Francesco Bertos: differenze tra le versioni

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L'attività autonoma e più tipica di Bertos inizia documentatamente nel 1715 con la commissione di Antonio Manin di alcuni gruppi di piccole figure in marmo per la [[Villa Manin|villa]] di [[Passariano]]. Lo scultore ne realizzò otto fino al 1719 cui seguirono delle grandi statue da giardino. Dal 1722 è documentato l'invio di alcune opere alla zar [[Pietro I di Russia|Pietro il Grand]]<nowiki/>e. Tra il 1738 e !739 eseguì due gruppi in bronzo per casa i re di Sardegna<ref>{{Cita|Bacchi 2016|pp. 168-169.}}</ref>. Oltre ai Savoia il Bertos continuò ad essere apprezzato e ambito dalla nobiltà e dal potentato veneziano: erano segnalate diverse sue opere nal [[Palazzo Morosini Sagredo|palazzo Sagredo]] e nel [[Palazzo Pisani a Santo Stefano|palazzo Pisan]]<nowiki/>i e il [[Johann Matthias von der Schulenburg|maresciallo von der Schulenburg]] ne possedeva dodici esemplari<ref>{{Cita|Viancini 1994|pp. 143, 147.}}</ref>. Negli ultimi anni di vita lavorò ancora per i [[Pisani (famiglia)|Pisani]] realizzando le statue, questa volta grandi e un tempo attribuite genericamente all bottega del Bonazza, da porre a coronamento del palazzo dominicale nella nuova loro [[Villa Pisani (Stra)|villa di Stra]]<ref>{{Cita|Guerriero 2009|p. 208.}}</ref>.
 
== Opere ==
Certamente l'attenzione all'opera dello scultore dolese non va posta ai pezzi di maggiore dimensione in pietra in cui si smorza la brillantezza dei piccoli gruppi<ref>{{Cita|Avery 2008|p. 17.}}</ref>. Questi invece appaiono talmente fantasiosi e animati da giustificare l'ammirazione dei suoi contemporanei. Si tratta di complessi gruppi di figure intrecciate in movimenti dinamici ,che sembrano sfidare le leggi di gravità, organizzati con uno sviluppo piramidale. Si considera che l'attività sia iniziata con dei gruppi in marmo per poi passare alla preferenza del bronzo, più sicuro nella solidità dei "piccoli" complessi<ref>{{Cita|Guerriero 2002|p. 89.}}</ref>. L'abilità necessaria di tali costrutti vedeva il Bertos praticare anche come fonditore come esemplificato in una sua scultura sl Getty firmata <small>BERTOS / INVENTOR / ET SCVLTOR / SOLVS / DEI GRATIA / FVSIT / PERFECIT / FECIT.</small> Una abilità talmente singolare che lo vide sottoposto all'Inquisizione per "diavoleria" « parendo impossibile che la mano umana possi arrivare à tanto»<ref>{{Cita libro|autore=Alice Binion|titolo=La Galleria scomparsa del maresciallo von der Schulenburg: un mecenate nella Venezia del Settecento|anno=1990|editore=Electa|città=Milano|pp=127-129}}</ref>. Si poteva trattare di gruppi più grandi, come quello de ''La Vittoria sostenuta dal Valore'' di [[Art Institute of Chicago|Chicago]] oppure i ''Quattro continenti'' di [[Walters Art Museum|Baltimora]], destinati per lo più a essere usati come [[Trionfo da tavola|trionfi da tavola]], oppure composizioni più semplici, ma sempre movimentate da putti o altre figure in posizioni estremamente dinamiche, destinate a funzioni più pratiche da uso quotidiano come saliere, portadolci o calami /per esempio il ''Calamaio'' di [[Metropolitan Museum of Art|New York]])<ref>{{Cita|Guerriero 2002|pp. 90-91.}}</ref>.