Domenico Cirillo: differenze tra le versioni

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Condusse inoltre diversi viaggi in Europea, ad esempio in [[Francia]] ed in [[Inghilterra]], dove acquisì nuove conoscenze ed entrò inc contatto con altri intellettuali, tra cui [[Jean-Antoine Nollet|Nollet]], [[Georges-Louis Leclerc|Buffon]], [[Jean Baptiste Le Rond d'Alembert|d'Alembert]], [[Denis Diderot|Diderot]] e forse [[Benjamin Franklin|Franklin]]. Per i suoi meriti scientifici, Cirillo fu eletto socio presso diverse accademie italiane: l'[[Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL]], la [[Società botanica fiorentina|Società Botanica Fiorentina]] (antesignana della [[Società botanica italiana|Società Botanica Italiana]]), l’Accademia di scienze e belle lettere di Napoli (antesignana della [[Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Napoli]]) e l'[[Accademia delle Scienze di Torino]].
 
Nel 1768, Cirillo fu inoltre eletto socio corrispondente della [[American Philosophical Society]] di [[Filadelfia]], fondata nel 1743 da [[Benjamin Franklin]], ma a causa di un errore di trascrizione della lettera ricevuta dal Console Britannico a Napoli, Isaac Jamineau, nei registri di tale Accademia fu riportata l'iscrizione di un certo "Professor Famitz", probabilmente mai esistito. Soltanto il 3 gennaio 2023, a seguito delle ricerche effettuate dalda prof. Amedeoun Arenaprofessore dell'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università degli Studi di Napoli "Federico II"]],<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmattino.it/cultura/libri/domenico_cirillo_giallo_risolto_american_philosophical_society-7490951.html|titolo=Domenico Cirillo, il giallo risolto dell'American Philosophical Society|sito=www.ilmattino.it|data=2023-06-29|lingua=it|accesso=2023-06-30}}</ref> la [[American Philosophical Society]] ha corretto tale errore,<ref>{{Cita web|url=https://www.amphilsoc.org/blog/lost-transcription-long-delayed-recognition-election-aps|titolo=Lost in Transcription – A long-delayed recognition of election to the APS|sito=www.amphilsoc.org|lingua=en|accesso=2023-06-24}}</ref> riconoscendo, dopo 255 anni, Cirillo come il proprio primo socio italiano.<ref>{{Cita web|url=https://www.monitorenapoletano.it/sito/2023/febbraio/12020-filadelfia-dopo-255-anni-e-stato-riconosciuto-domenico-cirillo-tra-i-primi-soci-dellamerican-philosophical-society.html|titolo=Filadelfia - Dopo 255 anni è stato riconosciuto Domenico Cirillo tra i primi soci dell'American Philosophical Society|sito=www.monitorenapoletano.it|accesso=2023-03-14}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilmattino.it/cultura/libri/american_philosophical_society_riconosce_elezione_domenico_cirillo-7225448.html|titolo=La American Philosophical Society riconosce dopo 255 anni l’elezione dell’intellettuale napoletano Domenico Cirillo|autore=https://www.ilmattino.it/autore/marco-perillo|sito=www.ilmattino.it|data=2023-02-11|lingua=it|accesso=2023-06-24}}</ref>
 
==Patriota della Repubblica napoletana==
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Nel capitolo ''La domanda di grazia di Domenico Cirillo'' dell'opera dedicata alla rivoluzione napoletana del 1799, [[Benedetto Croce]] si chiese se realmente Cirillo avesse scritto una lettera indirizzata a [[Lady Hamilton]], amante di [[Orazio Nelson]], per ottenere da loro, ai quali Cirillo aveva più volte in passato prestato soccorso con la sua scienza, l'intercessione per la grazia<ref>{{Cita libro |autore=B. Croce |titolo=La rivoluzione napoletana del 1799 |editore=Laterza |anno=1912}}</ref>. [[Vincenzo Cuoco]], testimone oculare<ref>{{Cita libro |citazione=Io era seco lui in carcere |autore=Atto Vannucci |titolo=I martiri della libertà italiana dal 1794 al 1848 |volume=1 |anno=1850 |pagina=104}}</ref>, riferisce che benché sia Hamilton che Nelson fossero bene intenzionati, alla fine il medico napoletano rifiutò di accettare di aver salva la vita perché se egli avesse assolto alla condizione che gli si chiedeva, di chiedere cioè la grazia al re, questa «gli sarebbe costata una viltà» nel tradire i suoi ideali repubblicani.
 
La lettera del 3 luglio 1799 indirizzata a Lady Hamilton, a bordo con il marito sulla nave St. Sebastian comandata da Nelson nel golfo di Napoli, è stata ritrovata nella sua integrità ed è stata tradotta e pubblicata in anni recenti<ref>{{Cita libro |url = https://books.google.it/books?id=XO2zapy3abUC&pg=PT4&dq=lady+hamilton+patrioti+1799&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi48uu7jqbJAhVC0BoKHVM6AmAQ6AEIKDAD#v=onepage&q=J.Cordy%20Jeaffreson&f=false |autore=Bruno D'Errico |titolo=Domenico Cirillo: scienziato e martire della Repubblica napoletana ... |editore=Istituto di Studi Atellani |anno=2001}}</ref> Nonostante qualche incertezza, già Croce la riteneva autentica, anche se scritta «in un momento di dolore e di smarrimento in uno dei giorni della sua non breve agonia»<ref>B. Croce, ''op. cit.'', p. 265.</ref>, poiché redatta con un tono tale d'implorazione alla pietà ed alla misericordia per le proprie condizioni, che v'indusse perciò lo stesso filosofo e storico abruzzese a ritenere che fosse immeritata la fama d'ardente patriota ed eroe repubblicano attribuitagli.
Nonostante qualche incertezza, già Croce la riteneva autentica, anche se scritta «in un momento di dolore e di smarrimento in uno dei giorni della sua non breve agonia»<ref>B. Croce, ''op. cit.'', p. 265.</ref>, poiché redatta con un tono tale d'implorazione alla pietà ed alla misericordia per le proprie condizioni, che v'indusse perciò lo stesso filosofo e storico abruzzese a ritenere che fosse immeritata la fama d'ardente patriota ed eroe repubblicano attribuitagli.
 
In realtà, dopo quattro mesi di prigionia nella cella del Maschio Angioino, la mattina del 29 ottobre del 1799 Domenico Cirillo venne condotto al patibolo in Piazza Mercato, dove fu giustiziato assieme a [[Mario Pagano]], [[Ignazio Ciaia]], [[Vincenzio Russo]] e [[Nicola Pacifico]].