Roberto Murolo: differenze tra le versioni

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Studia [[chitarra]] e nel [[1933]], a [[Ischia (Italia)|Ischia]], in una delle prime esibizioni accompagna [[Vittorio De Sica]] che canta ''E palumme''. Nel [[1935]] entra come [[impiegato]] nella compagnia del [[gas]], dove resterà per tre [[anno|anni]], e grazie alla sua passione per il [[nuoto]], vince addirittura i [[campionati nazionali di nuoto|campionati nazionali]] [[università|universitari]], venendo premiato dal [[Benito Mussolini|Duce]] in [[piazza Venezia]]. L'[[1934|anno precedente]] aveva già iniziato a cantare nel gruppo vocale [[Mida Quartet]], ispirato agli [[Americhe|americani]] [[Mills Brothers]], con un repertorio di canzonette [[ritmo|ritmate]], tra [[avanspettacolo]] e [[cabaret]]. Alla [[Canto|voce]] di Murolo spetta il [[trombone]], [[Enzo Diacova]] e [[Alberto Arcamone]] imitano le [[tromba|trombe]], [[Amilcare Imperatrice]] il [[contrabbasso]]. Il Mida Quartet trascorre all'estero otto anni, dal [[1938]] al [[1946]], sbarcando il lunario tra [[teatro|teatri]] e locali in [[Germania]], [[Bulgaria]], [[Grecia]], [[Ungheria]] e [[Spagna]], proponendo un repertorio internazionale e di canzoni italiane. Nei primi decenni della sua carriera, utilizzò nei concerti una preziosa chitarra artigianale, costruita nel [[1838]] dalla [[liuteria]] [[Giovanni Battista Guadagnini|Guadagnini]], al tempo operante in [[piazza San Carlo]] a [[Torino]].<ref>Gigi Ghirotti, ''La chitarra di Murolo è nata a Torino'', La Stampa Sera, 4 febbraio 1953</ref>
 
Tornato in patria dopo la fine della [[Seconda guerra mondiale|guerra]], Murolo inizia la carriera da [[solista (cantante)|solista]] in campo [[concerto (evento musicale)|concertistico]] e in quello [[etichetta discografica|discografico]] nel [[1948]], esibendosi al [[Tragara Club]] di [[Capri (Italia)|Capri]]. La sua voce da sussurro, seducente e intonata, valorizzata dall'uso del [[microfono]], e il suo stile da chansonnier d'altri [[tempo|tempi]] incontrano subito il favore del [[pubblico (spettacolo)|pubblico]]. Canta ''Munasterio 'e Santa Chiara'' ([[Michele Galdieri|Galdieri]]-[[Alberto Barberis (compositore)|Barberis]], [[1945]]), ''[[Tammurriata nera]]'' ([[Edoardo Nicolardi|Nicolardi]]-[[E. A. Mario]], [[1944]]), ''Scalinatella'' ([[Giuseppe Cioffi|Cioffi]]-[[Enzo Bonagura|Bonagura]], 1948) e altri successi napoletani vecchi e nuovi, che raccoglierà in una fortunata [[antologia]].
 
La [[radio (mass media)|radio]] diffonde in tutta Italia la sua voce attraverso i primi [[78 giri]] della [[Telefunken]]-[[Durium]], e inizia anche l'attività [[cinema]]tografica: appare in ''[[Catene (film 1949)|Catene]]'' ([[1949]]), con la [[regia cinematografica|regia]] di [[Raffaello Matarazzo]], insieme ad [[Amedeo Nazzari]] e [[Yvonne Sanson]]. Nel [[1950]] appare in ''[[Paolo e Francesca (film 1950)|Paolo e Francesca]]'' e in ''[[Tormento (film 1950)|Tormento]]'', sempre di Matarazzo, ma anche in altre [[pellicola cinematografica|pellicole]] dove compare solo come [[cantante]]. E ancora in ''[[Menzogna (film 1952)|Menzogna]]'' ([[1952]]) e ''[[Saluti e baci (film 1953)|Saluti e baci]]'' ([[1953]]), dove figura accanto a [[Nilla Pizzi]], [[Yves Montand]], [[Giorgio Consolini]] e [[Gino Latilla]].