Dionisio Anzilotti: differenze tra le versioni

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foto 1937
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Fu membro internazionale dell'[[Accademia dei Lincei]] nel campo delle scienze morali (dal [[1926]]) e socio della ''[[Reale Accademia d'Italia]]'' dal 27 settembre [[1929]]. Fu inoltre membro associato dell'[[Institut de droit international]] dal [[1908]], e ottenne la piena affiliazione nel [[1921]], mentre tra il [[1932]] e il [[1934]] fu il primo vicepresidente dello stesso "Institute". Fece ancora parte di molte altre istituzioni culturali in Italia e all'estero, come l'[[Accademia dei Georgofili]], l'Accademia delle Scienze di Bologna, l'Istituto americano di diritto internazionale, l'Académie de droit comparé, il Comitato consultivo per le conferenze di diritto privato internazionale e l'Accademia delle scienze di [[Utrecht]]. Scrisse la sua ultima fatica accademica nel 1932 con un lavoro sui limiti della giurisdizione italiana nei confronti delle compagnie straniere.
[[File:Anzilotti Enrico e Dioniso 1937.png|thumb| Dioniso Anzilotti ritratto con la molgiemoglie e il figlio Enrico nel 1937 presso la villa di Uzzano]]
Al termine delle sue attività scientifiche e diplomatiche, Anzilotti si ritirò presso la ''Villa del Castellaccio'', sulla collina di [[Uzzano]], che aveva acquistato nel 1926, assieme ai circostanti, ubertosi vigneti dai conti Orsi-Bertolini. Qui, si dedicò alla produzione e commercializzazione del vino ("''Bianco di Valdinievole''"). Durante la [[Seconda guerra mondiale]], egli aprì le porte della sua villa a molti rifugiati e alle brigate [[resistenza italiana|partigiane]] operanti nella zona.