In via generale, l’importanza della replicazione a livello scientifico viene spesso associata agli scritti di [[Karl Popper]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Maarten|cognome=Derksen|nome2=Jill|cognome2=Morawski|data=2022-09|titolo=Kinds of Replication: Examining the Meanings of “Conceptual Replication” and “Direct Replication”|rivista=Perspectives on Psychological Science|volume=17|numero=5|pp=1490–1505|lingua=en|accesso=2023-05-29|doi=10.1177/17456916211041116|url=http://journals.sagepub.com/doi/10.1177/17456916211041116}}</ref>. In particolare, un numero did'nterpretazioniinterpretazioni circa l’importanza della replicazione scientifica fa riferimento al seguente estratto dal primo capitolo della ''[[Logica della scoperta scientifica]]'': <blockquote>“Soltanto quando certi eventi ricorrono in accordo con regole, o regolarità, come nel caso degli esperimenti ripetibili, le nostre osservazioni possono essere controllate - in linea di principio - da chiunque. Non prendiamo neppure sul serio le nostre proprie osservazioni, né le accettiamo come osservazioni scientifiche, finché non le abbiamo ripetute e controllate. Soltanto in seguito a tali ripetizioni possiamo convincerci che non stiamo trattando con una semplice ‘coincidenza’ isolata, ma con eventi che, grazie alla loro ripetibilità e riproducibilità possono, in linea di principio, essere sottoposti a controlli intersoggettivi” (Popper, 1959/2012, p. 26-27)<ref>{{Cita libro|autore=Karl R. Popper|traduttore=Mario Trinchero|titolo=Logica della scoperta scientifica|url=https://www.pensierofilosofico.it/ebooks/Logica-della-scoperta-scientifica/101/|collana=Piccola Biblioteca Einaudi|annooriginale=1959|anno=2012|pp=26-27|capitolo=Introduzione alla logica della scienza}}</ref></blockquote>Secondo il sopracitato [https://sites.google.com/site/webstefanschmidt/cv-1 Stefan Schmidt], Popper connette l’idea di ripetere un esperimento con [[Uniformitarismo|il principio di uniformità della natura]] di [[David Hume|Hume]] come metodo base per ottenere conoscenza oggettiva delle leggi che regolano i fenomeni del mondo. Attraverso la ripetizione di un determinato esperimento, è quindi possibile dimostrare la stabilità delle nostre osservazioni e conoscenze dei fenomeni naturali.<ref name=":6" /> In altre parole, la ricorrenza sistematica di un certo evento secondo precise regole è ciò che rende dato evento testabile intersoggettivamente. A sua volta, questa verifica intersoggettiva è ciò che permette di stabilire conoscenze valide e oggettive dell'evento stesso. Gli psicologi sociali Christian S. Crandall e [[w:en:Jeffrey Sherman|Jeffrey Sherman]] in uno dei paragrafi iniziali di un loro scritto, affermano che l’estratto di Popper suggerisce chiaramente che nel momento in cui un effetto non è replicabile, supporto verso lo stesso non può e non deve essere mantenuto a livello scientifico, e che in maniera complementare, solo attraverso la replicazione possiamo guardare con fiducia alle nostre scoperte passate<ref name=":8" />. Il sociologo [[w:en: Sanjay Srivastava|Sanjay Srivastava]] a sua volta interpreta l'estratto di Popper come un chiaro messaggio per cui 1) gli scienziati dovrebbero replicare i propri esperimenti, 2) gli scienziati dovrebbero essere in grado di fornire chiare istruzioni ad altri esperti sul come replicare i propri esperimenti e ottenere gli stessi risultati, e 3) stabilire la riproducibilità degl’esperimenti (tramite replicazione diretta degli stessi) sia una precondizione necessaria allo sviluppare ed il testare le teorie scientifiche atte a spiegarne i risultati<ref>{{Cita web|url=https://thehardestscience.com/2014/11/19/popper-on-direct-replication-tacit-knowledge-and-theory-construction/|titolo=Popper on direct replication, tacit knowledge, and theory construction|autore=Sanjay Srivastava|sito=The Hardest Science|data=19 Novembre 2014}}</ref>.
Più nello specifico, i diversi tipi di replicazione discussi nella sezione precedente svolgono differenti funzioni da un punto di vista [[Epistemologia|epistemologico]].