrogazioni storiche|rivista=Contemporanea|volume=15|numero=4|pp=714-720}}</ref><ref>{{Cita|Richardson|p. 581}}</ref>
 
Nel primo di questi studi, ''Surpassing the Love of Men'' di Lillian Faderman, una ricostruzione della storia delle relazioni tra donne in Occidente dal [[Rinascimento]] in poi, l'autrice ha definito le relazioni amorose tra donne prima degli anni venti del Novecento, compreso quindi il legame dei Michaels, come "amicizie romantiche".<ref>{{Cita|Faderman|pp. 208-213}}</ref> Questa posizione, maturata all'interno del femminismo lesbico post-1970, secondo la quale il lesbismo non doveva essere inteso come categoria sessuale,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Sonja Ruehl|anno=1982|titolo=[Review]: Surpassing the Love of Men: Romantic Friendship and Love between Women from the Renaissance to the Present by Lillian Faderman|rivista=History Workshop|numero=14|pp=157-160|lingua=en}}</ref> ma come legame e forma di sorellanza, di affinità emotiva e intellettuale, è stata contestata da Christine White, che sulla base di quanto in parte rinvenuto nei diari inediti, ''Works and Days,'' ha messo in discussione la natura desessualizzata della relazione dei Michaels descritta da Faderman, aprendo un dibattito sulle differenze teoriche presenti negli studi lesbici.<ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=Christine White|anno=1990|titolo=‘Poets and lovers evermore’: Interpreting female love in the poetry and journals of Michael Field|rivista=Textual Practice|volume=40|numero=2|pp=197-212|lingua=en|doi=10.1080/09502369008582086}}</ref>
 
Molti studi degli anni Novanta, nati sul filone del nuovo interesse per la poesia femminile vittoriana,<ref name=":10">{{Cita libro|curatore=Isobel Armstrong e Virginia Blain|titolo=Women's Poetry, Late Romantic to Late Victorian.Gender and Genre, 1830-1900|anno=1999|editore=Palgrave Macmillan|città=Houndmills|lingua=en|ISBN=978-1-349-27023-1}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Angela Leighton|titolo=Michael Field|anno=1992|editore=University of Virginia|città=Charlottesville|lingua=en|pp=202-242|opera=Victorian women poets|cid=Leighton}}</ref> hanno recuperato la poesia di Michael Field, in particolare le raccolte ''Long Ago''<ref>{{Cita libro|autore=Yopie Prins|titolo=Sappho Doubled: Michael Field|anno=1999|editore=Princeton University Press|città=Princeton|lingua=en|pp=74-111|opera=Victorian Sappho|ISBN=0-691-05919-5}}</ref> e ''Underneath the Bough,''<ref>{{Cita libro|autore=Robert P. Fletcher|titolo='I leave a page half-writ': Narrative Discoherence in Michael Field's Underneath the Bough|curatore=Isobel Armstrong e Virginia Blain|opera=Women's Poetry, Late Romantic to Late Victorian.Gender and Genre, 1830-1900|anno=1999||pp=164-182|editore=Palgrave Macmillan|città=Houndmills|lingua=en|ISBN=978-1-349-27023-1}}</ref> studiandone le strategie testuali lesbiche,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Virginia Blain|anno=1996|titolo=Michael Field: The Two-headed Nightingale: Lesbian Text as Palimpsest|rivista=Women’s History Review|volume=5|pp=239–257|lingua=en}}</ref> le componenti erotiche, la complessa espressione di identità sessuale e di genere, gli esperimenti innovativi, anche a livello formale, la multivocalità, il legame con tradizioni poetiche precedenti.<ref>{{Cita|Parker-Parejo Vadillo|pp. 13-14}}</ref>
 
Holly Laird (1995),<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Holly Laird|anno=1995|titolo=Contradictory Legacies: Michael Field and Feminist Restoration|rivista=Victorian
Poetry|volume=33|numero=1|pp=111–127|lingua=en}}</ref> Virginia Blain (1996),<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Virginia Blain|anno=1996|titolo=‘Michael Field, the Two-Headed Nightingale’: Lesbian Text as Palimpsest|rivista=Women’s History Review|volume=5|numero=2|pp=239–257|lingua=en}}</ref> Yopie Prins (1999)<ref>{{Cita libro|autore=Yopie Prins|curatore=Richard Dellamora|titolo=Greek Maenads, Victorian Spinsters|anno=1999|editore=University of Chicago Press|città=Chicago|lingua=en|pp=43–81|opera=Victorian Sexual Dissidence}}</ref> si sono interrogate sulla questione dell'autorialità e dell'unità e divergenza all'interno della relazione "Michael Field", approfondita in seguito da altri studiosi, come Martha Vinicius (2005), che ha indagato sull'impatto che l'innamoramento di Cooper per Berenson ha avuto sul lavoro e sulla stabilità sentimentale delle due scrittrici rappresentate dal "personaggio" e dal duplice soggetto letterario Michael Field.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Martha Vicinus|anno=2005|titolo="Sister Souls": Bernard Berenson and Michael Field (Katherine Bradley and Edith Cooper)|rivista=Nineteenth-Century Literature|volume=60|numero=3|pp=326-354|lingua=en|cid=Vicinus}}</ref><ref name=":12">{{Cita|Thain-Parejo Vadillo|pp. 46-47}}</ref> Negli anni Novanta hanno visto la luce anche due importanti studi bio-bibliografici: quello di Emma Donoghue, ''We Are Michael Field'' (1998), la seconda biografia del secolo dedicata alle due autrici, dopo quella del 1921 di Mary Sturgeon,<ref name=":11">{{Cita|Sturgeon}}</ref> e il lavoro curato da Ivor C. Treby, ''Field Catalogue: A Book of Lists,'' la più estesa bibliografia delle opere di Michael Field''.''<ref>{{Cita libro|curatore=Ivor C. Treby|titolo=The Michael Field catalogue : a book of lists|anno=1998|editore=De Blackland Press|città=London|lingua=en|OCLCoclc=40453247}}</ref><ref name="ReferenceB">{{Cita|Parker-Parejo Vadillo|p. 14}}</ref>
 
Nei primi decenni del XXI secolo altri saggi critici sulla poesia femminile, la scoperta di scritti inediti e il crescente interesse per la produzione fin-de-siècle hanno fatto emergere Michael Field come uno dei poeti più affascinanti dell'era vittoriana.<ref>{{Cita|Parker-Parejo Vadillo|p. 14}}<name="ReferenceB"/ref> La ricerca, sorta inizialmente per interrogare il posto occupato dalle donne nella poesia dell'Ottocento e le questioni di genere, si è progressivamente estesa ad altri temi, posta in relazione all'estetismo e alla genealogia del testo: le opere di Michael Field sono state utilizzate "per riscrivere le narrazioni di molti diversi temi all'interno della cultura fin-de-siècle: sia in relazione all'''ekphrasis'', al revival di Saffo e alla letteratura classica, che all'estetismo, alla conversione cattolica, o alla doppia autorialità".<ref name=":6" /><ref>{{Cita libro|autore=Marion Thain|titolo="Michael Field" : poetry, aestheticism and the Fin de Siècle|anno=2007|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|lingua=en|OCLCoclc=237020567|ISBN=}}</ref>
 
La seconda raccolta di poesie, ''Sight and Song'' (1892), nella quale le autrici si sono impegnate a tradurre in poesie i dipinti visti durante il loro tour in Europa, è diventata uno degli oggetti d'indagine sull'''[[Ekphrasis|''ekphrasis'']]'', sulle teorie estetiche di Michael Field in relazione a quelle di [[Matthew Arnold|Arnold]] e Pater, sulle dinamiche di genere dello sguardo,<ref name=":14" /><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ana I. Parejo Vadillo|anno=2000|titolo=Sight and Song:
Transparent Translations and a Manifesto for the Observer|rivista=Victorian Poetry|volume=38|numero=1|pp=15-34|lingua=en|cid=Parejo Vadillo}}</ref><ref name=":14" /> così come sono diventate oggetto di nuova considerazione e valutazione le poesie devozionali scritte dopo la conversione del 1907.<ref>{{Cita|Richardson|p. 584}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ilary Fraser|anno=2006|titolo=A Visual Field: Michael Field and the Gaze|rivista=Victorian Literature and Culture|volume=34|numero=2|pp=553–571|lingua=en}}</ref><ref>Sulla conversione al cattolicesimo e le poesie cattoliche, vedi: Hilary Fraser, ''The Religious Poetry of Michael Field'', in ''Athena’s Shuttle: Myth, Religion, Ideology from Romanticism to Modernism'', ed. Franco Marucci e Emma Sdegno, Milano, Cisalpino, 2000, pp.127–42; Martha Vicinus, ''Intimate Friends: Women who Loved Women'', 1778–1928, Chicago, University of Chicago Press, 2004, pp.98–108; Jill R. Ehnenn, "''The Body Maketh a Solemn Song”: Desire and Disability in Michael Field’s “Catholic Poems”'', in Michael Field: Decadent Moderns, (a cura di) Sarah Parker, Ana Parejo Vadillo, Ohio University Press, 2019, pp. 188-209</ref>
 
Un campo di studi molteplice e diversificato, sia nei temi che nelle sue estensioni cronologiche, disciplinari, geografiche, di cui hanno dato conto gli atti della conferenza ''Michael Field and their world'', pubblicati nel 2007<ref>{{Cita libro|curatore=Margaret D. Stetz e Cheryl Ann Wilson|titolo=Michael Field and their world|anno=2007|editore=Rivendale Press|città=Buckinghamshire|lingua=en|OCLCoclc=123960970}}</ref> e la raccolta di saggi ''Michael Field: Decadent Moderns'' uscita nel 2019.<ref>{{Cita libro|curatore=Sarah Parker e Ana Parejo Vadillo|titolo=Michael Field: Decadent moderns|anno=2019|editore=Ohio University Press|città=Athens|lingua=en|cid=Parker-Parejo Vadillo|ISBN=9780821424018}}</ref> Quest'ultimo volume valorizza la natura accademica del lavoro di Michael Field, "un poeta complesso i cui scritti erano profondamente radicati in numerose discipline", collocandolo anche in relazione ad altre tradizioni letterarie europee, nel contesto della "modernità decadente" che dal XIX secolo, dall'estetismo e dalla decadenza fin-de-siècle, abbraccia il modernismo letterario del XX secolo, ricontestualizzando e riconfigurando Michael Field come uno scrittore sperimentale.<ref>{{Cita|Parker-Parejo Vadillo|pp. 15-16}}</ref>
 
== Voci correlate ==
Riga 215:
*[[Saffo]]
*[[Vernon Lee]]
*[[Walter Pater]]
 
== Note ==
<references />
{{References}}
 
== Bibliografia ==
*{{Cita libro|autore=Katherine Harris Bradley, Edith Emma Cooper|curatore=D. C. Sturge Moore e Thomas Sturge Moore|titolo=Works and days: from the journal of Michael Field|anno=1933|editore=G. Murray|città=London|lingua=en|cid=Moore|OCLCoclc=490937761}}{{Cita testo|lingua=en|autore=Joseph Bristow|titolo=Sexual sameness : textual differences in lesbian and gay writing|editore=Routledge|città=London|data=1992|cid=Bristow|isbn=0-415-06937-8|oclc=971154406|anno=}}
*{{Cita libro|autore=Carolyn Dever|titolo=Chains of love and beauty : the diary of Michael Field|anno=2022|editore=Princeton University Press|lingua=en|cid=Dever|OCLCoclc=1269410466}}
*{{Cita libro|autore=Emma Donoghue|titolo=We Are Michael Field|anno=1998|editore=Absolute Press|città=Bath|lingua=en|cid=Donoghue|OCLCoclc=40652307}}
*{{Cita libro|autore=Lillian Faderman|titolo=Surpassing the love of men : romantic friendship and love between women from the Renaissance to the present|anno=1977|editore=Junction Books|città=London|lingua=en|cid=Faderman|OCLCoclc=1050058737|ISBN=0862450284}}
*{{Cita libro|autore=Holly A. Laird|curatore=Robert J. Griffin|titolo=The Coauthored Pseudonym: Two Women Named Michael Field|anno=2003|editore=Palgrave Macmillan|città=New York|lingua=en|pp=193-209|opera=The Faces of Anonymity: Anonymous and Pseudonymous Publication from the Sixteenth to the Twentieth Century|cid=Laird|ISBN=978-1-349-63566-5}}
*{{Cita libro|autore=Angela Leighton|titolo=Michael Field|anno=1992|editore=University of Virginia|città=Charlottesville|lingua=en|pp=202-242|opera=Victorian women poets|cid=Leighton}}
Riga 232:
Transparent Translations and a Manifesto for the Observer|rivista=Victorian Poetry|volume=38|numero=1|pp=15-34|lingua=en|cid=Parejo Vadillo}}
*{{Cita libro|curatore=Sarah Parker e Ana Parejo Vadillo|titolo=Michael Field: Decadent moderns|anno=2019|editore=Ohio University Press|città=Athens|lingua=en|cid=Parker-Parejo Vadillo|ISBN=9780821424018}}
*{{Cita libro|autore=Yopie Prins|titolo=Sappho Doubled: Michael Field|anno=1999|editore=Princeton University Press|città=Princeton|lingua=en|pp=74-94|opera=Victorian Saffo|OCLCoclc=801111451}}
*{{Cita libro|autore=LeeAnne M. Richardson|curatore=Lesa Scholl, Emily Morris|titolo=Field, Michael|anno=2022|editore=Palgrave Macmillan|città=Basingstoke|lingua=en|pp=577-588|opera=The Palgrave Encyclopedia of Victorian Women’s Writing|cid=Richardson}}
*{{Cita libro|autore=Mary Sturgeon|titolo=Michael Field|anno=1921|editore=G.G. Harrap|città=London|lingua=en|cid=Sturgeon|OCLCoclc=473129433}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Carla Tempestoso|anno=2020|titolo=Michael Field: spazi poetici alternativi attraverso ispirazioni ecfrastiche|rivista=Le Simplegadi|volume=18|numero=20|accesso=20 giugno 2023|doi=10.17456/SIMPLE-158|cid=Tempestoso}}
*{{Cita libro|autore=Marion Thain|titolo="Michael Field". Poetry, Aestheticism and the Fin de Siècle|anno=2007|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|lingua=en|cid=Thain|ISBN=978-0-521-87418-2}}