Fantascienza apocalittica e postapocalittica: differenze tra le versioni

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[[File:Planetoid crashing into primordial Earth.jpg|thumb|Rappresentazione di un ipotetico impatto di un grosso [[meteorite]] sul pianeta, uno degli scenari spesso esplorati nelle opere di fantascienza apocalittica]]
La '''fantascienza apocalittica''' e la '''fantascienza post apocalitticapostapocalittica''' sono due sottogeneri della fantascienza aventi in comune il tema dell'apocalisse intesa come evento distruttivo, e catastrofico su scala planetaria, in grado di minacciare o di causare l'estinzione della società tecnologica o l'estinzione della specie umana. Si differenziano tra loro perché la fantascienza apocalittica è incentrata sull'imminenza del verificarsi di un evento apocalittico, indipendentemente dal suo reale avverarsi o meno, mentre la fantascienza post apocalitticapostapocalittica è incentrata su un mondo devastato da un evento apocalittico già verificatosi, nella sua successiva immediatezza o molto tempo dopo dall'essere avvenuto.<ref>{{Cita web|url=http://www.sf-encyclopedia.com/entry/end_of_the_world|titolo=SFE, The encyclopedia of Science Fiction - "Fine del mondo"}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/fantascienza_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/|titolo=Treccani-Enciclopedia dei ragazzi, Fantascienza: "A parte i mostri veri e propri, il cattivo uso della scienza può generare mostri in senso lato, come l'inquinamento, la corsa agli armamenti, la guerra atomica, tanto più temibili in quanto, come purtroppo constatiamo ogni giorno, possono mettere a repentaglio l'esistenza stessa del nostro pianeta."}}</ref>
 
== Origine ==
 
[[File:Tobaeruption.png|thumb|upright=1.4|Illustrazione artistica di come l'eruzione del [[Teoria della catastrofe di Toba|supervulcano Toba]] sarebbe potuta apparire da un osservatore a 42 km di altezza sopra il nord di Sumatra]]
Inizialmente ambito delle religioni, la ''[[fine del mondo]]'' è diventata oggetto di studio della scienza soprattutto a partire dalla formulazione del [[paradosso di Fermi]], e la ricerca di sue possibili soluzioni, che includevano ipotesi apocalittiche sulla fine delle civiltà.<ref>{{Cita web|url=https://www.lescienze.it/news/2019/03/18/news/soluzione_paradosso_fermi_movimenti_stelle_alieni-4337997/|titolo=le Scienze, Una nuova soluzione al paradosso di Fermi:"Qualcuno sostiene che le specie con buone capacità tecnologiche, quando emergono, si autodistruggono rapidamente."}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://scienze.fanpage.it/lo-strano-silenzio-dell-universo-perche-non-abbiamo-ancora-incontrato-e-t/|titolo=Scienze-FanPage, Lo "strano silenzio" dell'universo:"Chi dice che siamo destinati a vivere in eterno, o comunque a perdurare per un bel pezzo? Forse, stiamo procedendo speditamente verso l’autodistruzione."}}</ref> È possibile ipotizzare tanti motivi dovuti all'uomo quanti dovuti alla natura per il verificarsi di un evento apocalittico. Al primo gruppo appartengono, ad esempio, le guerre nucleari, il collasso della biosfera per inquinamento ed eccessivo sfruttamento, il collasso del sistema economico per l'impoverimento delle risorse energetiche fossili e minerarie, la bioingegneria con la creazione di organismi geneticamente modificati e le armi batteriologiche, la ribellione delle intelligenze artificiali, la scoperta di micro-organismi patogeni in altri pianeti, gli esperimenti estremi di fisica negli acceleratori di particelle. Al secondo gruppo appartengono, ad esempio, le pandemie, l'impatto con corpi celesti, l'irraggiamento di energia da brillamenti solari o da esplosioni di supernove, le eruzioni di supervulcani, l'inversione del campo magnetico terrestre, la perdita dello strato dell'ozono e, infine, l'invasione di alieni, biologici o robotici, ostili e aggressivi. Attualmente la scienza ritiene probabile che nel passato la specie umana sia andata realmente incontro ad un evento apocalittico, l'eruzione del super[[Teoria vulcanodella catastrofe di Toba|supervulcano Toba]], avvenuta circa 70.000 anni fa.<ref>{{Cita web|url=https://www.nationalgeographic.com/news/2018/03/toba-supervolcano-eruption-humans-south-africa-science/|titolo=National Geographic, Supervulcano Toba:"Alcuni scienziati hanno persino suggerito che la supereruzione di Toba fosse così potente, che ha spinto i nostri antenati sull'orlo dell'estinzione.."}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/place/Mount-Toba|titolo=Britannica, Monte Toba:"..alcuni scienziati sostengono che abbia mandato il pianeta in una grave era glaciale che ha quasi causato l'estinzione degli umani moderni."}}</ref> La fantascienza apocalittica e quella post apocalitticapostapocalittica, anche quando creano delle trame complesse ed originali, traggono origine da questi temi scientifici.
 
== Tematiche narrative ==
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La fantascienza apocalittica è un [[Generi e filoni della fantascienza|sottogenere]] della [[fantascienza]] incentrato sull'imminente [[fine del mondo]] o della [[civiltà]], a causa di [[guerra nucleare|guerre nucleari]], [[pandemia|pandemie]], o qualche genere di [[disastro]] naturale o artificiale. Un sottogruppo del genere apocalittico è rappresentato dal filone ''[[film catastrofico|catastrofista]]''.
 
La fantascienza post apocalitticapostapocalittica è invece ambientata in un mondo (o civiltà) già devastato da una [[Disastro|catastrofe]]. L'ambientazione temporale può essere immediatamente successiva alla catastrofe, focalizzandosi sui viaggi o sulla psicologia dei sopravvissuti, o considerevolmente posteriore, comprendendo spesso il tema della perdita della [[memoria storica]], per cui ci si è dimenticati dell'esistenza di una civiltà prima di una catastrofeprecatastrofe o la sua storia è divenuta [[leggenda]] o [[mito]]. La civiltà perduta possedeva in genere un elevato sviluppo scientifico-tecnologico e poteva anche essere una civiltà basata sullo spazio.
 
Questo meccanismo narrativo consente di scrivere [[fantascienza soft|fantascienza ''soft'']] mentre si giustifica la carenza di avanzamento tecnologico, in tal modo la storia rimane rilevante per il nostro presente di là da quanto lontano nel futuro possa essere ambientata.
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}}; citato da Luca Briasco, {{collegamento interrotto|1=[http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/argomenti/numero/20091119/pagina/11/pezzo/265082/ ''Finzioni DOPO LA FINE''] |data=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}, il manifesto, 19/11/2009.</ref>}}
 
L'uso di un contesto post apocalitticopostapocalittico nei film e l'immaginario tipico che vi si riferisce, come i [[deserto|deserti]] sconfinati o le vedute aeree di città demolite, i vestiti fatti di [[cuoio]] e di pelli di animali, le bande di [[razzia]]tori, è ormai comune e oggetto di frequenti [[parodia|parodie]].
 
Il gran numero di canovacci di [[film di serie B]] a soggetto apocalittico negli [[anni 1980|anni ottanta]] e [[anni 1990|novanta]] è dovuto ai ridotti bilanci preventivi di produzione di film post apocalitticipostapocalittici, nei quali sono stati utilizzati, per rimanere entro gli esigui limiti di budget, complessi industriali ed edifici abbandonati, risparmiando così sulla costruzione di [[set cinematografico|set]] artificiali. Come risultato, buona parte di questi film sarebbero poi stati scartati dai maggiori ''studiostudios'' sulla base dei soli canovacci o quando - a soggetto concluso - si sarebbero cominciati a girare di lì a poco, mentre altri sarebbero in seguito stati convertiti in ambientazioni post apocalittichepostapocalittiche, sull'onda del successo ottenuto dalla serie di ''[[Mad Max]]''.
 
Alcuni racconti apocalittici sono stati criticati perché ritenuti non verosimili o forieri di propaganda allarmista. Dal momento che si basano su paure attuali, essi possono diventare anacronistici piuttosto in fretta; senza per altro che ciò si traduca, necessariamente, in un diminuito valore letterario oppure in un loro minor valore come riflessioni sull'uomo e l'umanità: cose, queste ultime, che ad esempio ben si possono osservare nelle opere di [[John Christopher]].
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Le opere sul tema - assieme alla saggistica - hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo del movimento moderno del [[survivalismo]].
 
[[File:Fallout Cosplayer Villa Carrara.jpg|miniatura|Una ''[[cosplayCosplay|cosplayer]]'' di ''[[Fallout (videogioco)|Fallout]]'', serie di videogiochi a tema post apocalitticopostapocalittico, fotografata durante una [[fiera del fumetto]] in un'area dedicata al gioco|alt=|440x440px]]
 
==Opere==
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* ''[[Il vampiro del mare (romanzo)|Il vampiro del mare]]'' (''The Tide Went Out''), 1958 di [[Charles Eric Maine]], apocalittico, ipotizza che esperimenti atomici abbiano aperto un'enorme falda nel fondale degli oceani e che da essa tutta l'acqua marina defluisca nel sottosuolo.
 
* ''[[Livello 7]]'' (1959) di Mordecai RoswaldRoshwald, apocalittico; il diario di uno dei testimoni della distruzione nucleare dell'umanità
 
* ''[[Addio, Babilonia]]'' (''Alas, BabilonBabylon'', 1959) di [[Pat Frank]], apocalittico; lo scoppio della guerra nucleare visto da un remoto paesino della Florida. Il titolo del romanzo è ripreso dal libro dell{{'}}''[[Apocalisse di Giovanni]]'', 18:10.
 
* ''[[Gomorra e dintorni]]'' (I ''GenocidiThe Genocides'', 1965) di [[Thomas M. Disch]], apocalittico, in cui una infestazione di piante di origine [[extraterrestre]] devasta la Terra e porta l'umanità all'[[estinzione]]
* Il giorno dei Trifidi , di John Windam (pseudonimo di John Benyon Harrys), può essere inserito nel genere post-apocalittico in quanto prende le mosse da una pioggia di meteoriti verdi che rende cieca una parte rilevante dell'umanità, ma è questo fatto traumatico che innesca modifiche del comportamento umano fino a degenerazioni