Cervo (Italia): differenze tra le versioni

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[[File:Cervo (IM)-P1010504.JPG|left|thumb|Scorcio del centro storico]]
 
Nel 1204 si proclamò [[Età comunale|libero comune]] sottoponendosi alla protezione della [[Repubblica di Genova]] e proprio quest'ultima assegnò, nel [[1330]], il feudo ai [[Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme|Cavalieri di Malta]]. L'anno seguente gli stessi cavalieri vendettero il borgo al marchese Lazzaro Doria. La proprietà fu in seguito conquistata dal marchese Enrico Del Carretto, discendente della famiglia [[Marchesato di Clavesana|Clavesana]], e soltanto nel 1384 il feudo ritornò a essere dominio della repubblica genovese. Sì costituì pertanto una salda alleanza tra la popolazione e [[Genova]], tanto che nel 1425 i Genovesi concessero a Cervo il diritto di eleggere propri podestà locali.
 
Subì nel XVI secolo, come altre località liguri sulla costa, improvvisi sbarchi dei pirati saraceni, attratti dai notevoli traffici commerciali cervesi del [[Anthozoa|corallo]]; i pescatori locali si erano infatti specializzati in questo tipo di attività. Il corallo veniva pescato nei mari della [[Corsica]] e della [[Sardegna]] e da Cervo veniva riesportato per la lavorazione, che avveniva soprattutto a Genova e [[Livorno]]<ref>Edoardo Grendi, ''Il Cervo e la repubblica'', Torino, Giulio Einaudi Editore, 1993, ISBN 88-06-12681-4</ref>.