Aleksandr Nevskij (Prokof'ev): differenze tra le versioni
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== Storia ==
Prokof'ev, terminata la sua ultima tournée da concertista in occidente, in Europa e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], si interessò molto a studiare le eventuali relazioni fra la musica e la filmografia; trovandosi a [[Hollywood]] passò il suo tempo libero proprio negli studi cinematografici rimanendo affascinato dalle possibilità che questa interazione poteva dare.<ref name=Leguay>Laetitia Le Guay, ''Sergej Prokof'ev. La vita e la musica'', Milano, Auditorium edizioni, 2017</ref> Rientrato in [[Unione Sovietica]] venne interpellato dal regista Ėjzenštejn che gli propose la collaborazione per la realizzazione di ''Aleksandr Nevskij''. Il musicista conosceva molto bene le capacità del regista di cui aveva più volte visto ''[[La corazzata Potëmkin]]'', inoltre egli aveva già realizzato una colonna sonora nel 1933 per il ''[[Il tenente Kiže]]'' di [[Aleksandr Michajlovič Fajncimmer|Fajncimmer]]; il compositore accettò con entusiasmo e iniziò immediatamente la collaborazione.
La storia di Aleksandr Nevskij si svolge in [[Russia]] nel [[XIII secolo]] quando il popolo dell'[[Orda d'Oro]] di [[stirpe]] [[mongoli]]ca travolse le città della Russia antica e Aleksandr, sovrano di [[Velikij Novgorod|Novgorod]], fu eletto dal [[popolo]] come il simbolo d'[[indipendenza]] che riuscì a frenare l'espansione di gruppi di origine [[Germania|germanica]].
Ėjzenštejn prese come [[Soggetto (cinema)|soggetto]] del film la [[Battaglia del lago ghiacciato]], durante la quale Aleksandr sconfigge l'esercito [[Teutonici|teutonico]] nel 1242 presso il [[Lago dei Ciudi]]. Il regista girò il film come fosse una ''[[canzone di gesta|chanson de geste]]'' dove i personaggi erano nettamente divisi in due parti: i buoni e i cattivi. Prokof'ev per ottenere musicalmente questa dicotomia pensò a due illustri esempi, ''[[Il gallo d'oro]]'' di [[Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov|Rimskij-Korsakov]] e soprattutto a ''[[L'uccello di fuoco (balletto)|L'uccello di fuoco]]'' di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinskij]] dove la positività era espressa da una musica diatonica, mentre l'aspetto negativo dal cromatismo.<ref name=Rattalino>Piero Rattalino, ''Sergej Prokofiev. La vita, la poetica, lo stile'', Varese, Zecchini editore, 2003</ref>
La collaborazione fra il compositore e il regista fu proficua. Prokof'ev fu agevolato dal fatto che Ėjzenštejn conoscesse bene la musica; lavorarono sempre di comune accordo anche perché avevano la stessa idea su come dovesse essere impiegata la musica che aveva sì il compito principale di commentare le azioni sceniche, ma anche quello di sottolineare i movimenti dei personaggi, esaltandone con il suono il carattere e il dinamismo.<ref name=Buttino/> Il metodo di lavoro utilizzato dai due autori era molto rigoroso; Prokof'ev ogni sera assisteva alla proiezione privata delle scene realizzate durante il giorno, guardandole anche due o tre volte; quindi prendeva appunti sulle diverse sequenze e le loro durate e l'indomani, con puntualità assoluta, consegnava la partitura al regista all'ora stabilita.<ref name=Rattalino/> Il lavoro si svolse con queste modalità senza interruzioni e il film fu concluso alla data che era stata stabilita, il 3 novembre 1938.
Alla prima del 1º dicembre 1938 a [[Mosca (Russia)|Mosca]] il successo del film fu grandioso; [[Josif Stalin]] in persona si congratulò con Ėjzenštejn e l'anno dopo gli conferì la più alta onorificenza nazionale dell'Unione Sovietica, l'[[Ordine di Lenin]]. Prokof'ev, esaltato per il successo ottenuto, decise che da allora in poi si sarebbe dedicato soltanto a comporre musica su argomento sovietico, allo scopo di celebrare il popolo russo.<ref name=Buttino/>
== Colonna sonora ==
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