L'uomo a una dimensione: differenze tra le versioni

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In una lettera del 1964 a ''[[The New York Review of Books]]'', Georg H. Fromm, William Leiss et al. ha delineato i temi principali del libro come segue:<ref>Georg H. Fromm, William Leiss, John David Ober, Arno Waserman, and Edward J. Wilkins, et al. In response to: The Threat of History from the February 20, 1964 issue.</ref>
 
# Il concetto di "uomo unidimensionale" afferma che ci sono altre dimensioni dell'esistenza umana oltre a quella attuale e che queste sono state eliminate. Sostiene che le sfere dell'esistenza precedentemente considerate private (ad esempio la sessualità) sono ora diventate parte dell'intero sistema di dominio sociale dell'uomo sull'uomo e suggerisce che il [[totalitarismo]] può essere imposto senza terrore.
# La razionalità tecnologica, che impoverisce tutti gli aspetti della vita contemporanea, ha sviluppato le basi materiali della libertà umana, ma continua a servire gli interessi della repressione. Esiste una logica di dominio nel progresso tecnologico nelle condizioni attuali: non un accumulo quantitativo, ma un "salto" qualitativo è necessario per trasformare questo apparato di distruzione in un apparato di vita.
# L'analisi procede sulla base del pensiero "negativo" o dialettico, che vede le cose esistenti come "diverse da quelle che sono" e negano le possibilità inerenti a se stesse. Richiede "la libertà dal potere opprimente e ideologico di determinati fatti".