Stadio (gruppo musicale): differenze tra le versioni
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Nel febbraio 1986 gli Stadio tornano nuovamente a [[Festival di Sanremo 1986|Sanremo]], senza Liberatori uscito dalla band proprio alla vigilia della manifestazione, portando in gara ''Canzoni alla radio'', con la quale, tuttavia, per la seconda volta consecutiva, si classificano ultimi. Nell'album omonimo che segue sono incluse ''Lunedì Cinema'', già da alcuni anni sigla di apertura di ''Lunedifilm'', rubrica del lunedì sera dedicata da [[Rai Uno]] alla trasmissione di grandi film, la rockeggiante ''Incubo assoluto'' (scritta per loro da [[Freak Antoni|Roberto "Freak" Antoni]]) e la generazionale ''Giacche senza vento'' (su testo del regista [[Ambrogio Lo Giudice]]). Lo stesso anno gli Stadio partecipano alla tournée americana di [[Lucio Dalla]] dalla quale verrà estratto il fortunato album live ''[[DallAmeriCaruso]]''. In quell'occasione il gruppo esegue in proprio ''Grande figlio di puttana''. Subito dopo questa esperienza, anche Ricky Portera esce dal gruppo.
Nel 1987 il [[tastierista]] [[Beppe D'Onghia]] inizia a collaborare subentrando a Fedele (che prenderà proprio il posto di D'Onghia come tastierista di [[Luca Carboni]]) e all'inizio dell'anno successivo arriva la prima raccolta, ''[[Canzoni alla Stadio]]'', che contiene due inediti: ''Bella più che mai'' (con testo di [[Vasco Rossi]]) destinata a diventare un classico della band, e la ritmata ''Tu vuoi qualcosa'', presentata al [[Festivalbar 1987|Festivalbar]] e che per un periodo sarà anche sigla de ''[[Il processo del lunedì]]''.
Nel 1988 gli Stadio partecipano al progetto ''[[Dalla/Morandi]]'' suonando sia nell'album che nel lungo tour all'interno del quale eseguiranno anche alcuni brani del proprio repertorio a iniziare dai due inediti di ''Canzoni alla Stadio''.
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