Guerra al terrorismo: differenze tra le versioni
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Dopo gli attentati dell'11 settembre, il governo statunitense affermò che l'Iraq era una minaccia poiché avrebbe potuto utilizzare armi di distruzione di massa ed aiutare gruppi terroristici.
L'amministrazione di [[George W. Bush]] esortò il Consiglio di sicurezza ONU per emettere una risoluzione e per inviare ispettori in Iraq in modo da verificare la presenza di armi di distruzione di massa<ref>{{cita web|url=http://www.pbs.org/newshour/updates/iraq_11-11-02.html|titolo=IRAQI PARLIAMENT WEIGHS U.N. RESOLUTION|data=11 novembre 2002|editore=PBS|accesso=2 febbraio 2009|dataarchivio=26 ottobre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101026212658/http://www.pbs.org/newshour/updates/iraq_11-11-02.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://archives.cnn.com/2002/US/11/08/bush.transcript/|titolo=Bush's remarks after U.N. passes Iraq resolution|editore=CNN|data=8 novembre 2002|accesso=2 febbraio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071107103017/http://archives.cnn.com/2002/US/11/08/bush.transcript/}}</ref>. La risoluzione 1441 venne approvata unanimemente ed offriva all'Iraq ''"un'opportunità finale per adempiere al suo obbligo di disarmarsi"'' o affrontare ''"serie conseguenze"''.
La risoluzione 1441 non autorizzava l'uso della forza da parte degli stati membro, quindi essa non aveva effetto sul divieto di utilizzo della forza dagli stati membro contro altri stati membro. Saddam Hussein successivamente permise agli ispettori ONU di accedere ai siti iracheni, mentre il governo statunitense continuò ad affermare che l'Iraq era ostruzionista<ref>{{cita web|url=http://www.pbs.org/newshour/bb/middle_east/iraq/resolution2_2-24-03.html|editore=CBS|data=24 febbraio 2003|titolo=The Second U.N. Resolution|accesso=2 febbraio 2009}}</ref>.
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Il 9 settembre [[2004]] un'autobomba esplose nei pressi dell'ambasciata australiana a [[Giacarta]], uccidendo 10 indonesiani e ferendone altri 140<ref>{{cita web|url=http://www.chinadaily.com.cn/english/doc/2004-09/10/content_373416.htm|titolo=JI 'claims Jakarta car bombing'|editore=China Daily|data=10 settembre 2004|accesso=4 marzo 2009}}</ref>. Il ministro degli esteri Alexander Downer riferì che venne inviato alle autorità indonesiane un [[short message service|messaggio SMS]] minacciando l'attentato se non fosse stato rilasciato [[Abu Bakar Bashir]], detenuto in prigione<ref>{{cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/news/1471415/Text-message-warned-of-Jakarta-bombing.html|titolo=Text message warned of Jakarta bombing|editore=Telegraph|data=10 settembre 2004|accesso=4 febbraio 2009}}</ref>.
Abu Bakar Basyir era imprigionato con l'accusa di tradimento per il suo supporto agli attentati di Bali del 2002 e del 2005<ref>{{cita web|url=http://archives.cnn.com/2002/WORLD/asiapcf/southeast/10/10/indo.baasyir/index.html|titolo=Jihad warning over Indonesian cleric arrest|editore=CNN|data=10 ottobre 2002|accesso=4 febbraio 2009|dataarchivio=24 maggio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080524091253/http://archives.cnn.com/2002/WORLD/asiapcf/southeast/10/10/indo.baasyir/index.html|urlmorto=sì}}</ref>.
==== Filippine ====
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La 16ª brigata di assalto britannica (successivamente rinforzata dai [[Royal Marines]]), costituisce il nucleo delle forze dell'Afghanistan meridionale, assieme a truppe ed elicotteri delle forze militari dell'Australia, del Canada e dell'Olanda. Inizialmente le forze erano costituite all'incirca da 3 300 britannici, 2 000 canadesi, 1 400 olandesi e 240 australiani, oltre a forze speciali dalla [[Danimarca]] e dall'[[Estonia]] (e piccoli contingenti da altre nazioni)<ref>{{cita web|titolo=UK troops take over Afghan duties|data=1º giugno 2006|editore=BBC|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/4961368.stm}}</ref><ref>{{cita web|titolo=Canada set for longer Afghan stay |data=16 giugno 2006|editore=BBC|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/4984880.stm}}</ref><ref>{{cita web|titolo=Australia outlines Afghan force|data=8 maggio 2006|editore=BBC|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/south_asia/4983540.stm}}</ref><ref>{{cita web|titolo=More Dutch troops for Afghanistan |data=3 febbraio 2006|editore=BBC|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/4673026.stm}}</ref>.
Sommario delle principali nazioni che hanno contribuito con truppe<ref>{{cita web|url=http://www.nato.int/isaf/docu/epub/pdf/isaf_placemat_081201.pdf|formato=PDF|titolo=Copia archiviata|accesso=6 febbraio 2009|dataarchivio=8 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090208053411/http://www.nato.int/isaf/docu/epub/pdf/isaf_placemat_081201.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
* {{simbolo|ISAF-Logo.svg|25}} Totale [[International Security Assistance Force|ISAF]] - '''50 700'''
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