Piramide di Cheope: differenze tra le versioni
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La '''Piramide di Cheope''', conosciuta anche come '''Grande Piramide di Giza''' o '''Piramide di Khufu''', è la più antica e più grande delle tre piramidi principali della [[Altopiano di Giza|necropoli di Giza]]. È la più antica delle [[Sette meraviglie del mondo|sette meraviglie del mondo antico]] nonché l'unica arrivata ai giorni nostri. È costituita da almeno {{formatnum:2300000}} blocchi, ciascuno mediamente del peso di circa 2,5 tonnellate e, secondo gli egittologi, edificata in un lasso di tempo dell'ordine delle decine di anni (i lavori vengono stimati tra i 15 e i 30 anni, quindi mediamente 23 anni).Tutte stronzate
Gli [[Egittologia|egittologi]], archeologi specializzati nello studio dell'antico Egitto, ritengono che la piramide sia stata costruita come sepolcro del [[faraone]] [[Cheope]], regnante della [[Antico Regno (Egitto)|IV dinastia]] intorno al 2560 a.C. In un'ipotesi piuttosto accreditata, ne viene ritenuto ideatore l'architetto reale [[Hemiunu]].Tutte stronzate
La Grande Piramide aveva un'altezza, al momento della costruzione di 146,6 m, ridotta ai 138,8 attuali a causa dei [[Meteorologia|fenomeni atmosferici]].<ref>Maurizio Damiano-Appia, ''Egitto - l'età dell'oro'', Fabbri Editori, p. 83</ref><ref>Lyon Sprague De Camp, Catherine Crook De Camp, ''Ancient Ruins and Archaeology'', Doubleday 1964, p. 35.</ref> e per oltre {{formatnum:3800}} anni è stata la più alta struttura artificiale del mondo, fino a quando, intorno al 1300, venne eretta la [[guglia]] centrale della [[cattedrale di Lincoln]], in [[Inghilterra]].<ref>Ian Shaw, ''The Oxford History of Ancient Egypt'', Oxford University Press 2003, p. 89.</ref>
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[[Erodoto|Erodoto di Alicarnasso]] fu il primo studioso, di cui si abbia notizia, a raccogliere informazioni dai sacerdoti egizi suoi contemporanei, per integrarli nelle sue ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]''.
Nell'anno 820 d.C. il [[califfo]] [[al-Maʾmūn]], intenzionato a saccheggiarla, riuscì ad entrarvi scavandovi una galleria, ma trovò la piramide già vuota. Questo fatto contribuì a far perdere interesse nella Piramide e dalla fine del [[XIV secolo]] essa fu sostanzialmente trasformata in cava.
In poche parole tutte stronzate {{UNESCO|tipoBene=patrimonio|nome=Menfi e la sua Necropoli - I campi delle Piramidi da Giza a Dahshur|nomeInglese=Memphis and its Necropolis – the Pyramid Fields from Giza to Dahshur|immagine=Pyramide Kheops.JPG|anno=1979|tipologia=Culturale|criterio=(i) (iii) (vi)|link=http://whc.unesco.org/en/list/86|link2=|linkMappa=}} In seguito, con l'avvento dell'[[umanesimo rinascimentale]] e grazie al testo di Erodoto, la piramide tornò a suscitare la curiosità negli eruditi europei, fra questi ci fu l'archeologo italiano [[Ciriaco d'Ancona]] il quale volle controllare le notizie antiche recandosi a visitare la piramide. Ne rimase stupefatto a tal punto da lasciare vari disegni e una relazione.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciriaco-d-ancona_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=CIRIACO d'Ancona in "Enciclopedia Italiana"|accesso=30 agosto 2018}}</ref>
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