Fikret Mualla Saygi: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Fikret Muallâ Saygı nacque a [[Kadıköy|Kadikoy]], [[Istanbul]], il 20 luglio 1903, figlio di Mehmet Ekrem Bey, direttore dell'[[Amministrazione del Debito pubblico ottomano|OPDA]], e sua moglie Emine Nevber Hanım. All'età di dodici anni subì una commozione cerebrale e perse l'uso del piede destro in seguito a un incidente avvenuto mentre giocava a calcio, cercando di imitare suo zio, il noto calciatore [[Hikmet Topuzer]]. Poco dopo perse la madre, a cui era estremamente legato, a causa dell'[[influenza spagnola]], che colpì anche lui, e suo padre nel giro di poco si risposò con una donna molto più giovane, Behice Hanim, che Saygi non accettò mai. Tutto questo fomentò in lui un forte senso di colpa per la madre, oltre a rabbia e disadattamento<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.oggusto.com/sanat/sanatci/fikret-mualla-hayati-eserleri-ve-bilinmeyenleri|titolo=Fikret Mualla: Hayatı, Eserleri ve Bilinmeyenleri|sito=OGGUSTO|data=2022-09-23|lingua=tr|accesso=2023-05-21}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=
Nel 1920, dopo il diploma, venne mandato dal padre a [[Zurigo]], in Svizzera, per studiare ingegneria, cosa che Saygi interpretò piuttosto come una cacciata da casa. Con l'aiuto del console turco in Germania Rıza Bey, si trasferì invece a [[Berlino]], per studiare arte sotto [[Arthur Kampf]]. Qui conobbe la pittrice turca [[Hale Asaf]], anche lei allieva di Kampf, di cui si innamorò senza esserne ricambiato, e iniziarono a manifestarsi, sotto forma di disturbi della personalità e mentali, le conseguenze dei traumi fisici e psicologici dell'infanzia, che lo perseguitarono per tutta la vita. Nel suo periodo a Berlino, fino al 1928, venne ricoverato numerose volte per alcolismo, paranoia estrema e delirio<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" />.
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==Stile ed eredità==
Le opere di Fikret sono caratterizzate da uno stile eclettico e ibrido, non rientrante in una precisa classificazione artistica, anche se fu vicino all'[[avanguardia]], all'[[espressionismo]] e al [[Fauves|fauvismo]]. Le sue opere riflettono la sua vita disordinata e le grandi fluttuazioni del suo umore, passato da colorare e allegre a cupe e malinconiche. Nell'uso del colore, era influenzato da [[Henri Matisse|Matisse]] ed era un ammiratore di Picasso<ref name=":3">{{Cita web|url=
Il soggetto preferito di Fikret erano le città e soprattutto la vita di strada: realizzò numerosi scorci di Istanbul e Parigi e rappresentò la gente, le strade, i bistrot, i circhi e i lavoratori che vedeva<ref name=":3" />.
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